Sammlung der Entscheidungen des Schweizerischen Bundesgerichts
Collection des arrêts du Tribunal fédéral suisse
Raccolta delle decisioni del Tribunale federale svizzero

I. Sozialrechtliche Abteilung, Beschwerde in öffentlich-rechtlichen Angelegenheiten 8C.437/2016
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Bundesgericht
Tribunal fédéral
Tribunale federale
Tribunal federal

[8frIR2ALAGK1]     
{T 0/2}
                   
8C_437/2016

Sentenza del 10 gennaio 2017

I Corte di diritto sociale

Composizione
Giudici federali Maillard, Presidente,
Frésard, Heine,
Cancelliere Bernasconi.

Partecipanti al procedimento
A.________,
patrocinato dal Centro per i diritti del cittadino,
ricorrente,

contro

Sezione del lavoro del Cantone Ticino, Ufficio giuridico, piazza Governo, 6500
Bellinzona,
opponente.

Oggetto
Assicurazione contro la disoccupazione (idoneità al collocamento),

ricorso contro il giudizio del Tribunale delle assicurazioni del Cantone Ticino
del 13 giugno 2016.

Fatti:

A. 
La Sezione del lavoro del Cantone Ticino con decisione del 31 luglio 2015,
confermata su opposizione il 20 ottobre 2015, ha dichiarato A.________, nato
nel 1973, inidoneo al collocamento, a causa della sua attività indipendente
tramite una ditta individuale iscritta a registro di commercio e
dell'impossibilità di essere disponibile sul mercato del lavoro ad assumere
un'occupazione.

B. 
Il 13 giugno 2016 il Tribunale delle assicurazioni del Cantone Ticino ha
respinto il ricorso contro la decisione su opposizione.

C. 
A.________ presenta un ricorso in materia diritto pubblico al Tribunale
federale, con cui chiede sostanzialmente l'annullamento del giudizio cantonale
e il riconoscimento dell'idoneità al collocamento dal 1° luglio 2015.

Non sono state chieste osservazioni al ricorso.

Diritto:

1. 
ll ricorso in materia di diritto pubblico può essere presentato per violazione
del diritto, così come stabilito dagli art. 95 e 96 LTF. Il Tribunale federale
applica d'ufficio il diritto (art. 106 cpv. 1 LTF; cfr. tuttavia l'eccezione
del cpv. 2), non essendo vincolato né dagli argomenti sollevati nel ricorso né
dai motivi addotti dall'autorità precedente. Il Tribunale federale fonda la sua
sentenza sui fatti accertati dall'autorità inferiore (art. 105 cpv. 1 LTF). Può
scostarsi da questo accertamento solo qualora esso sia avvenuto in modo
manifestamente inesatto, ovvero arbitrario (DTF 134 V 53 consid. 4.3 pag. 62),
oppure in violazione del diritto ai sensi dell'art. 95 LTF (art. 105 cpv. 2
LTF). Salvo i casi in cui tale inesattezza sia lampante, la parte ricorrente
che intende contestare i fatti accertati dall'autorità inferiore deve spiegare,
in maniera circostanziata, per quale motivo ritiene che le condizioni di una
delle eccezioni previste dall'art. 105 cpv. 2 LTF sarebbero realizzate (cfr.
DTF 133 II 249 consid. 1.4.3 pag. 254 con riferimento).

2.

2.1. Il Tribunale delle assicurazioni, richiamate le disposizioni legali e la
prassi ritenute applicabili, ha ripercorso le prove presenti nel fascicolo e ha
in definitiva confermato l'inidoneità al collocamento del ricorrente. La Corte
cantonale ha ricordato che il ricorrente, si è licenziato dalla sua attività
dipendente, per aprire un'impresa individuale indipendente. Dinanzi
all'amministrazione il ricorrente ha affermato che avrebbe accettato solo
lavori da dipendente nei settori dell'energia, topografia, ingegneria in
generale. Dalla sua audizione è emerso che il ricorrente aveva investito
svariate decine di migliaia di franchi e che ogni giorno si occupava del
marketing. In seguito, ha curato l'acquisto di un drone senza pilota per la sua
società, ottenendo anche finanziamenti esterni. I giudici ticinesi hanno
riconosciuto al ricorrente di aver effettuato numerose ricerche di lavoro fra
luglio e ottobre 2015, ma solo nel proprio campo di attività, quando sarebbe
compito dell'assicurato provvedere a ricerche anche al di fuori del proprio
ambito. È stato altresì ritenuto irrilevante, siccome non sottoscritto, un
contratto di lavoro al 20% quale responsabile tecnico di una società di
costruzioni. Analogamente per l'assolvimento di un programma di occupazione
temporaneo al 50% da fine 2014, poiché l'attività indipendente non era ancora
così sviluppata a quel momento. Il Tribunale delle assicurazioni ha pertanto
concluso che, alla luce delle prove accertate, il ricorrente era intenzionato a
incrementare l'attività indipendente fino al 100% e che tale progetto era
talmente ad uno stadio avanzato da non essere più disponibile al collocamento.

I giudici ticinesi non hanno inoltre ravvisato contraddizioni nell'agire
dell'amministrazione e di alcuni suoi uffici. Da una prima decisione di
inidoneità al collocamento del 22 gennaio 2014 e da uno scritto del 6 agosto
2014 il ricorrente è stato sufficientemente informato della possibile rilevanza
sulle indennità di disoccupazione dall'avvio dell'attività indipendente.
Inoltre l'art. 27 LPGA non è atto a dare la possibilità agli assicurati di
modificare la propria situazione al fine di mantenere le prestazioni. In
definitiva, la Corte ticinese ha peraltro negato un'ipotetica buona fede del
ricorrente e la richiesta di assumere nuove prove. Da ultimo la Corte cantonale
ha provveduto ad accogliere una richiesta di intersecazione di alcuni scritti
del ricorrente.

2.2. Il ricorrente mette in luce inizialmente il suo obbligo di ridurre il
danno. Ritiene inoltre arbitraria l'inidoneità al collocamento fatta propria
dalla Corte cantonale, la quale non è compatibile con le sue dichiarazioni.
Lamenta di essere vittima di una procedura scorretta e unilaterale. Sottolinea
come non si sia tenuto conto in alcun modo della sua disponibilità
incondizionata del 50%. Il ricorrente rinfaccia altresì al Tribunale delle
assicurazioni di aver citato fuori dal suo contesto la sua volontà a non voler
abbandonare la propria attività indipendente, dal momento che egli chiede
soltanto il 50% delle indennità. Da ultimo contesta la figura dei consulenti
dell'ufficio regionale di collocamento, la cui funzione non sarebbe chiara.

3.

3.1. A sproposito il ricorrente invoca numerose disposizioni del CPC, non
trovando alcuna applicazione nella presente procedura (cfr. art. 1 CPC). Nella
misura in cui invoca alcune garanzie costituzionali, tali censure non sono
sufficientemente motivate (art. 106 cpv. 2 LTF; sulle esigenze di motivazione
si veda fra tante DTF 134 I 65 consid. 1.3 pag. 67 seg.) e sono pertanto
inammissibili.

3.2. L'applicazione dei criteri legali e giurisprudenziali sull'idoneità al
collocamento secondo i combinati art. 8 cpv. 1 lett. f e 15 cpv. 1 LADI è una
questione di diritto. Essa si fonda su accertamenti di fatto di principio
vincolanti per il Tribunale federale (art. 105 cpv. 1 LTF; consid. 1).
Quand'anche dovessero in parte confluirvi considerazioni tratte dall'esperienza
generale della vita, la valutazione di eventi ipotetici è una questione di
fatto se poggia su un apprezzamento delle prove (DTF 115 II 440 consid. 5b pag.
448). Allo stesso modo costituisce una questione di fatto l'accertamento
riguardante fatti interni o mentali, come ad esempio l'accertamento relativo a
che cosa volesse, sapesse, intendesse compiere, o volesse prendere in
considerazione una determinata persona (DTF 140 III 86 consid. 4.1 pag. 91; 139
V 316 consid. 3.1 pag. 322; 138 III 411 consid. 3.4 pag. 414).

3.3. Lo svolgimento di un'attività a tempo parziale durante un periodo di
disoccupazione non è sufficiente per concludere all'inidoneità al collocamento.
Occorre piuttosto valutare le circostanze nel caso concreto e in modo
particolare se l'esercizio dell'attività abbia conseguenze sulla disponibilità
dell'assicurato ad assumere un impiego e in modo particolare negli orari
abituali di lavoro (DTF 112 V 136 consid. 3b pag. 138; cfr. anche sentenza
8C_79/2009 del 25 settembre 2009 consid. 4.1 con riferimenti). In tale esame
sapere se un'attività sia retribuita o no non è quindi di rilievo (cfr.
sentenza 8C_665/2014 del 23 marzo 2015 consid. 6.2). Nemmeno è quindi rilevante
il sistema di organizzazione di una società o lo svolgimento soltanto di alcune
mansioni all'interno della stessa. In tale medesima ottica, nel quadro di
un'attività indipendente, nemmeno possono essere ribaltati sull'assicurazione
contro la disoccupazione il rischio imprenditoriale o la differenza finanziaria
dovuta all'esercizio di un'impiego meno retribuito (sentenza 8C_819/2009 del 23
giugno 2010 consid. 3.3.2 con numerosi riferimenti).

3.4. Il ricorrente pare dimenticare che il Tribunale federale rivaluta gli
accertamenti di fatto in maniera estremamente limitata (consid.1; DTF 137 I 1
consid. 2.4 pag. 5). In concreto, il ricorrente si limita a contestare
l'apprezzamento delle prove dei giudici cantonali, opponendo, in parte con
ipotesi e deduzioni proprie, semplicemente la propria visione dei fatti, senza
tuttavia dimostrare se l'accertamento della Corte cantonale sia stato eseguito
in maniera manifestamente inesatto o contrario al diritto federale. Del resto,
nemmeno in sede federale, il ricorrente, senza dimenticare peraltro gli
importanti investimenti svolti sia sotto il profilo del tempo sia finanziario,
non è stato in grado di quantificare in quali momenti era occupato e in quali
per contro disponibile per il mercato del lavoro. A maggior ragione se si pensa
che non è sufficiente una vaga disponibilità teorica, ma occorre che
l'assicurato sia libero durante gli orari abituali di lavoro (cfr. consid. 3.3
sopra). Sotto questo profilo il giudizio impugnato resiste alle censure del
ricorrente.

3.5. La critica nei confronti dei consulenti degli uffici regionali di
collocamento è inconsistente e di natura prettamente generale. Il fatto che il
loro ruolo non corrisponda agli auspici del ricorrente, ciò non comporta ancora
una violazione del diritto. Al contrario, per prassi costante dall'art. 27 LPGA
(informazione e consulenza) gli organi delle singole assicurazioni sociali non
sono tenuti a incitare o a fare in modo che l'assicurato abbia a modificare il
suo comportamento personale o professionale al fine di ottenere prestazioni, o,
come qui nemmeno troppo implicitamente pretende il ricorrente, le maggiori
indennità possibili (sentenze 9C_557/2010 del 7 marzo 2011 consid. 4.4 e 8C_455
/2008 del 24 ottobre 2008 consid. 3.2, entrambe con riferimenti). Questo poi
per non nascondere che un'informazione scorretta potrebbe aprire unicamente la
strada a prestazioni nell'ipotesi in cui l'assicurato si dimostri essere in
buona fede (DTF 131 V 472 consid. 5 pag. 480; cfr. anche sentenza 8C_433/2014
del 16 luglio 2015 consid. 3), circostanza che in base ai fatti accertati in
maniera non manifestamente inesatta (art. 105 cpv. 1 LTF; consid. 1), fa
comunque difetto. Anche in quest'ottica il giudizio cantonale resiste alle
censure ricorsuali.

4. 
Ne segue che il ricorso dev'essere respinto, nella misura della sua
ammissibilità. Le spese giudiziarie seguono la soccombenza (art. 66 cpv. 1
LTF).

 Per questi motivi, il Tribunale federale pronuncia:

1. 
Nella misura in cui è ammissibile, il ricorso è respinto.

2. 
Le spese giudiziarie di fr. 500.- sono poste a carico del ricorrente.

3. 
Comunicazione alle parti, al Tribunale delle assicurazioni del Cantone Ticino e
alla Segreteria di Stato dell'economia (SECO).

Lucerna, 10 gennaio 2017

In nome della I Corte di diritto sociale
del Tribunale federale svizzero

Il Presidente: Maillard

Il Cancelliere: Bernasconi

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