Sammlung der Entscheidungen des Schweizerischen Bundesgerichts
Collection des arrêts du Tribunal fédéral suisse
Raccolta delle decisioni del Tribunale federale svizzero

Strafrechtliche Abteilung, Beschwerde in Strafsachen 6B.275/2020
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Bundesgericht

Tribunal fédéral

Tribunale federale

Tribunal federal

               

6B_275/2020

Sentenza del 12 marzo 2020

Corte di diritto penale

Composizione

Giudice federale Denys, Presidente,

Cancelliere Gadoni.

Partecipanti al procedimento

A.________,

patrocinato dall'avv. David Simoni,

ricorrente,

contro

1. Ministero pubblico del Cantone Ticino,

2. B.________,

opponenti.

Oggetto

Decreto di abbandono,

ricorso in materia penale contro la sentenza emanata

il 27 gennaio 2020 dalla Corte dei reclami penali

del Tribunale d'appello del Cantone Ticino

(incarto n. 60.2019.281).

Considerando:

che, il 2 maggio 2017, A.________ ha sporto una querela penale nei confronti di
B.________ per i titoli di "aggressione, vie di fatto, minacce, ingiurie,
lesioni", in relazione ad un alterco sorto tra le parti la sera del 20 aprile
2017 all'esterno di un esercizio pubblico di X.________;

che, dopo una serie di atti che non occorre qui evocare, con decisione del 25
settembre 2019, il Procuratore pubblico ha decretato l'abbandono del
procedimento penale per quanto concerne i reati di lesioni semplici e di
ingiuria;

che, sempre il 25 settembre 2019, il magistrato inquirente ha emanato un
decreto di accusa, frattanto cresciuto in giudicato, nei confronti di
B.________, ritenendola colpevole del reato di minaccia;

che, il 4 ottobre 2019, A.________ ha impugnato il decreto di abbandono con un
reclamo alla Corte dei reclami penali del Tribunale d'appello (CRP);

che, con sentenza del 27 gennaio 2020, la CRP ha respinto il reclamo;

che A.________ impugna questa sentenza con un ricorso in materia penale del 2
marzo 2020 al Tribunale federale, chiedendo di annullarla;

ch'egli chiede inoltre di annullare il decreto di abbandono e di rinviare gli
atti al Procuratore pubblico, affinché continui il procedimento penale nei
confronti di B.________;

che non sono state chieste osservazioni sul ricorso;

che il Tribunale federale esamina d'ufficio se e in che misura un ricorso può
essere esaminato nel merito (DTF 145 V 380 consid. 1; 145 I 239 consid. 2; 145
II 168 consid. 1 e rispettivi rinvii);

che, secondo l'art. 81 cpv. 1 lett. b n. 5 LTF, l'accusatore privato che ha
partecipato alla procedura dinanzi all'istanza precedente è abilitato ad adire
il Tribunale federale, se la decisione impugnata può influire sul giudizio
delle sue pretese civili;

che spetta al ricorrente, in virtù dell'art. 42 cpv. 2 LTF, addurre i fatti a
sostegno della sua legittimazione, segnatamente quando, tenendo conto della
natura dei reati perseguiti, l'influenza sulla decisione relativa alle pretese
civili non sia deducibile direttamente e senza ambiguità dagli atti (cfr. DTF
141 IV 1 consid. 1.1; 138 IV 86 consid. 3; 133 II 353 consid. 1);

che la giurisprudenza è restrittiva al riguardo e il Tribunale federale entra
nel merito di un ricorso solo quando dalla sua motivazione risulta in modo
sufficientemente preciso che le esposte condizioni sono adempiute (cfr.
sentenze 6B_107/2016 del 3 febbraio 2017 consid. 3.1 e 6B_993/2015 del 23
novembre 2015 consid. 1.2.1);

che, in particolare, laddove l'accusatore privato prospetti delle lesioni
semplici, l'assenza di una motivazione convincente sulle pretese civili di cui
intende prevalersi comporta di massima l'inammissibilità del ricorso (cfr.
CHRISTIAN DENYS, Le recours en matière pénale de la partie plaignante, in: SJ
2014 II pag. 254, con riferimento alla sentenza 6B_1001/2013 del 16 gennaio
2014 consid. 1.2; cfr. inoltre sentenza 6B_779/2018 del 14 novembre 2018
consid. 4);

che l'esposta giurisprudenza è applicabile anche in materia di reati contro
l'onore, sicché spetta al ricorrente sostanziare il pregiudizio subito e le
pretese di risarcimento del danno o di riparazione del torto morale giusta
l'art. 41 segg. CO che sarebbe intenzionato ad avanzare (cfr. sentenze 6B_13/
2019 del 29 gennaio 2019 consid. 2.1; 6B_1133/2015 del 20 novembre 2015 consid.
1.2.2; 6B_94/2013 del 3 ottobre 2013 consid. 1.1);

che il riconoscimento di un'indennità a titolo di riparazione morale presuppone
che la lesione alla personalità sia oggettivamente di una certa gravità e sia
soggettivamente percepita dal danneggiato come sufficientemente grave da fare
apparire legittimo che una persona, in simili circostanze, si rivolga al
giudice per ottenere un risarcimento (cfr. sentenze 6B_406/2018 del 5 settembre
2018 consid. 1.2; 6B_185/2013 del 22 gennaio 2014 consid. 2.2 e rinvii);

che, in concreto, il ricorrente si limita a richiamare l'art. 81 LTF, adducendo
genericamente di avere "un interesse giuridicamente protetto alla modifica
della decisione impugnata in qualità di imputato ";

ch'egli disattende che, nella causa in oggetto, non ha la veste di imputato
(cfr. art. 81 cpv. 1 lett. b n. 1 LTF), ma quella di accusatore privato, sicché
la sua legittimazione a ricorrere in questa sede deve essere esaminata alla
luce dell'art. 81 cpv. 1 lett. b n. 5 LTF e della giurisprudenza citata;

che il ricorrente non spiega, né sostanzia con una motivazione conforme alle
esigenze dell'art. 42 cpv. 2 LTF, quali pretese civili intende fare valere in
relazione con i reati prospettati e in quale misura la decisione impugnata
potrebbe avere un'incidenza sul loro giudizio;

che, nella fattispecie, non sono in discussione lesioni personali gravi e la
portata dell'ingerenza degli atti rimproverati all'opponente nell'integrità
fisica del ricorrente non appare manifesta;

che, tenuto conto della natura dei reati prospettati (lesioni semplici o,
subordinatamente, vie di fatto) e degli accertamenti contenuti nella sentenza
impugnata, l'influenza sulla decisione relativa alle pretese civili non appare
deducibile direttamente e senza ambiguità dagli atti;

che, riguardo all'asserito reato contro l'onore, deve inoltre essere rilevato
come non tutte le offese lievi della reputazione sociale di una persona
giustifichino una riparazione morale, il riconoscimento di una simile indennità
presupponendo, come visto, una lesione alla personalità di una certa gravità;

che, nella fattispecie, l'assenza di una motivazione sulle eventuali pretese
civili di risarcimento del danno comporta il diniego della legittimazione
ricorsuale nel merito giusta l'art. 81 cpv. 1 lett. b n. 5 LTF;

che, indipendentemente dalla legittimazione ricorsuale nel merito, il
ricorrente sarebbe abilitato a censurare la violazione di garanzie procedurali
che il diritto gli conferisce quale parte nella procedura (cfr. DTF 141 IV 1
consid. 1.1 pag. 5 e rinvii);

che tuttavia questa facoltà di invocare i diritti di parte non gli permette di
rimettere indirettamente in discussione il giudizio di merito (DTF 141 IV 1
consid. 1.1 pag. 5; 138 IV 248 consid. 2);

ch'egli non fa però valere la violazione di simili garanzie con una motivazione
conforme alle esigenze degli art. 42 cpv. 2 e 106 cpv. 2 LTF, in particolare
non sostanzia una violazione del suo diritto di essere sentito (art. 107 CPP;
art. 29 cpv. 2 Cost.);

che, nel gravame, il ricorrente espone sostanzialmente le ragioni per cui
ritiene realizzati i reati di lesioni semplici, subordinatamente di vie di
fatto, e di ingiuria;

che queste contestazioni concernono il giudizio di merito, che il ricorrente
non è abilitato a rimettere in discussione, difettandogli la legittimazione;

che, pertanto, il ricorso, non motivato in modo conforme alle esposte esigenze,
può essere deciso sulla base della procedura semplificata dell'art. 108 cpv. 1
lett. b LTF;

che le spese giudiziarie seguono la soccombenza e devono quindi essere
accollate al ricorrente (art. 66 cpv. 1 LTF);

per questi motivi, il Presidente pronuncia:

1. 

Il ricorso è inammissibile.

2. 

Le spese giudiziarie di fr. 800.-- sono poste a carico del ricorrente.

3. 

Comunicazione al patrocinatore del ricorrente, agli opponenti e alla Corte dei
reclami penali del Tribunale d'appello del Cantone Ticino.

Losanna, 12 marzo 2020

In nome della Corte di diritto penale

del Tribunale federale svizzero

Il Presidente: Denys

Il Cancelliere: Gadoni