Sammlung der Entscheidungen des Schweizerischen Bundesgerichts
Collection des arrêts du Tribunal fédéral suisse
Raccolta delle decisioni del Tribunale federale svizzero

II. Öffentlich-rechtliche Abteilung, Revision 2F.6/2017
Zurück zum Index II. Öffentlich-rechtliche Abteilung, Revision 2017
Retour à l'indice II. Öffentlich-rechtliche Abteilung, Revision 2017


Wichtiger Hinweis:
Diese Website wird in älteren Versionen von Netscape ohne graphische Elemente
dargestellt. Die Funktionalität der Website ist aber trotzdem gewährleistet.
Wenn Sie diese Website regelmässig benutzen, empfehlen wir Ihnen, auf Ihrem
Computer einen aktuellen Browser zu installieren.
Zurück zur Einstiegsseite Drucken
                                                               Grössere Schrift

Bundesgericht
Tribunal fédéral
Tribunale federale
Tribunal federal

[8frIR2ALAGK1]     
2F_6/2017          

Sentenza del 18 aprile 2017

II Corte di diritto pubblico

Composizione
Giudici federali Seiler, Presidente,
Zünd, Donzallaz,
Cancelliere Savoldelli.

Partecipanti al procedimento
A.________,
istante,

contro

Commissione per l'avvocatura, Tribunale d'appello del Cantone Ticino,
6901 Lugano.

Oggetto
Esame di capacità per l'esercizio della professione
di avvocato,

domanda di revisione della sentenza del Tribunale federale svizzero 2D_23/2015
del 14 settembre 2015.

Fatti:

A. 
A.________ ha affrontato per la terza volta, cioè l'ultima possibile, l'esame
di capacità per l'esercizio dell'avvocatura nella sessione primaverile del
2014. Con decisione del 10 giugno 2014, la Commissione per l'avvocatura del
Cantone Ticino ha giudicato insufficiente l'esito del suo esame.
Detta decisione è stata confermata sia dal Tribunale amministrativo ticinese,
il 23 marzo 2015, sia dal Tribunale federale, che si è espresso in merito con
sentenza del 14 settembre 2015, respingendo il ricorso nella misura in cui era
ammissibile.

B. 
Non essendo ancora stata informata dal suo patrocinatore del fatto che il
Tribunale federale si era già pronunciato sulla fattispecie, con lettera non
datata ricevuta dal Tribunale federale il 15 dicembre 2015, A.________ si è
rivolta a questa Corte domandando di attendere ad evadere il suo ricorso.
A giustificazione di tale richiesta, indicava infatti che era sua intenzione
presentare - nelle settimane successive - davanti al Tribunale amministrativo
cantonale un'istanza di revisione della sentenza da esso emessa il 23 marzo
2015.

C. 
Contro il giudizio del 14 settembre 2015 del Tribunale federale, il 27 febbraio
2017 A.________ ha introdotto una domanda di revisione. Richiamati i motivi di
revisione previsti dagli art. 121 lett. c e d, 122 e 123 cpv. 2 lett. a LTF,
postula che la sua istanza venga accolta e quindi: in via principale, la
concessione del brevetto d'avvocato; in via subordinata, il rinvio dell'incarto
al Tribunale amministrativo ticinese per nuovo esame della fattispecie.
Il Tribunale federale si è fatto trasmettere dalle autorità ticinesi gli atti
in loro possesso. Non ha per contro ordinato uno scambio di scritti.

Diritto:

1.

1.1. La revisione di una sentenza del Tribunale federale può tra l'altro essere
chiesta: se esso non ha giudicato su singole conclusioni (art. 121 lett. c
LTF); se, per svista, non ha tenuto conto di fatti rilevanti che risultano
dagli atti (art. 121 lett. d LTF); in presenza di una violazione della
Convenzione europea dei diritti dell'uomo o di uno dei suoi protocolli,
constatata dalla Corte europea dei diritti dell'uomo, quando un'indennità non è
atta a compensare le conseguenze della violazione e la revisione è necessaria
per rimediarvi (art. 122 LTF).
In materia civile o di diritto pubblico, la revisione può inoltre essere
domandata se, dopo la pronuncia della sentenza del Tribunale federale,
l'istante viene a conoscenza di fatti rilevanti o ritrova mezzi di prova
decisivi che non ha potuto addurre nel procedimento precedente, esclusi i fatti
e i mezzi di prova posteriori alla sentenza (art. 123 cpv. 2 lett. a LTF). Se
ammette un motivo di revisione, il Tribunale federale annulla la sentenza
precedente e ne pronuncia una nuova (art. 128 LTF).

1.2. Nelle fattispecie indicate dall'art. 121 lett. c e d LTF, la domanda va
depositata entro 30 giorni dalla notificazione del testo integrale della
sentenza (art. 124 cpv. 1 lett. b LTF); nel caso previsto dall'art. 122 LTF, la
domanda va depositata entro 90 giorni dal giorno in cui la sentenza della Corte
europea dei diritti dell'uomo diventa definitiva (art. 124 cpv. 1 lett. c LTF);
nelle fattispecie indicate dall'art. 123 cpv. 2 lett. a LTF, la domanda va
depositata entro 90 giorni dalla scoperta dei motivi di revisione (art. 124
cpv. 1 lett. d LTF).
La revisione di una sentenza del Tribunale federale che conferma la decisione
dell'autorità inferiore non può essere chiesta per un motivo scoperto prima
della pronuncia della sentenza e che avrebbe potuto essere invocato con domanda
di revisione dinanzi a tale autorità (art. 125 LTF).

2.

2.1. Nella misura in cui vengono fatti valere i motivi di revisione indicati
dall'art. 121 lett. c e d LTF, la domanda è inammissibile, poiché
manifestamente tardiva. In base agli atti, la sentenza 2D_23/2015 del Tribunale
federale è stata infatti ritirata il 21 settembre 2015 da quello che era allora
il patrocinatore dell'istante e, a differenza di quanto da lei sostenuto, non
vi è spazio per interpretare altrimenti quanto previsto dall'art. 124 cpv. 1
lett. b LTF, facendo decorrere il termine da un altro momento.

2.2. Per quanto venga fatto valere il motivo di revisione previsto dall'art.
122 LTF, la domanda va invece respinta, poiché non risulta che la fattispecie
sia stata oggetto di una pronuncia da parte della Corte europea dei diritti
dell'uomo (sentenza 9F_6/2013 del 10 aprile 2013 consid. 2.2). Di seguito,
resta pertanto da verificare se siano dati gli estremi per una revisione sulla
base dell'art. art. 123 cpv. 2 lett. a LTF.

3.

3.1. Come rammentato in precedenza, non sapendo ancora che il suo ricorso era
stato evaso il 14 settembre 2015, con lettera non datata ricevuta dal Tribunale
federale il 15 dicembre 2015, A.________ si è rivolta a questa Corte domandando
di attendere a pronunciarsi in merito. Questo poiché - nelle settimane
successive - intendeva presentare al Tribunale amministrativo cantonale
un'istanza di revisione della sentenza da esso emessa il 23 marzo 2015. Nel
citato scritto, spiegava infatti che:

"Lo scorso febbraio, a seguito di un'acerberazione della sintomatologia
(vertigini, problemi di messa a fuoco della vista, mancamenti, perdita di
memoria, giramenti di testa, nausea, stanchezza, cefalee), sono stata
sottoposta ad approfonditi controlli medici, che hanno confermato nel mese di
luglio la presenza di un tumore cerebrale. Il dr. B.________ dell'Ospedale
Universitario di Zurigo, ha accertato che si tratta di una lesione gliale di
basso grado, leggermente cresciuta rispetto al 2011 (come si evince dal
rapporto allegato) [...] Già ai tempi dell'università soffrivo di mal di testa,
stanchezza, brevi mancamenti isolati e problemi di memoria e concentrazione, ma
avevo sempre ritenuto che fosse a seguito dell'eccessivo stress e problemi di
asma e allergie alimentari. Chiaramente durante i periodi di forte stress vi è
un peggioramento dello stato di salute. Appare evidente che il quadro clinico
ha influito sui mio stato psichico e, di conseguenza, sull'esito degli esami.
Non c'è chi non comprenda che un tumore, soprattutto in testa, possa causare
delle alterazioni psico-emotive, problemi di concentrazione e memoria,
suscettibilità e reattività di fronte a situazioni delicate e di forte stress
come quella degli esami di avvocatura (in particolar modo se all'ultimo
tentativo). Alla luce delle comprovate problematiche di carattere medico, vi
invito a voler attendere nel prendere una decisione, così da permettermi di
raccogliere tutta la documentazione e ottenere le necessarie informazioni da
parte degli specialisti".
Alla lettera pervenuta al Tribunale federale il 15 dicembre 2015 erano d'altra
parte allegati anche alcuni documenti, e cioè un referto radiologico del 21
novembre 2011, un rapporto medico del 15 luglio 2015, un secondo rapporto
medico del 22 luglio 2015 e una nota del 31 luglio 2015 che ha il seguente
tenore:

"Ausführliches Telefonat am 24.07.15/Prof. B.________
Die Situation und Überlegungen des Tumorboards mit der Patientin nochmals im
Detail besprochen. Grundsätzlich empfehlen wir zur Zeit bei fehlendem
radiologischem Tumorprogress, eine abwartende Haltung. Ebenso zeigt das PET
keinerlei Hinweise für eine metabolische Tumoraktivität. Umgekehrt ist zu
bemerken, dass die unspezifische Symptomatik von gelegentlichem Schwindel,
Kopfschmerzen und Konzentrationsstörungen seit Anfang dieses Jahres, etwas
vermehrt sind, wobei dies die Patientin nicht an der Berufsausübung oder in
sportlichen Aktivitäten hindert".

3.2. Ora però, proprio preso atto dei contenuti della lettera inviata a questa
Corte nel dicembre 2015 e dei documenti che l'accompagnano, occorre concludere
che pure una revisione della sentenza del Tribunale federale del 14 settembre
2015 sulla base dell'art. 123 cpv. 2 lett. a LTF non può entrare in
considerazione.

3.2.1. Da quanto riportato nel precedente considerando 3.1, risulta in effetti
che fin dal luglio 2015, ovvero da prima della pronuncia del Tribunale federale
(14 settembre 2015), l'istante aveva un quadro sufficientemente chiaro della
situazione sia per quanto riguarda le cause che le conseguenze dei problemi di
salute di cui soffriva.
Per questa ragione, tenuto conto dell'effettiva possibilità di agire in sede
cantonale giusta l'art. 57 lett. b della legge sulla procedura amministrativa
del 24 settembre 2013 (LPamm/TI; RL/TI 3.3.1.1), una domanda di revisione al
Tribunale federale che si riferisce a tali fatti va esclusa già in base
dell'art. 125 LTF (DTF 138 II 386 consid. 56 seg. pag. 389; decisione 2C_1103/
2015 del 20 aprile 2016 consid. 2; sentenza 2F_14/2013 del 1° agosto 2013
consid. 4.1).

3.2.2. Quand'anche poi si volesse fare astrazione dall'art. 125 LTF, che
sancisce la perenzione del diritto di rivolgersi al Tribunale federale,
mettendone in qualche modo in dubbio l'applicabilità, va in via abbondanziale
rilevato che un'istanza di revisione sulla base dell'art. 123 cpv. 2 lett. a
LTF dovrebbe essere considerata tardiva.
Se infatti è vero che, per giurisprudenza, la scoperta di un motivo di
revisione implica una conoscenza sufficientemente certa di un fatto (sentenze
8F_10/2013 del 29 agosto 2013 consid. 4; 4A_666/2012 del 3 giugno 2013 consid.
5.1; 4A_688/2012 del 9 ottobre 2013 consid. 4.3), sempre alla luce dei
contenuti dello scritto giunto al Tribunale federale il 15 dicembre 2015 e dei
documenti ad esso acclusi, occorre considerare che tale conoscenza fosse a quel
tempo data e che una domanda di revisione presentata ad oltre un anno di
distanza, per far valere un'influenza dello stato di salute della candidata
sulle prestazioni fornite in occasione della prova d'esame oggetto della
procedura principale, viola pertanto l'art. 124 cpv. 1 lett. d LTF.

4. 
Per quanto precede, nella misura in cui è ammissibile, la domanda di revisione
dev'essere respinta. Le spese giudiziarie vanno poste a carico dell'istante,
secondo soccombenza (art. 66 cpv. 1 LTF). Non vengono assegnate ripetibili
(art. 68 cpv. 3 LTF).

 Per questi motivi, il Tribunale federale pronuncia:

1. 
Nella misura in cui è ammissibile, la domanda di revisione è respinta.

2. 
Le spese giudiziarie di fr. 2'000.-- sono poste a carico dell'istante.

3. 
Comunicazione all'istante, alla Commissione per l'avvocatura e al Tribunale
amministrativo del Cantone Ticino.

Losanna, 18 aprile 2017

In nome della II Corte di diritto pubblico
del Tribunale federale svizzero

Il Presidente: Seiler

Il Cancelliere: Savoldelli

Navigation

Neue Suche

ähnliche Leitentscheide suchen
ähnliche Urteile ab 2000 suchen

Drucken nach oben