Sammlung der Entscheidungen des Schweizerischen Bundesgerichts
Collection des arrêts du Tribunal fédéral suisse
Raccolta delle decisioni del Tribunale federale svizzero

Strafrechtliche Abteilung, Beschwerde in Strafsachen 6B.735/2012
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Bundesgericht
Tribunal fédéral
Tribunale federale
Tribunal federal

{T 0/2}
6B_735/2012

Sentenza del 18 febbraio 2013
Corte di diritto penale

Composizione
Giudici federali Mathys, Presidente,
Eusebio, Oberholzer,
Cancelliere Gadoni.

Partecipanti al procedimento
A.________,
patrocinato dall'avv. Andrea Marazzi,
ricorrente,

contro

Ministero pubblico del Cantone Ticino, Palazzo di giustizia, via Pretorio 16,
6901 Lugano,
opponente.

Oggetto
disobbedienza a decisioni dell'autorità (art. 292 CP),

ricorso (in materia penale) contro la sentenza emanata
il 6 novembre 2012 dalla Corte di appello e di revisione penale del Cantone
Ticino.

Fatti:

A.
Con sentenza del 10 maggio 2012, il Presidente della Pretura penale ha
riconosciuto A.________ autore colpevole di disobbedienza a decisioni
dell'autorità. Gli ha rimproverato di non avere ottemperato all'ordine,
impartito dal Municipio di X.________, di rimuovere tutte le infrastrutture di
cantiere site sul fondo yyy di X.________. L'imputato è stato condannato alla
multa di fr. 1'000.--.

B.
Con sentenza del 6 novembre 2012, la Corte di appello e di revisione penale
(CARP) ha respinto un appello presentato dall'imputato contro la sentenza di
primo grado.

C.
A.________ impugna questo giudizio con un ricorso al Tribunale federale,
chiedendo di essere prosciolto dall'accusa di disobbedienza a decisioni
dell'autorità.
Non sono state chieste osservazioni al ricorso.

Diritto:

1.
1.1 Presentato dall'imputato, che ha partecipato alla procedura dinanzi alla
precedente istanza, le cui conclusioni sono state disattese (art. 81 cpv. 1
lett. b n. 1 LTF), e diretto contro una decisione finale (art. 90 LTF) resa in
materia penale (art. 78 cpv. 1 LTF) da autorità di ultima istanza cantonale
(art. 80 cpv. 1 LTF), il gravame, tempestivo (art. 100 cpv. 1 LTF), è di
principio ammissibile quale ricorso in materia penale.

1.2 Secondo l'art. 42 cpv. 2 LTF, nel ricorso occorre spiegare per quali
ragioni l'atto impugnato viola il diritto. Il ricorrente deve quindi almeno
concisamente confrontarsi con le considerazioni esposte nella decisione
impugnata, spiegando per quali motivi tale giudizio viola il diritto (DTF 133
II 249 consid. 1.4.1). Le esigenze di motivazione sono inoltre accresciute
laddove il ricorrente lamenta la violazione di diritti fondamentali e di norme
del diritto cantonale (art. 106 cpv. 2 LTF), nonché l'arbitrio
nell'accertamento dei fatti e nella valutazione delle prove, dato che ciò
equivale a sostenere che i fatti sono stati accertati in violazione dell'art. 9
Cost. e del diritto federale (DTF 136 II 304 consid. 2.4 e 2.5, 49 consid.
1.4.1).

2.
2.1 Il ricorrente fa sostanzialmente valere la violazione dell'art. 292 CP,
adducendo che l'ingiunzione municipale non sarebbe sufficientemente precisa,
siccome non specifica quali sarebbero "tutte le infrastrutture di cantiere" da
rimuovere.

2.2 Sollevando la censura, il ricorrente si scosta dagli accertamenti di fatto
alla base del giudizio impugnato. La Corte cantonale ha in effetti accertato
che l'imputato non aveva manifestato alcun dubbio sulle infrastrutture che
dovevano essere allontanate dal fondo. Ha in particolare constatato che nel
verbale d'interrogatorio del 7 aprile 2010 l'imputato ha ammesso come, ad
eccezione della gru, le ulteriori infrastrutture di cantiere sono rimaste sulla
particella. Inoltre, nel complemento di motivazione dell'appello, egli ha
riconosciuto che sul fondo giace ancora una baracca. La CARP ha altresì
rilevato che l'imputato non ha chiesto chiarimenti all'autorità comunale
riguardo alle installazioni da rimuovere. Il ricorrente non si confronta con
questi accertamenti, spiegando con una motivazione conforme agli art. 42 cpv. 2
e 106 cpv. 2 LTF, per quali ragioni essi sarebbero manifestamente in contrasto
con gli atti e quindi arbitrari. Si limita piuttosto ad esporre in maniera
appellatoria la propria versione, focalizzandosi essenzialmente sul tenore
letterale dell'ordine di rimozione, asserendo che il Municipio mirava
unicamente ad allontanare la gru e che la baracca sarebbe in realtà utilizzata
dal giardiniere. Con queste argomentazioni non censura d'arbitrio gli esposti
accertamenti, corrispondenti anzi agli atti e vincolanti per il Tribunale
federale (art. 105 cpv. 1 LTF). Né il ricorrente spiega perché, sulla base dei
fatti accertati, la CARP lo avrebbe condannato a torto per il reato di cui
all'art. 292 CP.

3.
Ne segue che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile. Le spese
giudiziarie seguono la soccombenza e sono pertanto poste a carico del
ricorrente (art. 66 cpv. 1 LTF).

Per questi motivi, il Tribunale federale pronuncia:

1.
Il ricorso è inammissibile.

2.
Le spese giudiziarie di fr. 2'000.-- sono poste a carico del ricorrente.

3.
Comunicazione al patrocinatore del ricorrente, al Ministero pubblico e alla
Corte di appello e di revisione penale del Cantone Ticino.

Losanna, 18 febbraio 2013

In nome della Corte di diritto penale
del Tribunale federale svizzero

Il Presidente: Mathys

Il Cancelliere: Gadoni