Sammlung der Entscheidungen des Schweizerischen Bundesgerichts
Collection des arrêts du Tribunal fédéral suisse
Raccolta delle decisioni del Tribunale federale svizzero

Strafrechtliche Abteilung, Beschwerde in Strafsachen 6B.787/2015
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Bundesgericht
Tribunal fédéral
Tribunale federale
Tribunal federal

[8frIR2ALAGK1]     
{T 0/2}
                   
6B_787/2015

Sentenza del 12 ottobre 2015

Corte di diritto penale

Composizione
Giudici federali Denys, Presidente,
Eusebio, Jacquemoud-Rossari,
Cancelliera Ortolano Ribordy.

Partecipanti al procedimento
A.________,
patrocinato dall'avv. Vinh Giang,
ricorrente,

contro

1. Ministero pubblico del Cantone Ticino, palazzo di giustizia, via Pretorio
16, 6901 Lugano,
2. B.________,
patrocinato dall'avv. Marie Zveiger Wernli,
opponenti.

Oggetto
Lesioni semplici, legittima difesa, arbitrio,

ricorso in materia penale contro la sentenza emanata
l'11 giugno 2015 dalla Corte di appello e di revisione penale del Cantone
Ticino.

Fatti:

A. 
La notte del 1/2 luglio 2011, nel corso di una festa, A.________ ha scavalcato
una recinzione per recarsi in una zona non accessibile al pubblico. Colto in
fragrante da B.________, incaricato di compiti a supporto del servizio di
sicurezza, A.________ lo ha colpito con un pugno al volto, cagionandogli la
frattura della mascella inferiore.

In seguito alla querela sporta da B.________, è stata avviata un'inchiesta
conclusa con l'emanazione di un decreto di accusa a carico di A.________ per
titolo di lesioni semplici.

B. 
Statuendo sull'opposizione dell'imputato, con sentenza del 1° settembre 2014 la
Giudice della Pretura penale lo ha prosciolto da ogni accusa, ritenendo che
A.________ avesse agito per legittima difesa.

C. 
In accoglimento degli appelli presentati dalla Procuratrice pubblica
rispettivamente dall'accusatore privato, con sentenza dell'11 giugno 2015 la
Corte di appello e di revisione penale del Cantone Ticino (CARP) ha
riconosciuto A.________ autore colpevole di lesioni semplici, condannandolo
alla pena pecuniaria di 45 aliquote giornaliere di fr. 30.--, sospesa
condizionalmente per un periodo di prova di 2 anni, nonché alla multa di fr.
250.--, fissando a 9 giorni la pena detentiva sostitutiva in caso di mancato
pagamento. È stato inoltre condannato a risarcire all'accusatore privato le
spese legali sostenute nel procedimento, rinviando B.________ al foro civile
per ulteriori eventuali pretese di natura civile. Gli oneri processuali sono
stati posti a carico dello Stato. In sostanza la CARP ha negato che l'imputato
si trovasse in una situazione che potesse giustificare una legittima difesa.

D. 
A.________ insorge al Tribunale federale con un ricorso in materia penale,
postulando l'annullamento della sentenza della CARP, la conferma del giudizio
di primo grado, nonché la condanna del Cantone Ticino a versargli un indennizzo
giusta l'art. 429 CPP di complessivi fr. 17'992.25. Chiede inoltre di essere
posto al beneficio dell'assistenza giudiziaria con gratuito patrocinio.

Diritto:

1. 
Presentato dall'imputato (art. 81 cpv. 1 LTF) e diretto contro una decisione
finale (art. 90 LTF) resa in materia penale (art. 78 cpv. 1 LTF) da un'autorità
cantonale di ultima istanza (art. 80 LTF), il ricorso appare di massima
ammissibile, in quanto inoltrato tempestivamente (art. 100 cpv. 1 unitamente
all'art. 46 cpv. 1 lett. b LTF) e nelle forme richieste (art. 42 cpv. 1 LTF).

2. 
Assodata e incontestata la qualifica di lesioni semplici intenzionali del pugno
tirato all'accusatore privato, la CARP ha determinato cosa fosse avvenuto la
sera dei fatti sulla scorta delle dichiarazioni delle 4 persone sentite in
merito ed esaminato se l'insorgente si trovasse in una situazione di legittima
difesa. Ha innanzitutto accertato che quella sera il ricorrente e l'amico
C.________ avevano già tentato almeno una volta di scavalcare le transenne ed
erano stati richiamati all'ordine, non essendo loro consentito di accedere a
quella zona. Ciò posto e considerato che il sedime accessibile al pubblico era
delimitato in maniera chiara e inequivocabile, essa ne ha desunto che
l'insorgente fosse cosciente di trovarsi in una zona proibita. Egli non poteva
poi non capire che chi lo stava rincorrendo, chiedendogli cosa facesse in quel
posto, altri non era che una persona dell'organizzazione della festa, che lo
incalzava perché non aveva rispettato il divieto di accedere a quella parte del
sedime. La CARP si è poi chinata sulla questione di sapere se il ricorrente
fosse stato oggetto di un'ingiusta aggressione ad opera dell'accusatore
privato. Ha rilevato che quest'ultimo è sempre stato lineare nell'affermare che
non appena raggiunto l'insorgente, e senza aver fatto nulla per fargli temere
un attacco, questi gli ha sferrato improvvisamente un pugno. Tale versione è
confermata da quella resa dal teste D.________, co-organizzatore della serata,
che ha riferito una reazione violenta del ricorrente a un approccio
dell'accusatore privato avvenuto senza contatto fisico, che niente lasciava
presumere potesse trascendere in un attacco all'integrità fisica. Per i giudici
precedenti le dichiarazioni del teste C.________ non sono suscettibili di
scalfire tale accertamento. Non lo hanno infatti ritenuto credibile ove ha
affermato di aver visto l'accusatore privato prendere il ricorrente per il
bavero, strattonarlo a destra e a manca e alzare il braccio. Oltre ad aver
parlato con l'insorgente più di una volta su quanto accaduto quella sera, egli
è un suo amico di lunga data e con lui ha oltrepassato la transenna, ciò che
impone una valutazione molto prudente della testimonianza. Peraltro, a mente
dell'autorità cantonale, essa palesa delle sensibili contraddizioni sia interne
sia rispetto a quanto riferito dall'imputato, dall'accusatore privato e dal
teste D.________, nonché delle falle che ne indeboliscono la valenza. Quanto
alle dichiarazioni del ricorrente, per la CARP contengono esagerazioni e
contraddizioni. Inoltre non si spiega come egli sia riuscito a sferrare un
pugno, tanto forte da rompere una mascella, nonostante la traiettoria del suo
braccio sia stata ostacolata da quello sinistro dell'accusatore privato che,
secondo l'insorgente, lo teneva per il bavero. Ciò ne mina la plausibilità. La
Corte cantonale ha quindi concluso che in sostanza i fatti si sono svolti come
descritti dall'accusatore privato e dal teste D.________. L'insorgente ha
sferrato un violento pugno all'accusatore privato, senza trovarsi in una
situazione di legittima difesa ai sensi dell'art. 15 rispettivamente 16 CP, in
quanto da parte della vittima non vi è stata alcuna aggressione fisica e alcun
atto che potesse far pensare a un attacco imminente all'integrità fisica del
ricorrente.

3. 
L'insorgente si duole di un accertamento dei fatti manifestamente inesatto,
risultante da una valutazione arbitraria delle dichiarazioni agli atti. Osserva
che le versioni dell'accusatore privato e di D.________ non sarebbero così
lineari come preteso dalla CARP. Quanto al teste C.________, la sua
testimonianza sarebbe attendibile, priva di contraddizioni e per nulla
influenzata dalla sua amicizia con il ricorrente. Le ragioni addotte
dall'autorità cantonale per negare la sua credibilità non troverebbero alcun
riscontro oggettivo con quanto agli atti. Infine, riguardo alla versione dei
fatti fornita dall'insorgente, gli elementi elencati nella decisione non
sarebbero tali da legittimamente giustificare la sua inattendibilità.

3.1. Giusta l'art. 97 cpv. 1 LTF, la parte ricorrente può censurare
l'accertamento dei fatti soltanto se è stato svolto in modo manifestamente
inesatto, ovvero arbitrario (DTF 140 IV 97 consid. 1.4.1), o in violazione del
diritto ai sensi dell'art. 95 LTF e l'eliminazione del vizio può essere
determinante per l'esito del procedimento. Per giurisprudenza invalsa,
l'arbitrio non si realizza già qualora la soluzione proposta con il ricorso
possa apparire sostenibile o addirittura migliore rispetto a quella contestata;
il Tribunale federale annulla la pronunzia criticata solo se il giudice del
merito ha emanato un giudizio che appare - e ciò non solo nella sua motivazione
bensì anche nell'esito - manifestamente insostenibile, in aperto contrasto con
la situazione reale, gravemente lesivo di una norma o di un principio giuridico
chiaro e indiscusso, oppure in contraddizione urtante con il sentimento della
giustizia e dell'equità (DTF 141 I 49 consid. 3.4). Per quanto attiene più in
particolare alla valutazione delle prove e all'accertamento dei fatti, il
giudice - il quale in questo ambito dispone di un ampio margine di
apprezzamento - incorre nell'arbitrio se misconosce manifestamente il senso e
la portata di un mezzo di prova, se omette senza valida ragione di tener conto
di un elemento di prova importante suscettibile di modificare l'esito della
vertenza, oppure se ammette o nega un fatto ponendosi in aperto contrasto con
gli atti di causa o interpretandoli in modo insostenibile (DTF 140 III 264
consid. 2.3 pag. 266).

3.2. Per quanto ammissibili, le censure di arbitrio si rivelano infondate. Se è
vero che quanto rapportato dal teste D.________ presenta alcune differenze con
la descrizione dei fatti dell'accusatore privato, il ricorrente non contesta
che sui punti cruciali per la decisione, ovvero una sua reazione violenta a un
approccio dell'accusatore privato avvenuto senza contatto fisico e con modalità
che nulla lasciavano intendere poter trascendere in un attacco alla sua
integrità, le versioni del suddetto teste e dell'accusatore privato sono
fondamentalmente lineari. Quanto alla valutazione della testimonianza di
C.________, gli argomenti ricorsuali, in larga misura di stampo appellatorio,
non la fanno apparire insostenibile. Lo stesso teste ha riconosciuto di essere
amico dell'insorgente e di aver parlato con lui di quanto successo quella sera,
benché questi non gli abbia raccontato quanto poi riferito alle autorità, di
modo che risulta giustificata la particolare prudenza mostrata dalla CARP
nell'esaminare le sue dichiarazioni. Contrariamente a quanto sostenuto nel
gravame, la versione dell'inseguimento fornita dal teste non è contraddetta
unicamente dalla testimonianza di D.________, di cui è invano contestata
l'attendibilità, ma anche dal racconto dell'accusatore privato e del ricorrente
medesimo. C.________ è infatti l'unico a esporre che l'accusatore privato ha
rincorso l'insorgente per superarlo quando questi si era fermato e per poi
andare verso di lui guardandolo in faccia, afferrarlo e girarsi. Tutti gli
altri invece, ricorrente compreso, hanno dichiarato che l'accusatore privato lo
ha rincorso e raggiunto, senza mai accennare al fatto che lo avesse superato e
afferrato da quella posizione. La CARP ha inoltre ravvisato una contraddizione
interna nella descrizione degli eventi fatta dal teste C.________. Egli ha
sempre sostenuto di aver visto il ricorrente con il viso rivolto verso di lui,
mentre l'accusatore privato gli dava le spalle. Essa ha tuttavia rilevato che,
considerata la sua posizione, avrebbe dovuto vedere l'insorgente di spalle e
l'accusatore privato in faccia. Tale considerazione non è confacentemente
contestata nell'impugnativa ove si obietta unicamente l'assenza di riscontri
nelle prove agli atti: trattasi però di deduzioni di semplice logica e
condivisibili. Riguardo alle altre falle rilevate dai giudici cantonali nella
testimonianza di C.________, le critiche ricorsuali si esauriscono nell'opporre
una personale valutazione della stessa alla loro, ciò che non basta a
sostanziare l'arbitrio. Infine, per quanto attiene alla valutazione delle
dichiarazioni rese dal ricorrente, nel gravame vengono semplicemente
minimizzate le esagerazioni e contraddizioni evidenziate dalla CARP, adducendo
la loro irrilevanza ai fini dell'accertamento della sussistenza o meno di
un'aggressione ingiusta. L'insorgente disattende così che l'univocità, la
costanza e la linearità costituiscono dei fattori pertinenti per valutare
l'attendibilità del racconto. Peraltro egli omette completamente di
confrontarsi con uno degli elementi decisivi per negare la plausibilità della
sua esposizione dei fatti. L'autorità cantonale ha infatti rilevato come non
fosse dato di capire in che modo sia riuscito a sferrare un pugno tanto forte
da rompere la mascella dell'accusatore privato, malgrado la traiettoria del
colpo sia stata ostacolata dal braccio sinistro con il quale, secondo la
versione del ricorrente, quest'ultimo lo stava tenendo per il bavero. Ha
osservato che, nella situazione descritta dall'imputato, la potenziale violenza
del pugno sarebbe innanzitutto stata sfogata sul braccio dell'accusatore
privato e che la manovra che avrebbe dovuto effettuare per centrare la
mascella, partendo da una posizione del braccio lungo i suoi fianchi, avrebbe
dovuto essere talmente complicata da non consentire di colpirla con una forza
sufficiente a causare il danno che è stato provocato. Questa riflessione, non
contestata nell'impugnativa, appare di per sé sostenibile e idonea a permettere
di scostarsi dalla versione fornita dal ricorrente. Ne segue che, nel ritenere
che i fatti in giudizio si sono svolti come in sostanza descritto
dall'accusatore privato e dal teste D.________, secondo cui da parte della
vittima non vi è stata alcuna aggressione fisica e alcun atto che potesse far
pensare a un attacco imminente all'integrità fisica dell'insorgente, la CARP
non è incorsa nell'arbitrio, né ha violato il diritto federale, negando la
sussistenza degli estremi della legittima difesa.

4. 
Il ricorso si rivela infondato e di conseguenza, per quanto ammissibile,
dev'essere respinto.

La domanda di assistenza giudiziaria con gratuito patrocinio non può trovare
accoglimento, essendo le conclusioni ricorsuali d'acchito prive di possibilità
di successo (art. 64 LTF). Le spese giudiziarie sono di conseguenza poste a
carico dell'insorgente, in considerazione della sua soccombenza (art. 66 cpv. 1
LTF). Vista la sua situazione finanziaria, si giustifica tuttavia di prelevare
una tassa di giustizia ridotta (art. 65 cpv. 2 LTF).

 Non essendo stato invitato a formulare osservazioni al gravame, l'accusatore
privato non è incorso in spese afferenti la procedura di ricorso federale. Non
v'è pertanto motivo di assegnargli un'indennità a titolo di ripetibili (art. 68
cpv. 2 LTF).

Per questi motivi, il Tribunale federale pronuncia:

1. 
Nella misura in cui è ammissibile, il ricorso è respinto.

2. 
La domanda di assistenza giudiziaria con gratuito patrocinio è respinta.

3. 
Le spese giudiziarie di fr. 800.-- sono poste a carico del ricorrente.

4. 
Comunicazione ai patrocinatori delle parti, al Ministero pubblico e alla Corte
di appello e di revisione penale del Cantone Ticino.

Losanna, 12 ottobre 2015

In nome della Corte di diritto penale
del Tribunale federale svizzero

Il Presidente: Denys

La Cancelliera: Ortolano Ribordy

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