Sammlung der Entscheidungen des Schweizerischen Bundesgerichts
Collection des arrêts du Tribunal fédéral suisse
Raccolta delle decisioni del Tribunale federale svizzero

II. Sozialrechtliche Abteilung, Beschwerde in öffentlich-rechtlichen Angelegenheiten 9C 268/2015
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Bundesgericht
Tribunal fédéral
Tribunale federale
Tribunal federal

[8frIR2ALAGK1]     
{T 0/2}
                   
9C_268/2015

Sentenza del 3 dicembre 2015

II Corte di diritto sociale

Composizione
Giudici federali Glanzmann, Presidente,
Meyer, Pfiffner, Parrino, Moser-Szeless,
Cancelliera Cometta Rizzi.

Partecipanti al procedimento
A.________,
patrocinato dall'avv. Sabrina Aldi,
ricorrente,

contro

Helsana Assicurazioni SA, via Nizzola 1b, 6500 Bellinzona,
opponente.

Oggetto
Assicurazione contro le malattie (premio),

ricorso contro il giudizio del Tribunale delle assicurazioni del Cantone Ticino
del 16 marzo 2015.

Fatti:

A. 
B.________ è deceduta il 14 giugno 2014. Prima del decesso era affiliata per
l'assicurazione obbligatoria delle cure-medico sanitarie presso Helsana
Assicurazioni SA (di seguito: Helsana). A.________, a nome e per conto degli
eredi, che gli hanno ceduto le pretese relative al premio di cassa malati, ha
chiesto a Helsana il rimborso  pro rata temporis del premio LAMal per il
periodo dal 15 al 30 giugno 2014, più interessi dal 15 giugno 2014. Con
decisione del 12 settembre 2014, confermata con decisione su opposizione del 13
ottobre 2014, Helsana ha rifiutato il rimborso per il motivo che né la LAMal né
le condizioni generali di assicurazione prevedono un pagamento in proporzione
al periodo di assicurazione in caso di decesso della persona assicurata.

B. 
Adito su ricorso dell'interessato, il Tribunale cantonale delle assicurazioni
del Cantone Ticino ha confermato con giudizio del 16 marzo 2015 la decisione su
opposizione di Helsana.

C. 
Il 23 aprile 2015 A.________ interpone un ricorso in materia di diritto
pubblico al Tribunale federale contro il giudizio cantonale concludendo al suo
annullamento e alla condanna di Helsana al pagamento di fr. 235.55, più
interessi al 5% dal 15 giugno 2014, corrispondenti al premio dovuto per il
periodo dal 15 al 30 giugno 2014. A titolo sussidiario, l'insorgente chiede,
previo annullamento del giudizio impugnato, il rinvio della causa al Tribunale
cantonale per nuova decisione.
Nelle sue osservazioni del 29 maggio 2015 Helsana ha proposto di respingere il
ricorso, mentre il Tribunale cantonale e l'Ufficio federale della sanità
pubblica hanno rinunciato a prendere posizione.
Con lo scritto del 15 giugno 2015, il ricorrente ha reiterato le sue
conclusioni.

D. 
La II Corte di diritto sociale del Tribunale federale ha indetto una
deliberazione pubblica alla presenza delle parti che si è tenuta il 3 dicembre
2015.

Diritto:

1. 
Il ricorso in materia di diritto pubblico può essere presentato per violazione
del diritto, così come stabilito dagli art. 95 e 96 LTF. Il Tribunale federale
applica d'ufficio il diritto (art. 106 cpv. 1 LTF), non essendo vincolato né
dagli argomenti sollevati nel ricorso né dai motivi addotti dall'autorità
precedente. Il Tribunale federale fonda la sua sentenza sui fatti accertati
dall'autorità inferiore (art. 105 cpv. 1 LTF). Può scostarsi da questo
accertamento solo qualora esso sia avvenuto in modo manifestamente inesatto,
ovvero arbitrario (DTF 140 III 16 consid. 2.1 pag. 18 seg.; 134 V 53 consid.
4.3 pag. 62), oppure in violazione del diritto ai sensi dell'art. 95 LTF (art.
105 cpv. 2 LTF). Salvo i casi in cui tale inesattezza sia lampante, la parte
ricorrente che intende contestare i fatti accertati dall'autorità inferiore
deve spiegare, in maniera circostanziata, per quale motivo ritiene che le
condizioni di una delle eccezioni previste dall'art. 105 cpv. 2 LTF sarebbero
realizzate (DTF 133 II 249 consid. 1.4.3 pag. 254 con riferimento).

2. 
Oggetto del contendere è la restituzione  pro rata temporis del premio per
l'assicurazione obbligatoria delle cure-medico sanitarie relativo al periodo
intercorso dopo la scomparsa di B.________ fino alla fine del mese della morte
(dal 15 al 30 giugno 2014). L'insorgente postula inoltre, come già in sede
cantonale, il versamento degli interessi compensativi per il premio non dovuto
pari al 5% e questo a partire dal 15 giugno 2014.

3.

3.1. Il Tribunale cantonale ha ritenuto che se è vero che l'assicurazione
termina con la morte dell'assicurato, i suoi eredi non hanno diritto al
rimborso dell'ultimo premio mensile. Il premio è infatti indivisibile e, visto
che deve essere pagato in anticipo, non può essere rimborsato (neppure
parzialmente) se il rapporto assicurativo si interrompe nel corso di un mese
civile. Il Tribunale cantonale ha fondato la sua tesi sulla giurisprudenza del
Tribunale federale (in particolare la sentenza K 72/05 del 14 agosto 2006). Né
la revisione della legge federale del 2 aprile 1908 sul contratto di
assicurazione (LCA; RS 221.229.1), intervenuta il 1° gennaio 2006, né la
dottrina più recente (STÉPHANIE PERRENOUD in: Droit suisse de la sécurité
sociale, vol. II, Berna 2015, ed. Stämpfli, n. 434, pag. 247 e seg.) possono
giustificare il rimborso parziale del premio. Il Tribunale cantonale sottolinea
come la maggior parte delle assicurazioni sociali sia fondata su un'unità di
tempo mensile. Ad esempio, i sussidi cantonali per il pagamento dei premi LAMal
sono calcolati sulla base di premi mensili, le rendite per la vecchiaia e
superstiti e quelle dell'assicurazione per l'invalidità, in caso di decesso,
sono versate fino alla fine del mese. Il pagamento dei contributi AVS/AI per i
lavoratori indipendenti può essere riportato fino alla fine del mese civile
anche se questi ultimi interrompono la loro attività nel corso del mese. La
copertura dell'assicuratore infortuni termina 30 giorni dopo la cessazione del
diritto al semisalario. Inoltre, il premio dell'assicurazione LAMal non è
calcolato individualmente sulla base dei costi generati da ogni singola persona
ma sulla base dei costi di tutti gli assicurati. Contrariamente alle
assicurazioni complementari, il premio, determinato sulla base del principio di
solidarietà, non può essere fissato in modo così individualizzato. Il Tribunale
cantonale annota infine che anche le condizioni generali dell'assicurazione
obbligatoria LAMal dell'opponente prevedono esplicitamente che, se il rapporto
assicurativo termina nel corso di un mese, il premio mensile è dovuto
interamente.

3.2. Il ricorrente fa valere che l'obbligo di pagare il premio deve cessare con
la fine dell'assicurazione determinata dalla morte dell'assicurato. Un
pagamento posteriore a questo periodo è contrario al principio della
reciprocità (mutualità) nella misura in cui gli eredi sono tenuti a questo
pagamento per prestazioni che comunque non possono più essere versate. La
revisione della LCA del 1° gennaio 2006, il cui art. 24 può essere applicato
nella fattispecie, ha appunto abolito l'indivisibilità dei premi assicurativi.
Questa disposizione legale è determinante a scapito delle condizioni generali
d'assicurazione dell'intimata. Per il ricorrente, il riferimento agli altri
settori delle assicurazioni sociali non è pertinente poiché sia l'AVS che l'AI,
su questo punto, possono contare su basi legali esplicite che fanno difetto
nella LAMal. Inoltre, il riferimento all'assicurazione infortuni dimostra che
il periodo di copertura assicurativa (di 30 giorni) può terminare nel corso di
un mese civile e non per la fine del mese. Per quanto riguarda i sussidi per i
premi LAMal, nulla impedisce ai cantoni di chiedere il rimborso dei sussidi
versati in eccesso.

3.3. Helsana propone di respingere il ricorso, in quanto la decisione di
rifiutare il rimborso del premio si fonda sulle disposizioni legali e sulla
giurisprudenza in materia.

4.

4.1. La copertura assicurativa comincia in linea di principio dall'acquisizione
del domicilio o dalla nascita in Svizzera e termina quando l'assicurato cessa
di essere soggetto all'obbligo d'assicurazione (art. 5 cpv. 1 e 3 LAMal). Tale
è il caso quando insorge la morte o quando si lascia definitivamente la
Svizzera. Dopo la fine del rapporto d'assicurazione non si ha più diritto alle
prestazioni e quelle in corso sono interrotte senza formalità particolari (DTF
125 V 106 consid. 3 pag. 110).

Secondo l'art. 90 OAMal i premi devono essere pagati in anticipo e di regola
mensilmente.

4.2. Il Tribunale federale delle assicurazioni (TFA) ha avuto solo in
un'occasione la possibilità di pronunciarsi su una fattispecie simile alla
presente che riguardava tuttavia l'inizio del rapporto assicurativo. Nella
sentenza K 72/05 del 14 agosto 2006 (pubblicata in RAMI 2006 n. KV 379 pag. 325
e in SVR 2007 KV n. 3 pag. 7) è stato esaminato il caso di un assicurato che
era giunto in Svizzera il 22 ottobre 2002 e che era stato condannato a versare
l'integralità del premio di cassa malati del mese di ottobre. Dopo avere
ricordato, fondandosi sull'art. 90 OAMal, che il premio di cassa malati è di
per sé indivisibile (consid. 3.1 della sentenza), il TFA ha evidenziato che ci
si trova di fronte a una lacuna legislativa (consid. 4.1 della sentenza) :
carente una regolamentazione nel diritto delle assicurazioni sociali, il tema
doveva di massima essere risolto secondo i principi del diritto civile, nella
misura in cui essi fossero compatibili con quelli del diritto delle
assicurazioni sociali (v. anche DTF 119 V 16 consid. 2c e d pag. 19 con
riferimenti; sentenze K 114/03 del 22 luglio 2005 consid. 5.1 e K 140/01 del 16
dicembre 2003 consid. 3.1). Il pagamento dell'integralità del premio di cassa
malati poteva, nella fattispecie, essere imposto in quanto non solo il
pagamento dei premi è fondato su periodi mensili (consid. 4.3.1 e 4.3.2 della
sentenza, con riferimento all'art. 7 cpv. 1, 2 e art. 5 LAMal), ma anche perché
il finanziamento delle casse malati richiede dati certi per prevedere le loro
entrate, stilare i loro bilanci e calcolare i premi (futuri) di cassa malati a
carico dei loro assicurati. L'obbligo di restituire una parte del premio
mensile costituirebbe una complicazione amministrativa e una difficoltà in più
per calcolare i premi annuali di cassa malati. L'indivisibilità del premio
costituisce una particolarità dell'assicurazione malattie che deve essere
salvaguardata, in ogni caso per quanto riguarda l'inizio del periodo
d'assicurazione. Queste considerazioni giustificavano di discostarsi dalla
regolamentazione in materia di contratto di assicurazione che permette di
riscuotere il premio solo con l'inizio del rapporto di assicurazione (consid.
4.4 della sentenza).
Citando lunghi estratti della sentenza K 72/05 del 14 agosto 2006, e partendo
dal presupposto che il tema in esame è lo stesso se si tratta dell'inizio del
rapporto assicurativo o della sua fine, visto il concetto d'indivisibilità del
premio, il Tribunale cantonale ha confermato la soluzione imposta dal TFA.

5.

5.1. Con riferimento al postulato della sicurezza del diritto, un cambiamento
di giurisprudenza può essere attuato in linea di principio se si fonda su
motivi seri e oggettivi, quali la conoscenza più esatta delle intenzioni del
legislatore, la modifica delle circostanze esterne, l'evoluzione dei costumi o
un cambiamento della concezione giuridica. Secondo la giurisprudenza vi deve
essere un cambiamento di prassi quando la stessa si sia rivelata erronea o
quando la sua precisazione sia stata ritenuta opportuna a causa dei mutati
rapporti o quando la sua applicazione abbia condotto a ripetuti abusi (DTF 133
V 37 consid. 5.3.3 pag. 39; 132 III 770 consid. 4 pag. 777). Questi criteri
sono da interpretare più severamente se la prassi amministrativa è consolidata
da molto tempo. L'autorità amministrativa competente non può tuttavia avvalersi
di un diritto alla prosecuzione della sua prassi se si dovesse avverare che è
contraria al diritto o non è più adeguata (DTF 125 II 152 consid. 4c/aa pag.
162 seg.).

5.2. Nella fattispecie le condizioni per un cambiamento di giurisprudenza sono
adempiute. In effetti, occorre constatare che la sentenza K 72/05 del 14 agosto
2006 si basa su fondamenti oramai superati.

5.2.1. In primo luogo va osservato che il 1° gennaio 2006 è entrato in vigore
il nuovo art. 24 LCA che consacra il principio della divisibilità del premio
nell'ambito delle assicurazioni di diritto privato. Ai sensi di questa
disposizione, se il contratto d'assicurazione è sciolto o si estingue prima
della scadenza, il premio è dovuto soltanto sino al momento dello scioglimento
del contratto (è fatto salvo l'articolo 42 cpv. 3 LCA che non è pertinente per
la presente procedura). L'art. 24 LCA è di natura imperativa (art. 97 cpv. 1
LCA, v. anche ANDREA EISNER-KIEFER, in Basler Kommentar,
Versicherungsvertragsgesetz, Nachführungsband, n. 1 ad art. 24 LCA). La
sentenza K 72/05 del 14 agosto 2006 riguardava un premio relativo al mese di
ottobre 2002, quindi anteriore all'entrata in vigore della revisione dell'art.
24 LCA. È vero che in questa sentenza la (nuova) disposizione del diritto
dell'assicurazione privata è stata considerata. Tuttavia nella stessa il
rischio dell'impossibilità, o perlomeno della difficoltà ulteriore, di un
calcolo esatto dei premi, nel caso in cui si considerassero le molteplici
caratteristiche del rapporto assicurativo, era stato valutato come peculiarità
giuridica specifica del diritto della LAMal (sentenza K 72/05 del 14 agosto
2006 consid. 4.4). Questa concezione non è più giustificata, perché il calcolo
dei premi anche nel diritto delle assicurazioni private si fonda sullo sviluppo
ipotetico di entrate e uscite e pertanto non si giustifica una distinzione tra
le due assicurazioni (v. STEPHAN FUHRER, Anmerkungen zu
privatversicherungsrechtlichen Entscheiden des Bundesgerichts, HAVE/REAS 4/
2006, n. 3 pag. 359 seg.).

5.2.2. In secondo luogo diversamente dagli altri settori delle assicurazioni
sociali, nel diritto dell'assicurazione malattia è dovuto un premio e non un
contributo. Il premio è il prezzo per la copertura assicurativa attuale e
corrisponde al periodo entrante in linea di conto, ossia quello assicurato (v.
consid. 4.1). Tra il premio e la copertura assicurativa vi è un nesso diretto.
L'art. 90 OAMal concerne il pagamento dei premi. Secondo il tenore della
disposizione è disciplinata unicamente  la modalità di pagamento : i premi
devono essere pagati  in anticipoe di regola  mensilmente. Occorre distinguere
tra modalità di pagamento e copertura assicurativa. Nella sentenza K 72/05 del
14 agosto 2006 tale differenziazione non è stata correttamente operata,
entrambi gli aspetti essendo stati confusi.

5.2.3. In terzo luogo l'art. 7 LAMal, il quale disciplina il cambiamento
d'assicuratore (di regola per la fine di un mese), si applica  durante la
copertura assicurativa (obbligatoria). Nel caso concreto non si tratta però
della continuazione di un rapporto assicurativo ma della conclusione definitiva
dell'assoggettamento all'obbligo dell'assicurazione obbligatoria delle cure
medico-sanitarie. L'art. 7 LAMal - diversamente da quanto la sentenza K 72/05
del 14 agosto 2006 indurrebbe a credere - non può pertanto essere norma di
riferimento per la questione della determinazione temporale del premio.

Lo stesso si può dire del rinvio operato dal Tribunale cantonale alle altre
disposizioni delle assicurazioni sociali, nelle quali si fa riferimento a
un'unità mensile (v. consid. 3.1). Se è vero che tali normative si richiamano
spesso alla nozione di mese, questo avviene sempre in un contesto diverso da
quello del caso di specie (v. consid. 5.2.2 all'inizio). In particolare sono da
tenere distinti gli aspetti riferiti alle prestazioni e quelli riferiti ai
contributi. Del resto anche negli altri settori delle assicurazioni sociali non
sono dovuti contributi dopo la morte.

5.2.4. Infine nell'assicurazione malattia obbligatoria vige il principio della
mutualità (art. 13 cpv. 2 lett. a LAMal), secondo cui vi deve essere
equivalenza tra premi e prestazioni d'assicurazione (DTF 120 V 312 consid. 4b
pag. 318). In altre parole, fra i premi versati e le prestazioni assicurative
vi deve essere una certa reciprocità (v. E BHARD EUGSTER, Rechtsprechung des
Bundesgerichts zum KVG, 2010, n. 2 ad art. 13 LAMal). Ora, visto che
l'assicurazione termina con il decesso (v. consid. 4.1), il premio versato fino
alla fine del mese in cui lo stesso è avvenuto non corrisponde ad alcuna
prestazione assicurativa. Pur non essendo un nuovo aspetto se riferito alla
sentenza K 72/05 del 14 agosto 2006 (v. consid. 4.2), nel caso di specie
costituisce comunque un ulteriore elemento nella valutazione d'assieme.

5.3. Alla luce di queste considerazioni, si deve ritenere che la prassi
instaurata con la sentenza K 72/05 del 14 agosto 2006 non può più essere
mantenuta. Il premio di cassa malati non essendo indivisibile, in caso di
decesso della persona assicurata (o per altri motivi come la partenza per
l'estero) gli assicuratori malattia sono tenuti a rimborsare il premio pagato
(anticipatamente) corrispondente al periodo successivo al decesso. Di
conseguenza la parte di premio qui controversa è da restituire.

Nella misura in cui le condizioni generali d'assicurazione di Helsana escludono
il principio di divisibilità del premio, va pure rilevato che l'assicuratore
malattia nell'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie può
disciplinare autonomamente nella sua regolamentazione interna o nei suoi
statuti solo quegli aspetti su cui la LAMal gli conferisce esplicitamente tale
competenza (DTF 124 V 356 consid. 2d pag. 359). Orbene, tale non risulta essere
il caso per la questione della divisibilità del premio di cassa malati (v.
consid. 4.1).

6. 
Resta da esaminare se l'insorgente ha diritto agli interessi compensativi per
il rimborso del premio non dovuto dopo il 15 giugno 2014. Giusta l'art. 90a
OAMal, "gli interessi compensativi ai sensi dell'articolo 26 cpv. 1 LPGA sono
versati per premi non dovuti che vengono restituiti o compensati
dall'assicuratore (...), purché la pretesa sia superiore a 3'000 franchi e non
venga saldata dall'assicuratore entro sei mesi". Nella fattispecie, queste
condizioni non sono adempiute. La conclusione del ricorrente volta ad ottenere
il riconoscimento degli interessi va quindi respinta.

7. 
Le spese giudiziarie seguono la soccombenza (art. 66 cpv. 1 LTF). Il
ricorrente, che è largamente vincente ad eccezione della censura concernente
gli interessi compensativi, ha diritto a un'indennità per le spese ripetibili a
carico dell'opponente (art. 68 cpv. 2 LTF). L'importo di questa indennità
ammonta a fr. 2'800.- secondo la prassi di questa Corte del Tribunale federale,
nella fattispecie non essendovi motivi per discostarsi da tale importo. La
memoria ricorsuale di 7 pagine, le osservazioni di 3 pagine, peraltro non
richieste, e il tema litigioso non giustificano la richiesta dell'insorgente
volta ad ottenere un'indennità di fr. 4'500.-.

 Per questi motivi, il Tribunale federale pronuncia:

1. 
Il ricorso è parzialmente accolto. Il giudizio del Tribunale delle
assicurazioni del Cantone Ticino del 16 marzo 2015 è riformato nel senso che
Helsana Assicurazioni SA è condannata a versare ad A.________ l'importo di fr.
235.55. Per il resto il ricorso è respinto.

2. 
Le spese giudiziarie di fr. 500.- sono poste a carico dell'opponente.

3. 
L'opponente verserà al ricorrente la somma di fr. 2'800.- a titolo di
ripetibili per la procedura innanzi al Tribunale federale.

4. 
Comunicazione alle parti, al Tribunale delle assicurazioni del Cantone Ticino e
all'Ufficio federale della sanità pubblica.

Lucerna, 3 dicembre 2015

In nome della II Corte di diritto sociale
del Tribunale federale svizzero

La Presidente: Glanzmann

La Cancelliera: Cometta Rizzi

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