Sammlung der Entscheidungen des Schweizerischen Bundesgerichts
Collection des arrêts du Tribunal fédéral suisse
Raccolta delle decisioni del Tribunale federale svizzero

II. Sozialrechtliche Abteilung, Beschwerde in öffentlich-rechtlichen Angelegenheiten 9C 64/2009
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Bundesgericht
Tribunal fédéral
Tribunale federale
Tribunal federal

{T 0/2}
9C_64/2009

Sentenza del 2 febbraio 2010
II Corte di diritto sociale

Composizione
Giudici federali U. Meyer, Presidente,
Borella, Pfiffner Rauber,
cancelliere Grisanti.

Parti
P.________, Italia, patrocinato dall'avv. Salvatore Maurizio Curcio,
ricorrente,

contro

Ufficio AI per gli assicurati residenti all'estero, avenue Edmond-Vaucher 18,
1203 Ginevra,
opponente.

Oggetto
Assicurazione per l'invalidità,

ricorso contro il giudizio del Tribunale amministrativo federale, Corte III,
dell'8 dicembre 2008.

Fatti:

A.
P.________, cittadino italiano, residente in Italia, nato nel 1964, ha lavorato
in Svizzera dal 1987 solvendo regolari contributi all'AVS/AI. Il 1° giugno 2002
l'assicurato ha subito un infortunio domestico, scivolando sulle scale. La
visita medica del 15 ottobre 2002, messa in atto dall'Istituto nazionale
svizzero di assicurazione contro gli infortuni (INSAI), che ha assunto il caso,
ha evidenziato la presenza di lievi disturbi funzionali del ginocchio sinistro
su base di una gonartrosi del compartimento mediale preesistente, stato dopo
contusione del ginocchio sinistro, stato dopo meniscectomia totale mediale 20
anni prima e rottura parziale del legamento sinistro crociato anteriore secondo
gli accertamenti del 29 luglio 2002.

Agli inizi del 2003, P.________ ha annunciato all'INSAI una ricaduta
dell'infortunio accusando una ricomparsa dei dolori in particolare al ginocchio
sinistro. L'assicuratore infortuni ha tuttavia negato il diritto a (ulteriori)
prestazioni assicurative per difetto di correlazione con l'infortunio del
giugno 2002. Per parte sua, l'assicurato non ha più ripreso la sua attività
lavorativa di parchettista dopo il 17 gennaio 2003 ed è stato licenziato con
effetto al 18 gennaio 2005.

In data 15 settembre 2003 il dott. S.________, specialista in malattia
infortunistica, ha reso per conto dell'assicuratore malattia un referto medico
con il quale, pur accertando una sua piena abilità, senza impedimenti di sorta,
in altri ambiti professionali che non richiedessero in particolare posizioni
inginocchiate e/o accovacciate prolungate, attestava una totale incapacità
lavorativa dell'interessato nell'attività di parchettista. Oltre a ciò il
perito segnalava l'opportunità di una riqualifica professionale.

P.________ ha presentato il 3 maggio 2005 una domanda volta all'ottenimento di
prestazioni dell'assicurazione svizzera per l'invalidità. Esperiti i propri
accertamenti, l'Ufficio AI per gli assicurati residenti all'estero ha respinto
la domanda. Aderendo alle valutazioni del dott. S.________ e ritenendo dunque
l'assicurato totalmente abile al lavoro in attività sostitutive, nel settore
secondario e terziario, con pesi fino a 30 kg, ma che non richiedessero
posizioni accovacciate prolungate, l'amministrazione ha accertato - sulla base
di un reddito da valido di fr. 58'985.- e di un guadagno (ipotetico) da
invalido di fr. 57'258.- - un grado d'invalidità del 3%, ampiamente
insufficiente per conferire il diritto a prestazioni AI (decisione del 2 marzo
2007).

B.
Producendo nuova documentazione medica, P.________, patrocinato dall'avv.
Salvatore Maurizio Curcio, si è aggravato al Tribunale amministrativo federale,
il quale ha respinto il ricorso e confermato l'operato dell'amministrazione
(pronuncia dell'8 dicembre 2008).

C.
Sempre patrocinato dall'avv. Curcio, l'assicurato ha presentato ricorso al
Tribunale federale con cui chiede di annullare il giudizio di primo grado e di
disporre un complemento istruttorio, nel senso di una perizia medico-legale, a
chiarimento della situazione valetudinaria.

Non sono state chieste osservazioni al ricorso.

Diritto:

1.
1.1 Il ricorso in materia di diritto pubblico può essere presentato per
violazione del diritto, così come stabilito dagli art. 95 e 96 LTF. Il
Tribunale federale applica d'ufficio il diritto (art. 106 cpv. 1 LTF), fonda la
sua sentenza sui fatti accertati dall'autorità inferiore (art. 105 cpv. 1 LTF)
e vi si può scostare solo qualora questo accertamento sia avvenuto in modo
manifestamente inesatto o in violazione del diritto ai sensi dell'art. 95 LTF
(art. 105 cpv. 2 LTF).

1.2 Secondo l'art. 42 cpv. 1 e 2 LTF, l'atto di ricorso deve contenere le
conclusioni della parte ricorrente ed i motivi su cui si fondano; negli stessi
occorre spiegare in maniera concisa perché l'atto impugnato viola il diritto.
Nella fattispecie il gravame rispetta solo in parte questi requisiti. Nella
misura in cui la motivazione non è sufficientemente precisa, esso risulta
pertanto inammissibile.

2.
Nei considerandi dell'impugnata pronuncia, cui si rinvia, l'autorità
giudiziaria competente ha già esposto le norme legali e i principi
giurisprudenziali disciplinanti la materia, rammentando in particolare i
presupposti che secondo il diritto svizzero - per principio applicabile al caso
di specie anche in seguito all'entrata in vigore, il 1° giugno 2002,
dell'Accordo del 21 giugno 1999 tra la Confederazione Svizzera, da una parte, e
la Comunità europea ed i suoi Stati membri, dall'altra, sulla libera
circolazione delle persone (ALC; RS 0.142.112.681), l'Accordo avendo lasciato
immutata la competenza degli Stati contraenti a definire i propri sistemi di
sicurezza sociale (art. 8 ALC in relazione con l'art. 1 cpv. 1 Allegato II ALC
e la sua Sezione A) - devono essere adempiuti per conferire a una persona
assicurata il diritto a una rendita dell'assicurazione per l'invalidità.

Così, dopo avere giustamente esposto i concetti d'incapacità al lavoro (art. 6
LPGA), al guadagno (art. 7 LPGA) e d'invalidità (art. 8 LPGA e art. 4 LAI), i
primi giudici, rammentati i limiti temporali del potere cognitivo del giudice
nel caso di specie (DTF 132 V 215 consid. 3.1.1 pag. 220; 121 V 362 consid. 1b
pag. 366), hanno pertinentemente definito i presupposti e l'estensione del
diritto alla rendita (art. 28 cpv. 1 e 1ter, art. 29 cpv. 1 e art. 36 cpv. 1
LAI [nella versione applicabile in concreto, in vigore fino al 31 dicembre
2007]), illustrando il sistema di confronto dei redditi e il momento
determinante per l'accertamento del grado d'invalidità di assicurati
esercitanti un'attività lucrativa (art. 16 LPGA; DTF 129 V 222; 128 V 174),
nonché i compiti del medico e del consulente professionale nell'ambito di
questa valutazione (DTF 125 V 256 consid. 4 pag. 261).

Giova nondimeno ricordare che se la persona interessata non sfrutta in maniera
completa e ragionevolmente esigibile la capacità lavorativa residua, il reddito
da invalido va determinato alla luce dei dati forniti dalle statistiche
salariali come risultano segnatamente dall'inchiesta svizzera sulla struttura
dei salari (DTF 129 V 472 consid. 4.2.1 pag. 475 seg.; 126 V 75 consid. 3b pag.
76 con riferimenti).

3.
3.1 Nella misura in cui contesta la valutazione dell'incapacità lavorativa
operata dai primi giudici, i quali, facendo uso del potere di apprezzamento
delle prove loro riconosciuto, hanno fondato il proprio giudizio sulle
conclusioni 15 settembre 2003 del dott. S.________ e sul parere del Servizio
medico regionale dell'AI (SMR; sui compiti e il valore probatorio attribuito ai
rapporti interni del servizio medico dell'AI cfr. art. 49 OAI nonché DTF 135 V
254 consid. 3.3 e 3.4 pag. 257 segg. e SVR 2009 IV n. 56 pag. 174 [9C_323/
2009]), accertando una totale incapacità lavorativa nella sua abituale
occupazione, ma nel contempo una piena abilità in attività adeguate, rispettose
delle limitazioni indicate dal dott. S.________ e confermate dal SMR,
l'insorgente censura un giudizio su una questione di fatto che, in quanto tale,
vincola per principio questo Tribunale (DTF 132 V 393 consid. 3.2 pag. 398
seg.).

3.2 Orbene, questa conclusione non lede alcuna norma di diritto federale, né
risulta da un accertamento manifestamente errato o incompleto dei fatti o da un
apprezzamento arbitrario delle prove. Senza arbitrio (sul concetto di arbitrio
nel presente contesto cfr. sentenza 9C_337/2007 del 12 giugno 2008, in SVR 2008
IV n. 60 pag. 195 consid. 6.2.2), i primi giudici hanno esposto perché
l'amministrazione poteva, malgrado il tempo trascorso, fondarsi validamente
sulle conclusioni del dott. S.________. A tal proposito hanno, in maniera
sostenibile, accertato che la perizia 14 settembre 2007 del dott. F.________,
commissionata dal ricorrente, faceva stato, in sostanza, di una situazione
oggettiva che non consentiva di riscontrare, quantomeno fino alla data della
decisione amministrativa in lite, una variazione sensibile rispetto a quella
presente nel 2003. Richiamandosi alla valutazione 4 ottobre 2007 del dott.
E.________, che si è confrontato in dettaglio con il referto del dott.
F.________, il Tribunale amministrativo federale ha in particolare osservato
che l'atrofia muscolare come pure la deviazione assiale del ginocchio erano
rimaste invariate e che non si riscontravano versamenti articolari e ipertermie
locali, fattori che avrebbero deposto per un'artrosi attivata. Secondo le
constatazioni non arbitrarie della pronuncia impugnata, gli unici fattori che
avrebbero deposto in favore di un peggioramento sarebbero state una riduzione
minima dei gradi massimi di mobilità articolare e una modesta zoppia nella
deambulazione.

3.3 La valutazione dei primi giudici regge alle critiche, comunque in gran
parte inammissibili poiché di natura appellatoria, del ricorrente. Salvo
richiamarsi in maniera generica alle osservazioni del dott. F.________, che ad
ogni modo sono posteriori alla data della decisione amministrativa (sui limiti
temporali del potere di esame del giudice delle assicurazioni sociali cfr. DTF
132 V 215 consid. 3.1.1 pag. 220) e risultano immotivate nella misura in cui
non si pronunciano sul tasso di (in)capacità lavorativa residua in attività
confacenti, l'insorgente non si confronta nelle debite forme con le
considerazioni della pronuncia impugnata.

3.4 Tenuto conto delle indicazioni mediche, a ragione il Tribunale
amministrativo federale poteva negare l'esistenza di impedimenti al
reinserimento professionale in attività leggere e/o sedentarie nel settore
dell'industria o dei servizi, conformemente a quanto indicato dalla consulente
in integrazione professionale il 5 gennaio 2007 e ammesso dalla giurisprudenza
in materia (cfr. del resto per analogia RtiD II-2008 pag. 274 consid. 4.3
[9C_13/2007], e sentenza del Tribunale federale delle assicurazioni U 329/01
del 25 febbraio 2003 consid. 4.5 con riferimenti).

3.5 L'incarto contenendo pertanto le indicazioni necessarie ai fini
decisionali, non si giustifica, come invece richiede il ricorrente, un
complemento istruttorio. Per nulla inverosimile e tanto meno arbitraria appare
infine la valutazione relativa al grado di invalidità del 3%, accertato dal
Tribunale amministrativo federale sulla base degli atti (con riferimento al
reddito da valido), rispettivamente secondo i criteri indicati dalla
giurisprudenza federale (in relazione al reddito da invalido; cfr. ad esempio
sentenza del Tribunale federale delle assicurazioni U 75/03 del 12 ottobre
2006, in SVR 2007 UV n. 17 pag. 56).

4.
Ne segue che in quanto ammissibile il ricorso dev'essere respinto. Le spese
seguono la soccombenza e sono poste a carico del ricorrente (art. 66 cpv. 1
LTF).

Per questi motivi, il Tribunale federale pronuncia:

1.
Nella misura in cui è ammissibile, il ricorso è respinto.

2.
Le spese giudiziarie di fr. 500.- sono poste a carico del ricorrente.

3.
Comunicazione alle parti, al Tribunale amministrativo federale,
Corte III, e all'Ufficio federale delle assicurazioni sociali.

Lucerna, 2 febbraio 2010

In nome della II Corte di diritto sociale
del Tribunale federale svizzero
Il Presidente: Il Cancelliere:

Meyer Grisanti