Sammlung der Entscheidungen des Schweizerischen Bundesgerichts
Collection des arrêts du Tribunal fédéral suisse
Raccolta delle decisioni del Tribunale federale svizzero

I. Öffentlich-rechtliche Abteilung, Beschwerde in Strafsachen 1B.29/2009
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Bundesgericht
Tribunal fédéral
Tribunale federale
Tribunal federal

{T 0/2}
1B_29/2009

Sentenza del 25 febbraio 2009
I Corte di diritto pubblico

Composizione
Giudici federali Aemisegger, giudice presidente,
Raselli, Eusebio,
cancelliere Crameri.

Parti
A.________,
ricorrente, patrocinato dall'avv. Paolo Tamagni,

contro

B.________,
patrocinato dall'avv. John Noseda,
Procuratore pubblico del Cantone Ticino, Palazzo di Giustizia, via Pretorio 16,
6901 Lugano.

Oggetto
procedimento penale (istanza di promozione dell'accusa; nuova istruzione del
processo),

ricorso contro la sentenza emanata il 18 dicembre 2008 dalla Camera dei ricorsi
penali del Tribunale d'appello
del Cantone Ticino.

Fatti:

A.
Il 24 ottobre 2002 A.________, quale amministratore unico della C.________SA, e
B.________ hanno sottoscritto due atti notarili concernenti due compra-vendite
immobiliari. Per quanto qui interessa, la C.________SA ha poi notificato a
B.________ un precetto esecutivo per il saldo del prezzo. Nell'ambito del
rigetto provvisorio dell'opposizione, quest'ultimo ha affermato che il prezzo
di un terreno realmente pattuito tra le parti era di un milione di franchi e
non di fr. 500'000.-- come risulta dal rogito: il pretore ha segnalato al
Ministero pubblico del Cantone Ticino il sospetto dell'ipotesi di reato di
conseguimento fraudolento di una falsa attestazione.

B.
Il 22 novembre 2005 B.________ ha segnalato al MP che nella decisione di
promozione dell'accusa nei confronti di A.________ non era stato indicato il
reato di truffa processuale menzionato nei verbali d'interrogatorio. Il 28
agosto 2008 il Procuratore pubblico (PP) ha decretato l'abbandono nei confronti
di B.________ e A.________ per titolo di conseguimento fraudolento di una falsa
attestazione: ha pure decretato il non luogo a procedere, non ritenendo
adempiuto il presupposto oggettivo dell'inganno, relativamente alla
segnalazione fatta da B.________ per il titolo di truffa processuale.

C.
Con istanza dell'8 settembre 2008, B.________ ha chiesto alla Camera dei
ricorsi penali del Tribunale d'appello del Cantone Ticino (CRP) di promuovere
l'accusa per titolo di truffa nei confronti di A.________. Mediante giudizio
del 18 dicembre 2008, la CRP ha accolto l'istanza, decidendo che nei confronti
di A.________ è promossa l'accusa per titolo di truffa processuale, affidando
l'istruzione del processo a un altro PP. Considerato questo esito, la Corte
cantonale ha altresì deciso di sospendere il procedimento relativo alla
proposta di accusa presentata da B.________ contro il decreto di abbandono per
titolo di conseguimento fraudolento di una falsa attestazione fino a quando
l'altro procedimento non sarà sfociato in una decisione da parte del nuovo PP.

D.
Avverso questa decisione A.________ presenta un ricorso in materia penale al
Tribunale federale. Chiede di annullarla e di confermare il decreto di non
luogo a procedere.
Non sono state chieste osservazioni al ricorso.

Diritto:

1.
1.1 Il Tribunale federale esamina d'ufficio se e in che misura un ricorso può
essere esaminato nel merito (DTF 134 IV 36 consid. 1).

1.2 La decisione impugnata non pone fine al procedimento penale e costituisce
pertanto una decisione incidentale. I ricorsi in materia penale (al riguardo
vedi DTF 133 IV 335 consid. 2) contro decisioni incidentali sono ammissibili
soltanto a determinate condizioni (art. 78 cpv. 1 in relazione con l'art. 93
cpv. 1 LTF). La legittimazione del ricorrente è pacifica (art. 81 cpv. 1 lett.
a e lett. b n. 1 LTF) e il ricorso tempestivo (art. 100 cpv. 1 LTF).

1.3 Con scritto del 15 febbraio 2009 il ricorrente ha chiesto di poter
completare l'argomentazione in merito all'ammissibilità del ricorso riguardo
all'art. 93 cpv. 2 (recte: 1) lett. b LTF. L'istanza, introdotta dopo la
scadenza del termine di ricorso, tardiva, è manifestamente irricevibile.

2.
2.1 Secondo l'art. 93 cpv. 1 LTF, contro le decisioni pregiudiziali e
incidentali notificate separatamente, che non rientrano nella fattispecie
dell'art. 92 LTF, il ricorso è ammissibile soltanto se esse possono causare un
pregiudizio irreparabile (lett. a) o se l'accoglimento del gravame
comporterebbe immediatamente una decisione finale consentendo di evitare una
procedura probatoria defatigante o dispendiosa (lett. b).

2.2 Il ricorrente si limita a richiamare quest'ultima condizione, che riprende
la disciplina prevista dal previgente art. 50 cpv. 1 OG: il Tribunale federale
esamina liberamente l'adempimento di questi presupposti (messaggio concernente
la revisione totale dell'organizzazione giudiziaria federale, FF 2001 3890 in
alto n. 4.1.4.1; DTF 134 II 142 consid. 1.2.3; 133 II 409 consid. 1.2). Ora, se
dalla decisione impugnata o dalla natura della causa è manifesto che il
proseguimento della procedura esigerà un lasso di tempo considerevole e
implicherà spese significative, si può rinunciare a una lunga dimostrazione
dell'assolvimento della citata condizione d'ammissibilità. Per contro, se, come
nella fattispecie, ciò non è il caso, la parte ricorrente deve indicare in
maniera dettagliata quali questioni di fatto sono ancora litigiose e quali
sarebbero le prove dispendiose e costose che dovrebbero ancora essere assunte
(DTF 133 III 629 consid. 2.4.2). Il Tribunale federale ha sottolineato che in
ambito penale l'art. 93 cpv. 1 lett. b LTF dev'essere interpretato in maniera
ancora più restrittiva, poiché altrimenti occorrerebbe riconoscere
l'ammissibilità di ricorsi diretti contro le differenti decisioni prese nel
corso della procedura, in particolare la promozione d'accusa o il rinvio a
giudizio, decisioni che secondo la prassi non possono essere impugnate
immediatamente (DTF 133 IV 288 consid. 3.2, 139 consid. 4 pag. 141). Ciò si
giustifica, a maggior ragione, ritenuto che le parti non subiscono alcun
pregiudizio quando non impugnano immediatamente decisioni pregiudiziali e
incidentali, potendole contestare con un ricorso contro la decisione finale
(art. 93 cpv. 3 LTF).

2.3 Il ricorrente non si esprime del tutto su questa giurisprudenza,
limitandosi a richiamare il testo dell'art. 93 cpv. 1 lett. b LTF, senza
tuttavia minimamente indicare in che cosa consisterebbe in concreto la
procedura probatoria defatigante o dispendiosa. Dalla decisione impugnata
risulta del resto ch'essa potrebbe limitarsi a due interrogatori di confronto.

Anche nel merito egli sostiene unicamente che l'ipotesi accusatoria di truffa
processuale presupporrebbe l'accertamento di seri indizi di un inganno astuto e
di un danno patrimoniale, requisiti al suo dire non adempiuti nel caso di
specie. Aggiunge che la criticata decisione, fondata su un'asserita valutazione
arbitraria delle prove e segnatamente dei prezzi accertati, violerebbe quindi
l'art. 146 CP. Egli non tenta tuttavia di rendere per lo meno verosimile quali
eventuali costosi mezzi di prova dovrebbero ancora essere assunti o perché il
nuovo PP, dopo l'esame dell'incarto e l'eventuale interrogatorio delle parti o
di testimoni, non potrebbe concludere rapidamente l'istruzione della causa. Il
ricorso è quindi inammissibile (DTF 133 IV 288 consid. 3.3; 133 III 629 consid.
2.4.2 pag. 634 in alto.

2.4 Si può rilevare infine, per completezza, che nella fattispecie neppure è
adempiuta la condizione, da interpretare restrittivamente in materia penale,
dell'art. 93 cpv. 1 lett. a LTF, che riprende in questo campo la regola
dell'art. 87 cpv. 2 OG (DTF 134 IV 43 consid. 2.1; 133 IV 288 consid. 3.1-3.3),
fondata su motivi di economia processuale e tendente a evitare che il Tribunale
federale debba occuparsi più volte della medesima procedura (DTF 133 IV 139
consid. 4). Secondo la citata giurisprudenza, un pregiudizio è irreparabile
quando è suscettibile di provocare un danno di natura giuridica che nemmeno una
decisione favorevole nel merito permetterebbe di eliminare completamente,
segnatamente con il giudizio finale: semplici pregiudizi di fatto, come il
prolungamento della procedura o un suo conseguente maggior costo, nocumenti
peraltro non invocati dal ricorrente, non rappresentano un siffatto danno (DTF
131 I 57 consid. 1 pag. 59). La promozione dell'accusa e un'eventuale decisione
di rinvio a giudizio, come in generale il fatto di dover subire un procedimento
penale, non possono quindi essere impugnate immediatamente, poiché i danni che
ne derivano non rappresentano di massima pregiudizi irreparabili di natura
giuridica (DTF 133 IV 288 consid. 3.2 e rinvii).

3.
3.1 Il ricorrente accenna inoltre al fatto che la decisione di sospendere il
procedimento relativo alla proposta di accusa presentata da B.________, contro
il decreto di abbandono per titolo di ottenimento fraudolento di una falsa
attestazione, sarebbe incomprensibile, visto che il reato previsto dall'art.
253 CP è perseguito d'ufficio: al suo dire, gli stessi indizi a suo carico
dovrebbero pesare anche sulla posizione processuale di B.________.

3.2 La critica, che non adempie manifestamente le esigenze di motivazione
dell'art. 42 cpv. 1 e 2 LTF (DTF 133 II 249 consid. 1.4.1; 133 IV 286 consid.
1.4) è inammissibile. Del resto, quando un ricorso è diretto contro un decreto
di sospensione della procedura e il ricorrente non invochi, come nella
fattispecie, una violazione del principio della celerità (diniego di giustizia
formale o rifiuto di decidere), ma la violazione di altre garanzie
costituzionali in relazione con l'applicazione del diritto di procedura penale,
dev'essere adempiuta la condizione di ammissibilità dell'art. 93 cpv. 1 lett. a
LTF, vale a dire la possibilità di causare un pregiudizio irreparabile (DTF 134
IV 43 consid. 2), requisito, come si è visto, che non è adempiuto in concreto.

4.
Ne segue che il ricorso è inammissibile. Le spese seguono la soccombenza (art.
66 cpv. 1 LTF).

Per questi motivi, il Tribunale federale pronuncia:

1.
Il ricorso è inammissibile.

2.
Le spese giudiziarie di fr. 2'000.-- sono poste a carico del ricorrente.

3.
Comunicazione ai patrocinatori delle parti, al Ministero pubblico e alla Camera
dei ricorsi penali del Tribunale d'appello del Cantone Ticino.

Losanna, 25 febbraio 2009

In nome della I Corte di diritto pubblico
del Tribunale federale svizzero
Il giudice presidente: Il cancelliere:

Aemisegger Crameri