Sammlung der Entscheidungen des Schweizerischen Bundesgerichts
Collection des arrêts du Tribunal fédéral suisse
Raccolta delle decisioni del Tribunale federale svizzero

I. Zivilrechtliche Abteilung, Beschwerde in Zivilsachen 4A.356/2009
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Bundesgericht
Tribunal fédéral
Tribunale federale
Tribunal federal

{T 0/2}
4A_356/2009

Sentenza del 9 dicembre 2009
I Corte di diritto civile

Composizione
Giudice federale Klett, Presidente,
Corboz, Rottenberg Liatowitsch,
Cancelliera Gianinazzi.

Parti
A.________, e per esso decesso
B.________,

C.________,

entrambi patrocinati dagli avv.ti Xenia Peran e
Fabio Franchini,
ricorrenti,

contro

banca D.________,
patrocinata dall'avv. Michele Rossi,

avv. E.________,
patrocinato dall'avv. Fernando Pedrolini,
opponenti.

Oggetto
procedura civile,

ricorso in materia civile contro la decisione emanata
il 7 luglio 2009 dal Giudice delegato della II Camera
civile del Tribunale d'appello del Cantone Ticino.

Fatti:

A.
Il 15 luglio 2002 A.________, domiciliato a Milano, e C.________, insediata a
Vaduz, hanno convenuto la banca D.________ e l'avv. E.________ direttamente
dinanzi al Tribunale d'appello del Cantone Ticino onde ottenere il pagamento di
complessivi fr. 7'971'776.30, oltre interessi, a titolo di risarcimento danni.
La banca, presso la quale gli attori detenevano relazioni bancarie, e
l'avvocato, procuratore sul conto bancario intestato alla società, avrebbero
infatti consapevolmente accettato ed eseguito istruzioni da parte di persone
non legittimate a disporre degli averi in conto. Ambedue le parti convenute
hanno avversato la petizione.

Essendo l'istruttoria terminata, il 22 giugno 2009 il Giudice delegato della II
Camera civile del Tribunale d'appello del Cantone Ticino ha citato le parti
all'udienza di dibattimento finale dell'8 luglio 2009.

B.
Con istanza del 6 luglio 2009 B.________ - subentrato ad A.________, nel
frattempo deceduto - e C.________ hanno chiesto il rinvio del dibattimento
finale.

L'istanza è stata respinta il giorno seguente, siccome tardiva e siccome gli
impegni inderogabili dei patrocinatori, segnatamente quelli dell'avv. Peran,
non sono stati in qualche modo precisati o resi verosimili. Con riferimento
alle doglianze degli istanti quo alla mancanza di tempo per la preparazione
delle conclusioni, il Giudice delegato ha rammentato che "le parti erano state
citate da ultimo con ordinanza 20 gennaio 2009 per il dibattimento finale da
tenersi in data 10 marzo 2009, udienza anche questa poi annullata su iniziativa
dell'attrice, sicché è difficilmente comprensibile ch'essa oggi sostenga che
non v'era sufficiente tempo per la preparazione delle conclusioni". Egli ha poi
aggiunto che "la richiesta di rinvio dell'udienza è stata inviata quando già
era scaduto il termine per inoltrare le conclusioni scritte, termine che non
può evidentemente essere recuperato con una domanda di rinvio dell'udienza, non
da ultimo ritenuto che le conclusioni delle parti convenute sono già state
intimate".

Il dibattimento finale si è svolto l'8 luglio 2009.

C.
Lamentando l'applicazione arbitraria del diritto processuale cantonale (art.
280 CPC/TI) e la violazione del diritto di essere sentito (art. 29 cpv. 2
Cost.), il 21 luglio 2009 B.________ e C.________ sono insorti dinanzi al
Tribunale federale con un ricorso in materia civile volto a ottenere, in via
principale, la modifica della decisione impugnata nel senso dell'accoglimento
dell'istanza di rinvio dell'udienza prevista per l'8 luglio 2009 e, in via
subordinata, il suo annullamento.

La domanda "in via cautelare urgente" dal medesimo tenore presentata
contestualmente al gravame è stata respinta il 23 luglio 2009.

Né gli opponenti né il Giudice delegato del Tribunale d'appello sono stati
invitati a determinarsi.

Diritto:

1.
Il Tribunale federale si pronuncia d'ufficio e con pieno potere d'esame sulla
propria competenza e sull'ammissibilità del rimedio esperito (art. 29 cpv. 1
LTF; DTF 135 III 1 consid. 1.1 pag. 3).

1.1 Il ricorso è stato inoltrato tempestivamente (art. 100 cpv. 1 LTF) dalla
parte soccombente in sede cantonale (art. 76 cpv. 1 lett. a LTF) contro una
decisione pronunciata dall'autorità ticinese di ultima istanza (art. 75 cpv. 1
LTF) in una causa civile di carattere pecuniario il cui valore litigioso supera
fr. 30'000.-- (art. 74 cpv. 1 lett. b LTF).

1.2 La questione della ricevibilità del ricorso va approfondita in
considerazione della natura della decisione criticata, che, come rilevato dagli
stessi ricorrenti, è incidentale (su questa nozione cfr. DTF 133 III 629
consid. 2.2 pag. 631 seg.) e - non trattandosi di uno dei casi enunciati dagli
art. 91 e 92 LTF - può essere impugnata dinanzi al Tribunale federale solo se
suscettibile di causare un pregiudizio irreparabile ai sensi dell'art. 93 cpv.
1 lett. a LTF.

Di principio, infatti, una causa non dev'essere sottoposta al Tribunale
federale più di una volta.
Per questo motivo il ricorso contro decisioni pregiudiziali e incidentali è
ammissibile solo in via del tutto eccezionale (Messaggio concernente la
revisione totale dell'organizzazione giudiziaria federale del 28 febbraio 2001,
FF 2001 pag. 3887; cfr. anche DTF 117 Ia 251 consid. 1b).
1.2.1 Ora, secondo la giurisprudenza, il "pregiudizio irreparabile" di cui
all'art. 93 cpv. 1 lett. a LTF dev'essere di natura giuridica e non deve poter
essere ulteriormente eliminato, nemmeno mediante l'emanazione di una decisione
finale favorevole alla parte ricorrente (DTF 134 III 188 consid. 2.1 con
rinvii).
1.2.2 Nella fattispecie i ricorrenti - premesso che l'atto impugnato, impostato
il 7 luglio 2009, è pervenuto loro il 15 luglio 2009 - ravvedono un pregiudizio
irreparabile ai sensi della citata norma nell'impossibilità - già verificatasi,
visto che il dibattimento finale ha avuto luogo - di presentare un allegato
conclusionale e di partecipare all'udienza di dibattimento finale. Dato che la
causa è stata portata direttamente dinanzi al Tribunale d'appello, la decisione
del Giudice delegato, che è il risultato di un'applicazione arbitraria del
diritto processuale cantonale, preclude loro "definitivamente e per sempre" la
possibilità di esprimersi sulle risultanze istruttorie e sugli allegati
conclusivi delle controparti, ciò che configura un'insanabile violazione del
diritto di essere sentito garantito dall'art. 29 cpv. 2 Cost.
1.2.3 L'argomentazione ricorsuale è votata all'insuccesso. I ricorrenti
dimenticano infatti che il pregiudizio cagionato dalla decisione del Giudice
delegato potrà, se del caso, essere eliminato da una sentenza del Tribunale
federale. Essi avranno infatti la possibilità di far valere i loro argomenti
contro la decisione incidentale nel quadro di un eventuale ricorso contro la
decisione finale del Tribunale d'appello, così come previsto dall'art. 93 cpv.
3 LTF, e di ottenere - qualora tali argomenti dovessero rivelarsi fondati -
l'annullamento della sentenza cantonale con contestuale ordine di indire un
nuovo dibattimento finale. Questo basta, secondo la giurisprudenza, per
escludere l'esistenza di un pregiudizio irreparabile ai sensi dell'art. 93 cpv.
1 lett. a LTF (DTF 134 III 188 consid. 2.1 con rinvii).

1.3 Ne discende che l'attuale ricorso dev'essere dichiarato inammissibile.

2.
Le spese giudiziarie seguono la soccombenza e sono pertanto poste a carico dei
ricorrenti, in solido (art. 66 cpv. 1 e 5 LTF). Alle controparti, che non sono
state invitate a determinarsi, non spetta alcuna indennità per ripetibili della
sede federale.

Per questi motivi, il Tribunale federale pronuncia:

1.
Il ricorso è inammissibile.

2.
Le spese giudiziarie di fr. 2'000.-- sono poste a carico dei ricorrenti, in
solido.

3.
Comunicazione ai patrocinatori delle parti e al Giudice delegato della II
Camera civile del Tribunale d'appello del Cantone Ticino.

Losanna, 9 dicembre 2009

In nome della I Corte di diritto civile
del Tribunale federale svizzero
La Presidente: La Cancelliera:

Klett Gianinazzi