Sammlung der Entscheidungen des Schweizerischen Bundesgerichts
Collection des arrêts du Tribunal fédéral suisse
Raccolta delle decisioni del Tribunale federale svizzero

II. Öffentlich-rechtliche Abteilung, Beschwerde in öffentlich-rechtlichen Angelegenheiten 2C.1007/2016
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Bundesgericht
Tribunal fédéral
Tribunale federale
Tribunal federal

[8frIR2ALAGK1]     
2C_1007/2016       

Sentenza del 28 marzo 2017

II Corte di diritto pubblico

Composizione
Giudici federali Seiler, Presidente,
Zünd, Haag,
Cancelliere Savoldelli.

Partecipanti al procedimento
A.________,
patrocinato dall'avv. Alessandro Pescia,
ricorrente,

contro

Divisione delle contribuzioni del Cantone Ticino, viale S. Franscini 6, 6501
Bellinzona.

Oggetto
Imposta federale diretta 2010,

ricorso in materia di diritto pubblico contro la sentenza emanata il 23
settembre 2016 dalla Camera di diritto tributario del Tribunale d'appello del
Cantone Ticino.

Fatti:

A. 
Con decisione del 28 maggio 2014 l'Ufficio di tassazione competente ha aggiunto
ai redditi dichiarati da A.________ un importo di fr. 656'983.-- indicandolo
quale "reddito attività indipendente accessoria contribuente" e precisando
"aggiunta o rettifica del reddito derivante dal commercio professionale di
immobili". Il reddito imponibile relativo all'imposta federale diretta veniva
così stabilito in fr. 673'100.--.
Con reclamo del 26 giugno 2014 il contribuente ha contestato la ripresa
menzionata, ricondotta dal fisco all'acquisto, il 7 maggio 2009, e alla
successiva vendita, il 12 gennaio 2010, della particella xxx RFD di X.________.
Secondo l'insorgente, l'operazione in questione non poteva infatti essere
considerata quale commercio professionale di immobili e rientrava
nell'amministrazione patrimoniale esente da imposizione ai sensi dell'art. 16
cpv. 3 LIFD.

B. 
Il 9 marzo 2016 l'autorità fiscale si è pronunciata sul reclamo, respingendolo.
Al riguardo ha rilevato:
(...) Il contribuente si sofferma ad analizzare l'intenzione iniziale relativa
all'operazione in questione, ovvero la volontà dl farla diventare abitazione
primaria. Secondo la pluridecennale prassi del Tribunale federale, vi è
commercio professionale di immobili non appena il contribuente svolga
un'attività che eccede la mera amministrazione del proprio patrimonio. Si
sottolinea che decisiva per il giudizio non è la situazione iniziale, esistente
al momento dell'acquisto, ma quella che risulta al momento della vendita (...).
Nel caso in esame è stata eloquentemente sviscerata la volontà iniziale, meno
approfondita è la situazione al momento della vendita. Secondo l'autorità di
tassazione la volontà di conseguire un reddito, o per Io meno l'indizio
relativo a qualcosa che va oltre la mera amministrazione del proprio
patrimonio, viene suggerita dal contribuente con la volontà di aumentare le
volumetrie, aggiungere un piano, quindi creare una PPP (...). Nel caso
specifico considerati tutti gli elementi indicati dal contribuente, il fatto
che l'immobile non sia mai stato utilizzato quale abitazione primaria, che
l'operazione sia stata finanziata utilizzando esclusivamente fondi di terzi, la
vicinanza tra la data d'acquisto e la data di vendita ed il forte utile
conseguito sono indizi volti a confermare la volontà di conseguire un reddito
nel momento determinante, ovvero la vendita".
La decisione su reclamo è stata in seguito confermata dalla Camera di diritto
tributario del Tribunale d'appello del Cantone Ticino, che si è espressa in
merito con sentenza del 23 settembre 2016.

C. 
Il 31 ottobre 2016 A.________ ha impugnato quest'ultimo giudizio con ricorso in
materia di diritto pubblico al Tribunale federale, domandandone l'annullamento
rispettivamente la riforma. Anche in ultima istanza continua infatti a
sostenere che l'operazione in questione rientra nell'amministrazione
patrimoniale esente da imposizione ai sensi dell'art. 16 cpv. 3 LIFD.
Il fisco ticinese e la Corte cantonale hanno rinunciato a formulare
osservazioni.

Diritto:

1. 
Il gravame concerne una causa di diritto pubblico che non ricade sotto nessuna
delle eccezioni previste dall'art. 83 LTF ed è diretto contro una decisione
finale (art. 90 LTF) resa in ultima istanza cantonale da un tribunale superiore
(art. 86 cpv. 1 lett. d e cpv. 2 LTF). Esso è stato presentato nei termini dal
destinatario del giudizio contestato (art. 100 cpv. 1 LTF), con interesse
all'annullamento dello stesso (art. 89 cpv. 1 LTF), e va pertanto esaminato
quale ricorso in materia di diritto pubblico giusta l'art. 82 segg. LTF (al
riguardo, cfr. anche l'art. 146 LIFD).

2.

2.1. Il Tribunale federale applica d'ufficio il diritto federale (art. 106 cpv.
1 LTF); nondimeno, tenuto conto dell'onere di allegazione e motivazione posto
dalla legge (art. 42 cpv. 1 e 2 LTF), si confronta di regola solo con le
censure sollevate. Nel ricorso occorre pertanto spiegare in cosa consiste la
lesione del diritto e su quali punti il giudizio contestato viene impugnato (
DTF 134 II 244 consid. 2.1 pag. 245 seg.).
Esigenze più severe valgono poi in relazione alla violazione di diritti
fondamentali; simili critiche vengono in effetti trattate unicamente se sono
state motivate in modo chiaro, circostanziato ed esaustivo (art. 106 cpv. 2
LTF; DTF 133 II 249 consid. 1.4.2 pag. 254).

2.2. Per quanto riguarda i fatti, il Tribunale federale fonda il suo
ragionamento giuridico sull'accertamento svolto dall'autorità inferiore (art.
105 cpv. 1 LTF). Esso può scostarsene se è stato eseguito in violazione del
diritto ai sensi dell'art. 95 LTF o in modo manifestamente inesatto, ovvero
arbitrario, profilo sotto il quale viene esaminato anche l'apprezzamento delle
prove (DTF 136 III 552 consid. 4.2 pag. 560).
A meno che non ne dia motivo la decisione impugnata, il Tribunale federale non
tiene nemmeno conto di fatti o mezzi di prova nuovi, i quali non possono in
ogni caso essere posteriori al giudizio impugnato (art. 99 cpv. 1 LTF; DTF 133
IV 343 consid. 2.1 pag. 343 seg.).

2.3. In relazione all'apprezzamento delle prove e all'accertamento dei fatti,
il Tribunale federale riconosce al Giudice del merito un ampio potere. Ammette
cioè una violazione dell'art. 9 Cost. solo qualora l'istanza inferiore non
abbia manifestamente compreso il senso e la portata di un mezzo di prova, abbia
omesso di considerare un mezzo di prova pertinente senza un serio motivo,
oppure se, sulla base dei fatti raccolti, abbia tratto delle deduzioni
insostenibili (sentenza 2C_892/2010 del 26 aprile 2011 consid. 1.4).
In conformità a quanto previsto dall'art. 106 cpv. 2 LTF, spetta al ricorrente
argomentare, con precisione e per ogni accertamento di fatto censurato, in che
modo le prove avrebbero dovuto essere valutate, per quale ragione
l'apprezzamento dell'autorità adita sia insostenibile e in che misura la
violazione invocata sarebbe suscettibile di influenzare l'esito del litigio (
DTF 133 IV 286 consid. 1.4 pag. 287 seg.; 128 I 295 consid. 7a pag. 312).

3.
Nella fattispecie, occorre determinare se il guadagno registrato dal ricorrente
a seguito della vendita della particella xxx RFD di X.________ vada considerato
come utile in capitale conseguito nella realizzazione di sostanza privata o
come reddito proveniente da un'attività lucrativa indipendente (commercio
professionale d'immobili).

3.1. In via di principio, sottostà all'imposta sul reddito la totalità dei
proventi, periodici e unici (art. 16 cpv. 1 LIFD). Gli utili in capitale
conseguiti nella realizzazione di sostanza privata sono esenti da imposta (art.
16 cpv. 3 LIFD). Sono imponibili tutti i proventi dall'esercizio di un'impresa,
commerciale, industriale, artigianale, agricola o forestale, da una libera
professione e da ogni altra attività lucrativa indipendente (art. 18 cpv. 1
LIFD). Fanno parte dei proventi da attività indipendente anche tutti gli utili
in capitale conseguiti mediante alienazione, realizzazione o rivalutazione
contabile di elementi della sostanza commerciale (art. 18 cpv. 2 LIFD).

3.2. Per giurisprudenza costante, la distinzione tra utile in capitale
conseguito nella realizzazione di sostanza privata (essente da imposta) e
guadagno di carattere commerciale, frutto dell'esercizio di un'attività
indipendente (imponibile come reddito), dipende dalle circostanze concrete
(sentenza 2C_228/2015 del 7 giugno 2016 consid. 6.3 con rinvii). Va tuttavia
tenuto conto del fatto che la nozione di attività lucrativa indipendente
s'interpreta in modo ampio e che vanno considerati quali utili in capitale
esenti da imposta sul reddito solo quegli utili ottenuti da un privato in
maniera fortuita o nel quadro della semplice amministrazione della sua sostanza
privata (sentenze 2C_228/2015 del 7 giugno 2016 consid. 6.3; 2C_1276/2012 del
24 ottobre 2013 consid. 4.2; 2C_834/2012 del 19 aprile 2013 consid. 5.5 e
2C_818/2012 del 21 marzo 2013 consid. 6.1).

3.3. Quando l'attività del contribuente eccede questo quadro relativamente
stretto ed è orientata nel suo insieme all'ottenimento di un reddito, occorre
per contro considerare che il contribuente eserciti un'attività lucrativa
indipendente i cui proventi in capitale sono imponibili. A seconda dei casi,
una simile qualificazione può giustificarsi anche in assenza di un'attività
riconoscibile da terzi e/o organizzata in forma d'impresa commerciale, e se
essa non viene esercitata che in maniera accessoria, occasionale o temporanea
(sentenze 2C_228/2015 del 7 giugno 2016 consid. 6.3; 2C_818/2012 del 21 marzo
2013 consid. 6.1; 2C_786/2012 del 1° marzo 2013 consid. 3.1; 2C_511/2012 del 15
gennaio 2013 consid. 9.2 e 2C_455/2011 del 5 aprile 2012 consid. 5.1).

3.4. Per definire il limite tra attività lucrativa indipendente e gestione di
sostanza privata, la giurisprudenza ha individuato una serie di indizi, e cioè:
il carattere sistematico e/o pianificato delle operazioni, la frequenza elevata
delle transazioni, la corta durata del possesso di un bene prima della sua
rivendita, la relazione stretta tra l'attività indipendente (accessoria)
supposta e la formazione e/o la professione (principale) del contribuente,
l'uso di conoscenze specialistiche, l'impiego di fondi di terzi di una certa
importanza per finanziare l'operazione alla base del guadagno realizzato, il
reinvestimento dello stesso o ancora la costituzione di una società di persone
(DTF 125 II 113 consid. 6a pag. 124; sentenze 2C_228/2015 del 7 giugno 2016
consid. 6.3; 2C_42/2015 del 10 settembre 2015 consid. 2.2; 2C_929/2014 del 10
agosto 2015 consid. 4.1; 2C_1276/2012 del 24 ottobre 2013 consid. 4.2 e 2C_818/
2012 del 21 marzo 2013 consid. 6.1). Nel medesimo contesto, va anche menzionato
l'uso effettivo di un bene e il motivo della sua alienazione (sentenze 2C_228/
2015 del 7 giugno 2016 consid. 6.3; 2C_834/2012 del 19 aprile 2013 consid. 5.5;
2C_818/2012 del 21 marzo 2013 consid. 6.1 e 2C_786/2012 del 1° marzo 2013
consid. 3.1).

3.5. Ciascuno degli indizi citati può condurre, in concorrenza con altri,
oppure - in via eccezionale - già in maniera isolata, al riconoscimento di
un'attività lucrativa indipendente (DTF 125 II 113 consid. 3c pag. 118 e 6a
pag. 124; sentenze 2C_511/2012 del 15 gennaio 2013 consid. 9.2; 2C_455/2011 del
5 aprile 2012 consid. 5.1; 2C_893/2008 del 10 agosto 2009 consid. 2.2).
Inoltre, l'assenza di elementi tipici di una simile attività in una fattispecie
concreta può essere relativizzata dal sussistere di indizi cui occorre
attribuire un'intensità particolare. In ogni caso, determinanti sono le
circostanze come si presentano al momento dell'alienazione (DTF 125 II 113
consid. 6a pag. 124; sentenze 2C_228/2015 del 7 giugno 2016 consid. 6.3; 2C_929
/2014 del 10 agosto 2015 consid. 4.1; 2C_834/2012 del 19 aprile 2013 consid.
5.5 e 2C_818/2012 del 21 marzo 2013 consid. 6.1).

4.

4.1. Nella fattispecie che ci occupa, la Corte cantonale ha rilevato che i
fatti determinanti possono essere così riassunti:

- con atto notarile del [...] (istanza d'iscrizione del [...]) B.________ ha
venduto la particella xxx RFD di X.________ ad A.________ e a C.________
(rispettivamente per ¾ e per ¼) al prezzo di fr. 1'800'000.--;
- l'acquisto della particella citata è stato integralmente finanziato mediante
credito erogato dalla banca D.________ di pari valore di acquisto. A garanzia
del medesimo sono stati costituiti in pegno averi e depositi di pertinenza di
C.________. In un secondo momento si sarebbero dovute costituire in pegno fr.
1'440'000.-- di cartelle ipotecarie gravanti il fondo stesso, la polizza
incendio e danni delle acque, nonché averi e depositi di pertinenza di
C.________ in ragione di fr. 360'000.-- (ossia il 20 % dell'importo erogato);
- con atto notarile del [...] (istanza d'iscrizione del [...]) A.________ e
C.________ hanno venduto la particella citata a E.________ e F.________ al
prezzo di fr. 2'900'000.--;
- con decisione su reclamo relativa all'imposta sugli utili immobiliari,
l'ufficio di tassazione competente ha commisurato l'utile imponibile totale in
fr. 845'978.-- ed ha posto a carico di A.________ un'imposta di fr. 196'689.90.
La durata della proprietà è stata di 8 mesi e 5 giorni; l'aliquota d'imposta
ammontava al 31 %.

4.2. L'istanza precedente ha poi aggiunto che in concreto vi è tutta una serie
di indizi che conduce a ritenere che non ci si trovi dinanzi ad una mera
amministrazione del patrimonio privato, e che, al contrario, l'operazione
immobiliare in discussione vada qualificata come commercio professionale
d'immobili, ovvero:

- la brevità della durata del possesso dell'immobile: nel caso di specie la
durata del possesso è stata di appena 8 mesi e 5 giorni;
- l'esistenza di legami tra l'operazione immobiliare e l'attività professionale
del contribuente: come si evince anche dal ricorso, il contribuente è
amministratore e azionista unico della G.________ SA; per il periodo fiscale
2010, ha percepito da questa società un salario lordo netto pari a fr.
46'963.-- quale dipendente; scopo di G.________ SA è [...]; nell'impugnativa il
contribuente ha poi esposto in maniera articolata di occuparsi di commercio
professionale d'immobili tramite G.________ SA e di fare da intermediatore per
operazioni immobiliari, percependo le relative provvigioni; dallo stesso tenore
del suo ricorso si evince quindi che l'attività professionale esercitata dal
ricorrente è almeno parzialmente quella dell'intermediatore immobiliare; vi è
di conseguenza una chiara esistenza di legami tra l'operazione immobiliare,
tipica dell'attività lavorativa svolta dal contribuente, e l'attività stessa;
- le conoscenze professionali proprie o di terzi: come risulta dal precedente
indizio, emerge come il ricorrente sia attivo, per il tramite di G.________ SA,
nell'ambito del commercio a titolo professionale d'immobili; l'operazione
immobiliare relativa alla particella xxx RFD di X.________ non risulta essere
differente rispetto alle transazioni di cui si occupa solitamente G.________
SA;
- la partecipazione ad una società di persone: nel caso sottoposto a disamina
il ricorrente e C.________ hanno acquistato in comproprietà la particella xxx
RFD di X.________; onde poter divenire proprietario di ¾ dell'immobile egli si
è appoggiato alla posizione di C.________, il quale ha funto da garante per
tutto il debito ipotecario acceso presso la banca che ha erogato il credito.
- uso di notevoli crediti: l'acquisto del fondo xxx RFD di X.________ è stato
interamente finanziato tramite credito ipotecario erogato dalla banca
D.________, come risulta dai giustificativi allegati alla dichiarazione
d'imposta per il periodo fiscale 2009.

4.3. Preso atto della situazione descritta e degli indizi indicati, la Camera
di diritto tributario ha quindi concluso:
che con l'operazione immobiliare in causa il ricorrente ha oltrepassato la mera
amministrazione del suo patrimonio e ha sfruttato il mercato immobiliare alla
stregua di un commerciante professionale, nell'intento di realizzare un
profitto;
che significativo è il fatto che, per poter realizzare la transazione si sia
appoggiato solo su fondi e garanzie di terzi, traendone personalmente un
notevole profitto;
che, benché la dottrina consideri che l'importanza dei guadagni ottenuti non
debba costituire un indizio a favore dell'attività lucrativa indipendente,
ritenuti tutti gli indizi sopra menzionati e posto come il profitto c'è stato
ed è di notevole rilevanza, nel caso concreto ben si può ritenere che
l'operazione immobiliare di acquisto e di vendita della particella xxx RFD di
X.________ sia da designare come commercio a titolo professionale d'immobili ed
il relativo provento sia da considerare come reddito dell'attività lucrativa
indipendente.

5.

5.1. Insorgendo davanti al Tribunale federale, e domandando l'applicazione
dell'art. 16 cpv. 3 LIFD, il contribuente rimprovera alla Corte cantonale di
avere omesso di valutare "la situazione reale venutasi a creare al momento
della vendita, preferendo analizzare, a volte anche in modo errato (...) tutta
una serie di indizi". A suo avviso "un aspetto che va evidenziato e censurato
sono i gravi errori nell'accertamento dei fatti operato dal Tribunale d'appello
nel giudizio oggetto del presente gravame in merito all'analisi di tali
"indizi", ciò che ha conseguentemente comportato l'errata valutazione giuridica
della fattispecie".
Ammessa la brevità del possesso dell'immobile (8 mesi e cinque giorni), passa
quindi in rassegna ognuno degli altri indizi individuati dai Giudici ticinesi
(precedente consid. 4.2), indicando di volta in volta imprecisioni, errori e
omissioni degli stessi riguardo alle circostanze dell'acquisto e della vendita,
alle modalità di finanziamento e agli investimenti svolti nell'immobile dal
ricorrente medesimo, ecc.

5.2. Considerato che un gravame che denuncia l'arbitrio nell'accertamento dei
fatti e nell'apprezzamento delle prove non può essere sorretto da
argomentazioni con cui il ricorrente si limita a contrapporre il suo parere a
quello dell'autorità giudiziaria - fondandosi su fatti che non emergono per
nulla dalla sentenza impugnata e omettendo nel contempo di contestare, con una
motivazione conforme all'art. 106 cpv. 2 LTF, quelli ch'essa invece accerta -
le critiche mosse dal contribuente riguardo ai fatti ed al loro apprezzamento
da parte della Corte cantonale sfuggono tuttavia a un esame di merito
(precedente consid. 2.1 seg. e le referenze alla giurisprudenza ivi citate).
D'altra parte, quando chi ricorre ha omesso di allegare o provare fatti che era
tenuto ad allegare o provare già in precedenza - come nella fattispecie, in cui
la questione della classificazione del guadagno registrato con la vendita della
particella xxx RFD di X.________ si è posta fin dalla decisione di tassazione
del fisco - date non sono nemmeno le condizioni per addurre nuovi fatti e mezzi
di prova giusta l'art. 99 cpv. 1 LTF (sentenze 2C_426/2016 del 3 ottobre 2016
consid. 2.3 e 9C_52/2013 del 12 aprile 2013 consid. 4.2).

5.3. Nel seguito, questa Corte procederà di conseguenza a esaminare se, sulla
base dei fatti che risultano di giudizio impugnato (art. 105 cpv. 1 LTF), la
Camera di diritto tributario abbia applicato il diritto federale e la
giurisprudenza ad esso relativa in modo corretto (sentenza 2C_818/2012 del 21
marzo 2013 consid. 6.4, concernente un caso analogo).
E così in effetti è. Come indicato nella querelata sentenza, al lasso di tempo
molto breve tra acquisto e rivendita della particella xxx RFD di X.________ si
aggiungono: (a) le conoscenze professionali del contribuente, che nel ricorso
interposto davanti alla Corte cantonale ha spiegato di occuparsi di commercio
professionale d'immobili tramite G.________ SA e di fare da intermediatore per
operazioni immobiliari, percependo le relative provvigioni; (b) la
partecipazione ad una società di persone, che gli ha permesso di divenire
proprietario della particella citata facendo capo a C.________ come garante;
(c) l'impiego di fondi di terzi per finanziare l'operazione alla base del
guadagno realizzato, siccome l'acquisto è stato addirittura interamente
finanziato tramite credito ipotecario.

5.4. Nel caso in esame, l'uso di fondi di terzi non soltanto di una certa
importanza, come richiesto dalla giurisprudenza (precedente consid. 3.4), ma
praticamente esclusivo, il compimento dell'operazione attraverso la
partecipazione ad una società semplice insieme a C.________, che ha funto da
garante finanziario dell'intera operazione, e il breve lasso di tempo trascorso
tra l'acquisto e la rivendita della particella in questione, costituiscono
degli indizi molto forti a favore del riconoscimento dell'esercizio di
un'attività indipendente (sentenze 2C_228/2015 del 7 giugno 2016 consid. 6.4.2
in fine; 2C_42/2015 del 10 settembre 2015 del consid. 3.2 e 2C_1156/2012 del 19
luglio 2013 consid. 8.2.2; nell'ultimo giudizio citato viene nel contempo
evidenziato che quando un contribuente si lancia in un'operazione immobiliare
indicando - come liberamente fa anche l'insorgente - di acquistare un immobile
per farne il proprio domicilio principale, ma risulta poi essere finanziato a
titolo [quasi] esclusivo da terzi, non si reputa che egli stia gestendo il
proprio patrimonio privato, bensì che stia agendo nel quadro di un'operazione
commerciale).
Come detto, ai tre importanti indizi appena menzionati va poi ad affiancarsene
un quarto, ovvero quello costituito dalle conoscenze di cui disponeva il
ricorrente in ambito immobiliare. Pur avendo agito in nome proprio e non in
rappresentanza della G.________ SA, come sottolineato nell'impugnativa, di
queste conoscenze specifiche ha infatti potuto approfittare anche in occasione
della vendita della particella xxx RFD di X.________.

5.5. Sempre a differenza di quanto sostenuto nel ricorso, nemmeno il fatto che
l'operazione sia stata la sola svolta per proprio conto dall'insorgente e, in
quanto "singolo evento" non faccia parte di un'attività sistematica e
pianificata, può infine assumere un ruolo.
Anche volendo fare astrazione dal fatto - confermato - che il contribuente
svolge (tra l'altro) un'attività di intermediazione in ambito immobiliare,
percependo di volta in volta delle provvigioni, occorre in effetti ricordare
che, per giurisprudenza, alla qualificazione quale attività indipendente e
all'imposizione quale reddito degli utili in capitale ad essa relativi non si
oppone neppure che l'operazione in questione abbia un carattere occasionale
(sentenza 2C_818/2012 del 21 marzo 2013 consid. 6.5 e 2C_948/2010 del 31
ottobre 2011 consid. 4.2.2).

5.6. Come detto, preso atto dei fatti accertati dalla Corte cantonale, che il
ricorrente non ha validamente messo in discussione e che legano anche il
Tribunale federale (art. 105 cpv. 1 LTF), la conclusione da essa tratta secondo
cui l'importo di fr. 656'983.-- ottenuto dalla rivendita della particella xxx
RFD di X.________ è il provento imponibile di un'attività lucrativa
indipendente va pertanto confermata.
Ai chiari e molteplici indizi indicati dalle autorità fiscali cantonali a
sostegno della qualificazione giuridica da loro ritenuta, l'insorgente non è
infatti riuscito a contrapporre nessuna prova concreta e documentata atta a
metterli in discussione rispettivamente a dimostrare la conclusione opposta
(sentenze 2C_42/2015 del 10 settembre 2015 consid. 2.3 e 2C_818/2012 del 21
marzo 2013 consid. 6.2).

6. 
Per quanto precede, il ricorso dev'essere respinto poiché infondato. Le spese
giudiziarie seguono la soccombenza e vengono quindi poste a carico del
ricorrente (art. 66 cpv. 1 LTF). Non si assegnano ripetibili (art. 68 cpv. 3
LTF).

 Per questi motivi, il Tribunale federale pronuncia:

1. 
Il ricorso è respinto.

2. 
Le spese giudiziarie di fr. 4'000.-- sono poste a carico del ricorrente.

3. 
Comunicazione al rappresentante del ricorrente, alla Divisione delle
contribuzioni e alla Camera di diritto tributario del Tribunale d'appello del
Cantone Ticino, nonché all'Amministrazione federale delle contribuzioni,
Divisione principale imposta federale diretta, imposta preventiva, tasse di
bollo.

Losanna, 28 marzo 2017

In nome della II Corte di diritto pubblico
del Tribunale federale svizzero

Il Presidente: Seiler

Il Cancelliere: Savoldelli

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