Sammlung der Entscheidungen des Schweizerischen Bundesgerichts
Collection des arrêts du Tribunal fédéral suisse
Raccolta delle decisioni del Tribunale federale svizzero

I. Öffentlich-rechtliche Abteilung, Beschwerde in Strafsachen 1B.538/2012
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Bundesgericht
Tribunal fédéral
Tribunale federale
Tribunal federal

{T 0/2}
1B_538/2012

Sentenza del 17 dicembre 2012
I Corte di diritto pubblico

Composizione
Giudici federali Fonjallaz, Presidente,
Merkli, Eusebio,
Cancelliere Gadoni.

Partecipanti al procedimento
Ministero pubblico del Cantone Ticino, Palazzo di giustizia, via Pretorio 16,
6901 Lugano,
ricorrente,

contro

1. A.________,
patrocinato dall'avv. Diego Della Casa,
2. Fondazione B.________,
patrocinata dall'avv. Agata Biolcati Baggi,
3. C.________ SA,
patrocinata dagli avv. Claudio Simonetti e Francesco Naef,

Oggetto
dissequestro,

ricorso in materia penale contro la sentenza emanata
il 13 agosto 2012 dalla Corte dei reclami penali del Tribunale d'appello del
Cantone Ticino.

Fatti:

A.
Nel contesto di un procedimento penale aperto contro i responsabili della
C.________ SA, società attiva nel campo dei servizi finanziari e della
negoziazione di valori mobiliari, nel frattempo fallita, il Procuratore
pubblico del Cantone Ticino (PP) ha promosso il 26 luglio 2010 l'accusa nei
confronti di A.________ per i titoli di truffa per mestiere, subordinatamente
amministrazione infedele per scopo di lucro e bancarotta fraudolenta. Gli
rimproverava sostanzialmente di avere, nei mesi da luglio a settembre del 2006,
nella sua qualità di consulente esterno della Fondazione B.________, indotto
con l'inganno i suoi organi D.________ e E.________ ad eseguire determinate
operazioni finanziarie tramite la C.________ SA, sottacendo che le operazioni
erano state concordate ed attuate a prezzi predefiniti ed avevano permesso di
conseguire un utile non registrato nella contabilità di C.________ SA pari a
USD 1'750'000.--. Di questa somma, USD 1'250'000.-- sono poi stati trasferiti
su un suo conto bancario presso la Banca F.________, quale indebito profitto
personale.
Nell'ambito del procedimento penale, il PP ha sequestrato l'importo di USD
1'250'000.--, che era stato successivamente accreditato in parte su un
ulteriore conto intestato a A.________ e in parte su una polizza assicurativa.

B.
Con decisione del 20 dicembre 2011 il PP ha respinto una domanda di
dissequestro presentata da A.________. Questi ha quindi adito la Corte dei
reclami penali del Tribunale d'appello (CRP), che con sentenza del 13 agosto
2012 ha accolto, in quanto ricevibile, il reclamo. La Corte cantonale ha negato
l'esistenza di sufficienti indizi di reato a carico dell'imputato ed ha
disposto il dissequestro degli averi.

C.
Il PP impugna questa sentenza con un ricorso in materia penale al Tribunale
federale, chiedendo di annullarla e di confermare la sua decisione del 20
dicembre 2011. Il ricorrente fa essenzialmente valere la violazione del divieto
dell'arbitrio e del diritto federale, adducendo che nella fattispecie sarebbero
dati sufficienti indizi di reato ai sensi dell'art. 197 cpv. 1 lett. b CPP.

D.
La Corte cantonale si rimette al giudizio del Tribunale federale. A.________
chiede di respingere il ricorso, mentre C.________ SA e la Fondazione
B.________ chiedono di accoglierlo. Il ricorrente e l'imputato si sono espressi
sulle risposte al ricorso, confermandosi nelle loro richieste. La Fondazione
B.________ si è pronunciata il 19 novembre 2012 sulle osservazioni del 30
ottobre 2012 dell'imputato, il quale si è infine confermato nella sua richiesta
con osservazioni del 5 dicembre 2012.
Con decreto presidenziale dell'11 ottobre 2012 è stato conferito effetto
sospensivo al gravame.

Diritto:

1.
1.1 La sentenza impugnata impone in sostanza il dissequestro dei valori
patrimoniali che l'opponente ritiene di sua pertinenza. Si tratta di una
decisione resa in materia penale, che di massima è quindi impugnabile con il
rimedio del ricorso in materia penale ai sensi dell'art. 78 cpv. 1 LTF.

1.2 Essa concerne un provvedimento coercitivo ai sensi dell'art. 196 segg. CPP
e, poiché non pone fine al procedimento penale (art. 90 seg. LTF), costituisce
una decisione incidentale notificata separatamente ai sensi dell'art. 93 cpv. 1
LTF. Avverso la stessa, il ricorso è ammissibile soltanto alle condizioni
dell'art. 93 cpv. 1 lett. a e b LTF, ossia, in particolare, quando può causare
un pregiudizio irreparabile. Un simile pregiudizio può essere ammesso nella
fattispecie. La CRP ha infatti ritenuto ingiustificato il sequestro, siccome
non erano dati sufficienti indizi di reato nei confronti dell'imputato
A.________. Il giudizio impugnato può quindi vanificare la continuazione
dell'istruzione e pregiudicare irreparabilmente l'esito del procedimento
penale. In tale circostanza, pure la legittimazione a ricorrere del PP giusta
l'art. 81 cpv. 1 lett. b n. 3 LTF deve essere ammessa. Presentato
tempestivamente (art. 100 cpv. 1 LTF) contro una decisione di ultima istanza
cantonale (art. 80 cpv. 1 LTF), il ricorso in materia penale è pertanto
ammissibile.

1.3 L'art. 98 LTF non è applicabile nell'ambito dei ricorsi contro
provvedimenti coercitivi ai sensi dell'art. 196 CPP (cfr. DTF 137 IV 340
consid. 2.4, 122 consid. 2; sentenza 1B_277/2011 del 28 giugno 2011 consid.
1.2). Il Tribunale federale esamina pertanto liberamente l'interpretazione e
l'applicazione delle condizioni poste dal diritto federale per l'adozione della
misura del sequestro.

2.
2.1 Il ricorrente rimprovera alla Corte cantonale di avere negato in modo
arbitrario l'esistenza di sufficienti indizi di reato e la possibilità di una
confisca. Sostiene che i precedenti giudici non avrebbero considerato
determinate circostanze dell'operazione finanziaria quali in particolare
l'importo elevato della commissione percepita da A.________ e il fatto che
questi l'avesse sottaciuta fraudolentemente alla sua mandante Fondazione
B.________. Addebita alla CRP di essersi fondata esclusivamente sulle
dichiarazioni di D.________ e di E.________, omettendo di considerare ch'essi
sarebbero indagati in Italia per presunte malversazioni ai danni della
fondazione stessa. La CRP avrebbe poi dedotto a torto la loro competenza e
capacità di valutare l'operazione sulla base delle rispettive cariche
all'interno della fondazione, senza esaminare se quest'ultima disponeva della
struttura adeguata per controllare le operazioni. Secondo il ricorrente,
sussisterebbero quindi sufficienti indizi di reato a carico di A.________ in
relazione all'ipotesi di truffa, mentre che, per quella di amministrazione
infedele, prima di pronunciarsi definitivamente come ha fatto la CRP, sarebbe
occorso attendere gli sviluppi del procedimento penale italiano. Riguardo al
reato di bancarotta fraudolenta, il ricorrente sostiene che A.________ avrebbe
indotto i responsabili di C.________ SA a distrarre a suo favore i beni
patrimoniali che avrebbero dovuto essere contabilizzati nei ricavi della
società. Rimprovera alla precedente istanza di non avere considerato che il
procedimento penale è aperto anche contro i responsabili di C.________ SA e che
l'importo sequestrato potrebbe essere sottoposto a confisca in virtù dell'art.
70 cpv. 2 CP, anche in mancanza di indizi di colpevolezza nei confronti di
A.________, trattandosi di una retrocessione del 70 % da lui ricevuta senza
contratto né giustificativo e senza avere apparentemente fornito una
controprestazione adeguata.

2.2 Secondo l'art. 70 cpv. 1 CP, il giudice ordina la confisca dei valori
patrimoniali che costituiscono il prodotto di un reato o erano destinati a
determinare o a ricompensare l'autore di un reato, a meno che debbano essere
restituiti alla persona lesa allo scopo di ripristinare la situazione legale. I
beni patrimoniali presumibilmente sottostanti a confisca possono essere
sequestrati dal Ministero pubblico nell'ambito dell'istruzione penale sulla
base dell'art. 263 cpv. 1 lett. d CPP (in relazione con l'art. 196 lett. c
CPP). Il sequestro presuppone l'esistenza di sufficienti, oggettivi e concreti
sospetti di reato nei confronti del detentore dei beni o di un terzo. Al
riguardo, diversamente dal giudice di merito, non incombe tuttavia all'autorità
del sequestro, tenuta a decidere rapidamente sulla misura provvisionale (cfr.
art. 263 cpv. 2 CPP), eseguire un'esauriente ponderazione delle circostanze a
carico o a discolpa degli indagati e intraprendere una valutazione completa
dell'attendibilità dei vari mezzi probatori disponibili. Occorre invece
vagliare se l'autorità poteva ammettere l'esistenza di sufficienti e concreti
indizi di reato (cfr. art. 197 cpv. 1 lett. b CPP; DTF 124 IV 313 consid. 4;
cfr. inoltre DTF 137 IV 122 consid. 3.2). Il sequestro può essere mantenuto
fintanto che sussiste la probabilità di una confisca, la totalità dei fondi
dovendo rimanere a disposizione della giustizia fino a quando esiste un dubbio
sulla parte degli stessi che potrebbe provenire da un'attività criminale (cfr.
sentenza 1B_175/2012 del 5 settembre 2012 consid. 4.1 e riferimenti).

2.3 La Corte cantonale ha negato l'esistenza di sufficienti indizi di reato a
carico di A.________ in relazione all'ipotesi di truffa (art. 146 CP),
rilevando essenzialmente sulla base delle dichiarazioni di D.________ e di
E.________ l'assenza di un nesso di motivazione tra l'errore dell'ingannato e
la disposizione patrimoniale. Sarebbe infatti stato indifferente per la
Fondazione B.________, alla quale doveva essere evidente che l'operazione era
stata concordata preventivamente, che intervenisse la C.________ SA quale
intermediaria e che quest'ultima e l'imputato percepissero un utile. La CRP ha
inoltre negato l'esistenza di un inganno astuto da parte dell'imputato,
ritenendo che D.________ e E.________ disponevano delle competenze
professionali per valutare correttamente l'operazione proposta loro e chiedere
se del caso chiarimenti ed approfondimenti, tenuto altresì conto
dell'importanza dei valori in discussione. Secondo la CRP, non si
comprenderebbe inoltre per quali ragioni il danno subito dalla Fondazione
B.________ corrisponderebbe all'utile destinato a A.________. Sempre sulla base
delle dichiarazioni di D.________ e E.________, la precedente istanza ha poi
escluso l'esistenza di sufficienti indizi di reato anche per l'imputazione di
amministrazione infedele (art. 158 CP), giacché A.________ non beneficiava di
alcun margine d'indipendenza nella scelta degli investimenti eseguiti dalla
Fondazione B.________. Quanto all'ipotesi di bancarotta fraudolenta (art. 163
CP), la Corte cantonale ha ritenuto che agli atti non vi fossero elementi per
ritenere che l'imputato conoscesse la situazione finanziaria dissestata di
C.________ SA al momento in cui ha ottenuto l'importo di USD 1'250'000.--
derivante dall'operazione incriminata, ossia un anno prima che la società
fallisse.

2.4 La precedente istanza ha escluso l'esistenza di indizi di reato con
riferimento esclusivamente alla posizione di A.________, negando in sostanza
una sua responsabilità di carattere penale nell'ambito dell'operazione
finanziaria da cui è derivato il trasferimento di USD 1'250'000.-- a suo
favore. Il provvedimento qui litigioso è tuttavia stato emanato dal PP nel
contesto di un procedimento penale più esteso, promosso anche contro
responsabili della C.________ SA in relazione a malversazioni da loro commesse
ai danni della società medesima, dei clienti e dei creditori nell'ambito del
fallimento. Il PP persegue in particolare due responsabili di C.________ SA per
i reati di truffa per mestiere, appropriazione indebita e amministrazione
infedele aggravate, falsità in documenti, bancarotta fraudolenta e diminuzione
dell'attivo a danno dei creditori. L'operazione finanziaria oggetto del
procedimento contro A.________ si inserisce in questo contesto. Nella misura in
cui il PP prospetta che l'importo costituirebbe, perlomeno in parte, un ricavo
della C.________ SA, che non sarebbe stato contabilizzato e che sarebbe stato
distratto dai responsabili della società, esso potrebbe costituire provento di
reato, indipendentemente dalla punibilità o meno di A.________. Ciò in
particolare ove si considerino pure i dubbi sollevati dalle modalità
dell'operazione, segnatamente dall'ammontare elevato della retrocessione
apparentemente versata all'imputato senza contratti scritti né giustificativi.
La CRP ha d'altra parte escluso sufficienti indizi di reato nei confronti di
A.________ essenzialmente sulla base delle dichiarazioni di D.________ e
E.________, che risulterebbero tuttavia indagati in Italia nell'ambito di un
procedimento penale per malversazioni ai danni della Fondazione B.________.
Contrariamente a quanto ritenuto dalla Corte cantonale, questa circostanza può
essere rilevante per l'esito della procedura aperta dal PP, perché potrebbe
consentire di chiarire eventuali risvolti dell'operazione finanziaria litigiosa
e comportare una sua diversa valutazione. Essa giustifica quindi ulteriori
approfondimenti, in particolare sui rapporti tra l'imputato e gli organi della
Fondazione B.________. Non può di conseguenza essere escluso a questo stadio
della procedura che i valori patrimoniali trasferiti a A.________ costituiscano
provento di reato soggetto a confisca. Il mantenimento del sequestro risulta
pertanto ancora giustificato in virtù dell'art. 263 cpv. 1 lett. d CPP.
Rilevato che il provvedimento coercitivo dura da ormai oltre quattro anni, il
procedimento penale dovrà essere condotto celermente (cfr. art. 5 cpv. 1 CPP).

3.
3.1 Ne segue che il ricorso deve essere accolto e la decisione impugnata
annullata. Il ricorrente chiede formalmente la conferma della sua decisione del
20 dicembre 2011. L'incombenza può se del caso essere lasciata alla CRP, cui la
causa deve comunque essere rinviata per un nuovo giudizio sulle spese
giudiziarie e sulle ripetibili della sede cantonale (art. 68 cpv. 5 e art. 107
cpv. 2 LTF).

3.2 Le spese giudiziarie e le ripetibili di questa sede seguono la soccombenza
e sono quindi poste a carico di A.________ (art. 66 cpv. 1 e 68 cpv. 1 LTF).

Per questi motivi, il Tribunale federale pronuncia:

1.
Il ricorso è accolto e la sentenza impugnata annullata.

2.
Le spese giudiziarie di fr. 2'000.-- sono poste a carico di A.________, che
rifonderà a C.________ SA e alla Fondazione B.________ un'indennità di fr.
500.-- ciascuno a titolo di ripetibili della sede federale.

3.
Comunicazione alle parti, rispettivamente ai loro patrocinatori, e alla Corte
dei reclami penali del Tribunale d'appello del Cantone Ticino.

Losanna, 17 dicembre 2012

In nome della I Corte di diritto pubblico
del Tribunale federale svizzero

Il Presidente: Fonjallaz

Il Cancelliere: Gadoni