Sammlung der Entscheidungen des Schweizerischen Bundesgerichts
Collection des arrêts du Tribunal fédéral suisse
Raccolta delle decisioni del Tribunale federale svizzero

I. Sozialrechtliche Abteilung, Beschwerde in öffentlich-rechtlichen Angelegenheiten 8C.247/2015
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Bundesgericht
Tribunal fédéral
Tribunale federale
Tribunal federal

[8frIR2ALAGK1]          
8C_247/2015 {T 0/2}     

Sentenza del 24 settembre 2015

I Corte di diritto sociale

Composizione
Giudici federali Ursprung, giudice presidente,
Frésard, Parrino,
Cancelliera Cometta Rizzi.

Partecipanti al procedimento
 A.________,
ricorrente,

contro

Cassa cantonale di compensazione,
Ufficio delle prestazioni,
via Canonico Ghiringhelli 15a, 6501 Bellinzona,
opponente.

Oggetto
Assicurazione sociale cantonale,

ricorso contro il giudizio del Tribunale delle assicurazioni del Cantone Ticino
del 9 marzo 2015.

Fatti:

A. 
A.________, nato nel 1987, celibe, all'epoca dei fatti giurista iscritto alla
pratica legale, ha chiesto nel maggio 2013 il rinnovo della riduzione del
premio dell'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie per il 2014.
Dopo avere concluso la sua formazione, l'interessato ha intrapreso un'attività
lucrativa a partire dall'agosto 2012. Dalla documentazione fornita con la
domanda si evince che nel 2011 il richiedente ha dichiarato al fisco dei
redditi per un importo di fr. 14'153.- e nel 2012 di fr. 23'656.-. Mediante
decisione del 12 agosto 2014 - in sostituzione e complemento di quella del 31
maggio 2014 - confermata su reclamo il 30 settembre successivo, la Cassa
cantonale di compensazione AVS/AI/IPG (di seguito: la Cassa) ha respinto
l'istanza di riduzione del premio. La Cassa ha ritenuto che in seguito
all'inizio dell'attività lucrativa era necessario riesaminare il diritto a
prestazioni dell'interessato; ora basandosi sul reddito percepito dopo l'agosto
2012, si giustificava di respingere la domanda.

B. 
Adito su ricorso dell'interessato, il Tribunale cantonale delle assicurazioni
del Cantone Ticino ha confermato la decisione della Cassa.

C. 
A.________ interpone un ricorso in materia di diritto pubblico contro il
giudizio cantonale concludendo alla sua riforma e al riconoscimento di una
riduzione del premio dell'assicurazione obbligatoria delle cure
medico-sanitarie per il 2014 pari a fr. 3'476.-.
Nelle sue osservazioni dell'11 giugno 2015 la Cassa ha proposto di respingere
il gravame, mentre il Tribunale cantonale ha rinunciato a prendere posizione.

Diritto:

1.

1.1. Il giudizio impugnato costituisce una decisione finale (art. 90 LTF). Il
ricorso in materia di diritto pubblico è ammissibile indipendentemente dal
fatto di sapere se la decisione impugnata si fondi sul diritto cantonale o sul
diritto federale.

1.2. Secondo l'art. 83 lett. k LTF il ricorso in materia di diritto pubblico è
inammissibile contro le decisioni concernenti i sussidi al cui ottenimento la
legislazione non conferisce un diritto. Il presente ricorso è diretto contro
una decisione basata sulla legge di applicazione del 26 giugno 1997 della Legge
federale sull'assicurazione malattie (LCAMal; RL/TI 6.4.6.1), sul Regolamento
del 5 aprile 2011, rispettivamente su quello del 29 maggio 2012, della legge di
applicazione della legge federale sull'assicurazione malattie (RLCAMal; RL/TI
6.4.6.1.1) e sul Decreto esecutivo del 21 maggio 2014 concernente le basi di
calcolo per l'applicazione delle riduzioni di premio LAMal per l'anno 2014 (RL/
TI 6.4.6.1.8). Questa legislazione conferisce un diritto ai sussidi, pertanto
il ricorso è ammissibile (DTF 134 I 313 consid. 1.2 pag. 314).

2. 
Il ricorso in materia di diritto pubblico può essere presentato per violazione
del diritto, così come stabilito dagli art. 95 e 96 LTF, nozione che comprende
anche i diritti costituzionali dei cittadini (DTF 133 III 446 consid. 3.1 pag.
447 e 462 consid. 2.3 pag. 466). Il Tribunale federale applica d'ufficio il
diritto (art. 106 cpv. 1 LTF), non essendo vincolato né dagli argomenti
sollevati nel ricorso né dai motivi addotti dall'autorità precedente. Esso
esamina tuttavia la violazione di diritti fondamentali e di disposizioni di
diritto cantonale e intercantonale soltanto se il ricorrente ha sollevato e
motivato tale censura (art. 106 cpv. 2 LTF; DTF 134 II 244 consid. 2.2 pag.
246). Il Tribunale federale fonda la sua sentenza sui fatti accertati
dall'autorità inferiore (art. 105 cpv. 1 LTF). Può scostarsi da questo
accertamento solo qualora esso sia avvenuto in modo manifestamente inesatto,
ovvero arbitrario (DTF 137 I 58 consid. 4.1.2 pag. 62 seg. e 134 V 53 consid.
4.3 pag. 62 con riferimenti), oppure in violazione del diritto ai sensi
dell'art. 95 LTF (art. 105 cpv. 2 LTF). Salvo i casi in cui tale inesattezza
sia lampante, la parte ricorrente che intende contestare i fatti accertati
dall'autorità inferiore deve spiegare, in maniera circostanziata, per quale
motivo ritiene che le condizioni di una delle eccezioni previste dall'art. 105
cpv. 2 LTF sarebbero realizzate (DTF 133 II 249 consid. 1.4.3 pag. 254 con
riferimenti).

3. 
Oggetto del contendere è il diritto del ricorrente alla riduzione del premio
dell'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie per il 2014.

4.

4.1. Il Tribunale cantonale ha ritenuto che la Cassa aveva correttamente
respinto l'istanza di riduzione del premio a favore di A.________ per il motivo
che quest'ultimo, dopo avere concluso la sua prima formazione, aveva iniziato
nell'agosto 2012 un'attività lucrativa. Il diritto a prestazioni doveva essere
esaminato sulla base dei redditi percepiti dopo l'inizio dell'attività
lucrativa ciò che ha portato al rifiuto delle prestazioni.

4.2. Il ricorrente fa valere che, in base alle disposizioni cantonali
menzionate e che saranno esplicitate di seguito, il reddito di riferimento per
esaminare il suo diritto ai sussidi per la diminuzione del premio
dell'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie dovrebbe essere
quello percepito nel 2011. Egli contesta pertanto che la Cassa possa riferirsi
ai redditi guadagnati dopo l'agosto 2012. Questo modo di procedere violerebbe i
principi della legalità e della separazione dei poteri (art. 5 cpv. 1 Cost. e
art. 51 Cost./TI), il divieto di discriminazione (art. 8 cpv. 2 Cost.), la
garanzia di uguaglianza dinanzi alla legge (art. 8 cpv. 1 Cost.) e il divieto
di arbitrio (art. 9 Cost.) garantiti dalla Costituzione federale e cantonale.

4.3. La Cassa opponente propone di respingere il ricorso, in quanto la
decisione di rifiuto del sussidio si fonderebbe sulle disposizioni cantonali
applicabili in materia.

5.

5.1. A livello federale il diritto alla riduzione dei premi mediante sussidi
dell'ente pubblico è disciplinato dagli art. 65 e segg. LAMal. L'art. 65 cpv. 1
LAMal prevede che i Cantoni accordano riduzioni dei premi agli assicurati di
condizione economica modesta. Versano l'importo per la riduzione del premio
direttamente agli assicuratori presso i quali queste persone sono assicurate
(...). Per i redditi medi e bassi i Cantoni riducono di almeno il 50 per cento
i premi dei minorenni e dei giovani adulti in periodo di formazione (art. 65
cpv. 1 ^bis LAMal ). I Cantoni provvedono affinché nell'esame delle condizioni
d'ottenimento vengano considerate, su richiesta particolare dell'assicurato, le
circostanze economiche e familiari più recenti (...) (art. 65 cpv. 3 LAMal). Lo
scopo di questa norma è di garantire la solidarietà fra persone di reddito
diverso, generata dal sistema del premio unico per assicuratore che non tiene
conto della capacità finanziaria degli assicurati (Messaggio del 26 maggio 2004
concernente la revisione parziale della legge federale sull'assicurazione
malattie (Riduzione dei premi) e il decreto federale sui sussidi federali
nell'assicurazione malattie [FF 2004 3869, pag. 3876]). Con il riferimento alle
"condizioni economiche e familiari più recenti", contenuto al cpv. 3 primo
periodo dell'art. 65 LAMal, il legislatore federale ha voluto dare ai Cantoni
la possibilità di esaminare il diritto ai sussidi non solo tenendo conto dei
dati risultanti dalle dichiarazioni di imposta ma anche in base alla reale
disponibilità economica dei richiedenti (Messaggio citato, FF 2004 pag. 3874).

5.2. La giurisprudenza e la dottrina sono unanimi per ritenere che i Cantoni
hanno una grande libertà per disciplinare il diritto alla riduzione dei premi,
in particolare per quanto riguarda la definizione delle persone di condizioni
economiche modeste. Si tratta di diritto cantonale autonomo (DTF 136 I 220
consid. 6.2 pag. 224 seg.; DTF 134 I 313 consid. 3 pag. 315; Gebhard Eugster,
Krankenversicherung, in: Soziale Sicherheit, SBVR vol. XIV, 2a ed. 2007, n.
1070 pag. 763).

5.3. Il Cantone Ticino ha disciplinato il diritto alla riduzione dei premi con
la LCAMal e il relativo regolamento d'applicazione sopracitati (consid. 1). Per
quanto qui d'interesse, l'art. 30 cpv. 1 LCAMal prevede che di principio il
reddito di riferimento (per calcolare il diritto al sussidio) è determinato a
partire dai dati accertati nel periodo fiscale stabilito dal Consiglio di
Stato. Con il Decreto esecutivo del 21 maggio 2014 concernente le basi di
calcolo per l'applicazione delle riduzioni di premio LAMal per l'anno 2014, il
Consiglio di Stato ha deciso che per il 2014 il periodo fiscale determinante
era quello del 2011. L'art. 30 cpv. 2 LCAMal sancisce tuttavia un'eccezione a
questo principio, nel senso che il regolamento stabilisce le norme e le
modalità di accertamento del reddito di riferimento al di fuori, o in assenza,
dei fatti relativi al periodo fiscale determinante. Il regolamento in questione
del 5 aprile 2011 prevede all'art. 14 lett. h che ci si può discostare dai dati
fiscali e basarsi sulla nuova disponibilità economica del richiedente se una
persona sola economicamente dipendente inizia un'attività lucrativa dopo avere
terminato la prima formazione. L'art. 11 del regolamento - che riprende il
contenuto dell'art. 27 LCAMal - precisa che una persona è economicamente
dipendente se (cumulativamente) non supera i 30 anni, non è coniugata, non ha
figli a carico e il totale dei redditi registrati nella tassazione fiscale
determinante è inferiore al limite di fabbisogno esistenziale definito dalla
legge cantonale del 5 giugno 2000 sull'armonizzazione e il coordinamento delle
prestazioni sociali (Laps; RL/TI 6.4.1.2). Questo importo era nel 2011 di fr.
17'368.- (v. RtiD 2013-I n. 11 pag. 44 e segg.).

6. 
Nella fattispecie, non è contestato che il ricorrente adempie tutte le
condizioni dell'art. 11 del regolamento (rispettivamente dell'art. 27 LCAMal) e
che deve essere considerato come una persona sola economicamente dipendente.
Anche se la legge non specifica a quale momento queste condizioni devono essere
realizzate, è pacifico che l'interessato non supera ancora i 30 anni, non è
coniugato, non ha figli a carico e che il totale dei redditi registrati nella
tassazione fiscale determinante del 2011, pari a fr. 14'153.- è inferiore al
limite della Laps di fr. 17'368.-. In applicazione dell'art. 14 lett. h del
regolamento, la Cassa ha quindi esaminato il suo diritto al sussidio
riferendosi ai redditi percepiti dopo il mese d'agosto 2012, data d'inizio
della sua attività lucrativa, e non fondandosi tassazione 2011. Stabilito un
reddito disponibile di fr. 45'519.-, in base al reddito percepito dopo l'agosto
2012, la Cassa ha negato il diritto al sussidio per il 2014. Questo modo di
procedere è di per sé conforme alle disposizioni cantonali in materia.

7.

7.1. Il ricorrente si oppone a questa soluzione facendo valere, in primo luogo,
che la legislazione cantonale sarebbe contraria al principio della legalità e
della separazione dei poteri garantiti dal diritto costituzionale cantonale e
federale (art. 51 Cost./TI e art. 5 cpv. 1 Cost.). A suo parere, né la legge
federale né quella cantonale forniscono una base legale sufficiente per
permettere al Consiglio di Stato di legiferare in materia e, con l'adozione
dell'art. 14 lett. h del regolamento, discostarsi validamente dal principio
sancito dall'art. 30 cpv. 1 LCAMal secondo il quale il reddito di riferimento
deve essere calcolato fondandosi sulla tassazione determinante (in casu quella
del 2011).

7.2. Salvo in materia penale o fiscale, il principio della legalità (art. 5
cpv. 1 Cost.) non è un diritto costituzionale individuale, ma un principio
costituzionale la cui violazione non può essere invocata separatamente ma
solamente in relazione con un altro diritto costituzionale, come ad esempio,
quello della separazione dei poteri. Quest'ultimo principio garantisce il
rispetto delle competenze stabilite dal diritto cantonale. Il principio della
separazione dei poteri vieta a un organo dello Stato di appropriarsi in modo
illegittimo delle competenze di un altro organo, in particolare non consente al
potere esecutivo di emanare delle regole di diritto, se non nell'ambito di una
delegazione di competenze validamente conferita dal legislatore (DTF 138 I 196
consid. 4.1 pag. 198, DTF 136 I 241 consid. 2.5.1 pag. 249 e seg. e DTF 134 I
322 consid. 2.2 pag. 326).

7.3. La censura del ricorrente fondata su una presunta violazione dei principi
costituzionali della legalità e della separazione dei poteri va respinta. Il
fondamento della delegazione conferita all'esecutivo cantonale non va cercata
nella legislazione federale (v. in particolare l'art. 65 LAMal), in quanto il
legislatore federale ha voluto dare un'ampia libertà d'azione ai Cantoni in
merito ai sussidi LAMal (consid. 5.2). Spetta infatti ai Cantoni sapere come
concretizzare il diritto ai sussidi LAMal. Ora, l'art. 30 cpv. 2 LCAMal
conferisce esplicitamente al Consiglio di Stato la competenza di disciplinare
in quali casi è possibile discostarsi dalla tassazione determinante per
stabilire il reddito di riferimento. Si tratta di un'ampia delega per la quale,
tenuto conto dell'autonomia cantonale in materia, il Tribunale federale non ha
motivo d'intervenire, se non in caso di arbitrio, il quale non è però dato
nella presente vertenza, come si vedrà in seguito.

8.

8.1. In secondo luogo, il ricorrente invoca il divieto di discriminazione, la
garanzia di uguaglianza dinanzi alla legge e il divieto di arbitrio. Le
condizioni stabilite nell'art. 11 del regolamento, al quale rinvia l'art. 14
del suddetto regolamento, configurerebbero una discriminazione per chi come lui
si trova a iniziare un'attività lucrativa avendo meno di 30 anni, non essendo
coniugato, non avendo figli e con un reddito inferiore a fr. 17'368.- nel
periodo determinante. Sarebbe sufficiente che una sola di queste condizioni non
fosse adempiuta perché l'esame del diritto ai sussidi si possa effettuare sulla
base della tassazione del 2011 e senza tenere conto dei redditi percepiti dopo
l'agosto 2012. A suo parere, l'art. 14 lett. h del regolamento discrimina chi
studia a vantaggio di chi non ha intrapreso alcuna formazione e non rientra nel
campo d'applicazione di questa norma.

8.2. Le censure sollevate dal ricorrente in relazione al divieto di
discriminazione, alla garanzia di uguaglianza e al divieto d'arbitrio sono
molto legate tra di loro e le loro spiegazioni in merito si sovrappongono (v.
p. es. sentenza 8C_612/2013 del 30 dicembre 2013 consid. 6.2). Di regola,
l'arbitrio, vietato dall'art. 9 Cost., è ravvisabile quando la decisione
impugnata risulta manifestamente insostenibile, in contraddizione palese con la
situazione effettiva, gravemente lesiva di una norma o di un chiaro principio
giuridico, o in contrasto intollerabile con il sentimento di giustizia e di
equità. La decisione deve inoltre essere arbitraria nel suo risultato e non
solo nella sua motivazione. Non risulta per contro arbitrio dal semplice fatto
che anche un'altra soluzione potrebbe entrare in linea di conto o sarebbe
addirittura preferibile (DTF 138 I 49 consid. 7.1 pag. 51 e DTF 137 I 1 consid.
2.4 pag. 5 con rinvii).

8.3.

8.3.1. Come rettamente spiegato nel giudizio cantonale nei considerandi da 2.17
a 2.20 il diritto al sussidio LAMal non dipende direttamente dall'adempimento
delle condizioni previste dagli art. 11 e 14 del regolamento. È più corretto
affermare che quando il richiedente adempie le condizioni previste da queste
norme, il reddito di riferimento è determinato caso per caso ("manualmente") e
non riferendosi alla tassazione determinante, nel caso in rassegna a quella del
2011. In queste circostanze è per esempio possibile che il richiedente che non
avrebbe diritto al sussidio in applicazione dei dati della tassazione
determinante, potrebbe averlo sulla base di un accertamento manuale.
L'accertamento effettuato senza tenere conto dei dati fiscali ha appunto per
scopo di mirare il versamento dei sussidi ai richiedenti la cui disponibilità
economica (ancora) lo giustifica. Il solo riferimento ai dati fiscali potrebbe
infatti portare a situazioni dove il richiedente può beneficiare del sussidio
anche se la sua situazione economica obbiettivamente non lo giustifica più.
Questo è il caso per esempio della persona che inizia un'attività lucrativa
dopo avere concluso la sua formazione. L'art. 14 lett. h del regolamento
persegue questo fine, cioè di tenere conto dei nuovi redditi percepiti dopo
l'inizio della formazione. Questa soluzione è senz'altro compatibile con la
finalità voluta sia dal legislatore federale che da quello cantonale (consid.
5.1 in fine).

8.3.2. Il ricorrente aggiunge che i limiti contenuti nell'art. 11 del
regolamento, che riprendono l'art. 27 della legge cantonale, sono arbitrari e
discriminatori. In proposito, bisogna ricordare che il legislatore cantonale,
stabilendo le condizioni dell'art. 27 LCAMal, è partito dal presupposto che un
richiedente di età inferiore a 30 anni, non sposato, senza figli e con un
reddito modesto (inferiore a fr. 17'368.- per il 2011), deve essere considerato
economicamente dipendente. In questo caso l'esame del diritto al sussidio LAMal
non si deve basare soltanto sulla sua disponibilità economica ma deve tenere
conto anche di quella della o delle persone che lo mantengono. In tal senso
l'art. 26 LCAMal precisa che la cerchia degli assicurati da considerare per il
calcolo della riduzione dei premi costituisce l'unità di riferimento che è alla
base del diritto al sussidio (v. anche art. 31 lett. a LCAMal). Il richiedente
può quindi trarre vantaggio dalla sua appartenenza all'unità di riferimento. Il
ricorrente stesso non contesta del resto il concetto di unità di riferimento.
Quando il richiedente acquisisce un reddito proprio è altrettanto logico
ritenere che esce dall'unità di riferimento e che si deve procedere a una
valutazione puntuale della sua situazione. Fermo restando che spetta al
legislatore cantonale definire la cerchia dei beneficiari di prestazioni, i
limiti dell'art. 27 LCAMal non possono essere definiti arbitrari. Nella
sostanza si tratta di procedere a un esame manuale quando un giovane alla fine
della sua formazione inizia un'attività lucrativa e che pertanto, alla luce
della LCAMal, viene a costituire una nuova unità di riferimento. Se fosse già
sposato e con figli, il legislatore cantonale è partito dall'idea che
costituirebbe un'unità di riferimento. La stessa soluzione è stata adottata se
avesse più di 30 anni oppure se guadagnasse un importo superiore a fr. 17'368.-
(nel 2011). Nel suo principio questo sistema è conforme alle finalità
perseguite sia dal legislatore federale che da quello cantonale. I singoli
criteri non appaiono arbitrari né costituiscono una disuguaglianza o una
discriminazione inaccettabile.

9. 
Alla luce di quanto precede il ricorso deve essere respinto e il giudizio
cantonale confermato. Le spese giudiziarie, che seguono la soccombenza, devono
essere poste a carico del ricorrente (art. 66 cpv. 1 LTF).

Per questi motivi, il Tribunale federale pronuncia:

1. 
Il ricorso è respinto.

2. 
Le spese giudiziarie di fr. 700.- sono poste a carico del ricorrente.

3. 
Comunicazione alle parti e al Tribunale delle assicurazioni del Cantone Ticino.

Lucerna, 24 settembre 2015

In nome della I Corte di diritto sociale
del Tribunale federale svizzero

Il Giudice presidente: Ursprung

La Cancelliera: Cometta Rizzi

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