Sammlung der Entscheidungen des Schweizerischen Bundesgerichts
Collection des arrêts du Tribunal fédéral suisse
Raccolta delle decisioni del Tribunale federale svizzero

I. Sozialrechtliche Abteilung, Beschwerde in öffentlich-rechtlichen Angelegenheiten 8C.742/2008
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Bundesgericht
Tribunal fédéral
Tribunale federale
Tribunal federal

{T 0/2}
8C_742/2008

Sentenza del 17 marzo 2009
I Corte di diritto sociale

Composizione
Giudici federali Ursprung, Presidente,
Frésard, Niquille,
cancelliere Schäuble.

Parti
K.________,
ricorrente, patrocinato dall'avv. Paolo Tamagni,

contro

Ufficio dell'assicurazione invalidità del Cantone Ticino, via Ghiringhelli 15a,
6500 Bellinzona,
opponente.

Oggetto
Assicurazione per l'invalidità,

ricorso contro il giudizio del Tribunale delle assicurazioni del Cantone Ticino
del 30 luglio 2008.

Fatti:

A.
K.________, nato nel 1957, già attivo in qualità di costruttore stradale,
reparto pavimentazione, il 1° aprile 2005 ha presentato una richiesta di
prestazioni AI per adulti, lamentando dolori alla schiena.

Esperiti i necessari accertamenti, mediante decisioni del 6 giugno e 18 luglio
2007 l'Ufficio AI del Cantone Ticino (UAI) lo ha posto al beneficio di tre
quarti di rendita, stante un tasso d'invalidità del 61%, con effetto dal 1°
agosto 2005.

B.
Patrocinato dall'avv. Paolo Tamagni, K.________ ha impugnato le decisioni
amministrative mediante separati ricorsi al Tribunale delle assicurazioni del
Cantone Ticino, chiedendo l'assegnazione di una rendita intera d'invalidità.

Per pronuncia del 30 luglio 2008, statuendo per giudice unico, la Corte
cantonale ha respinto i gravami dell'assicurato.

C.
K.________, ancora assistito dall'avv. Tamagni, ha interposto ricorso in
materia di diritto pubblico al Tribunale federale, al quale, protestate spese e
ripetibili, ribadisce, in via principale, la richiesta di rendita intera
d'invalidità. In via subordinata, postula il rinvio degli atti alla precedente
istanza per complemento istruttorio e nuova decisione.

L'UAI propone la reiezione del gravame, mentre l'Ufficio federale delle
assicurazioni sociali ha rinunciato a determinarsi.

Diritto:

1.
Il ricorso può essere presentato per violazione del diritto, conformemente a
quanto stabilito dagli art. 95 e 96 LTF. Il Tribunale federale fonda la sua
sentenza sui fatti accertati dall'autorità inferiore (art. 105 cpv. 1 LTF). Può
scostarsi da questo accertamento solo qualora esso sia avvenuto in modo
manifestamente inesatto o in violazione del diritto ai sensi dell'art. 95 LTF
(art. 105 cpv. 2 LTF). Per il resto, di regola il Tribunale federale applica
d'ufficio il diritto (art. 106 cpv. 1 LTF; cfr. tuttavia l'eccezione di cui al
cpv. 2) e non è vincolato né dagli argomenti sollevati nel ricorso né dai
motivi addotti dall'autorità inferiore.

2.
2.1 Per giurisprudenza, gli accertamenti dell'autorità cantonale di ricorso in
merito al danno alla salute, alla capacità lavorativa dell'assicurato e
all'esigibilità di un'attività professionale - nella misura in cui quest'ultimo
giudizio non si fonda sull'esperienza generale della vita - costituiscono
questioni di fatto che possono essere riesaminate da questa Corte solo in
maniera molto limitata (v. consid. 1; DTF 132 V 393 consid. 3.2 pag. 398).

2.2 Le regole legali e giurisprudenziali relative al modo di effettuare il
confronto dei redditi, comprese quelle riguardanti l'applicazione dei dati
statistici dell'inchiesta svizzera sulla struttura dei salari (ISS), edita
dall'Ufficio federale di statistica, sono per contro questioni di diritto. In
questa ottica, la determinazione dei due redditi di confronto costituisce una
questione di diritto se si fonda sull'esperienza generale della vita;
rappresenta invece un accertamento di fatto nella misura in cui si fonda su un
apprezzamento concreto delle prove. Stabilire se si applicano i salari
statistici dell'ISS, quale tabella utilizzare all'interno dell'ISS,
rispettivamente se si impongono delle deduzioni in ragione di circostanze
particolari (legate all'handicap della persona o ad altri fattori) sono
questioni di diritto. Per contro, l'applicazione delle cifre riportate nelle
tabelle determinanti dell'ISS è un accertamento di fatto. Infine, la questione
relativa al grado di deduzione indicato nel caso concreto per tenere conto
delle particolarità personali e professionali è una tipica questione di
apprezzamento che può essere corretta solo se il Tribunale cantonale ha
esercitato questo apprezzamento in maniera giuridicamente errata, vale a dire
solo in caso di eccesso o abuso del potere di apprezzamento (DTF 132 V 393
consid. 3.2 e 3.3 pag. 398 seg.).

3.
Oggetto del contendere è il diritto del ricorrente a una rendita intera AI, e
in particolare la determinazione del reddito ipotetico da invalido. Pacifico è
per contro il reddito senza invalidità per l'anno 2005, da contrapporre a
quello da invalido ai fini del calcolo dell'incapacità di guadagno, stabilito
in fr. 66'378.- annui (sul momento determinante per l'accertamento del grado
d'invalidità: DTF 129 V 222; 128 V 174).

4.
4.1 Nei considerandi dell'impugnata pronuncia, l'autorità giudiziaria cantonale
ha già compiutamente esposto le norme e i principi disciplinanti la materia,
rammentando in particolare il concetto d'invalidità (art. 8 LPGA e art. 4 cpv.
1 LAI), i presupposti e l'estensione del diritto alla rendita (art. 28 cpv. 1
LAI, nella versione valida prima e dopo l'entrata in vigore, il 1° gennaio
2004, della 4a revisione AI), il sistema di confronto dei redditi per
l'accertamento del grado d'invalidità di assicurati esercitanti un'attività
lucrativa (art. 16 LPGA), i compiti del medico nell'ambito di questa
valutazione e il valore probatorio generalmente riconosciuto ai referti medici
fatti allestire da un tribunale o dall'amministrazione conformemente alle
regole di procedura applicabili (DTF 125 V 256 consid. 4 pag. 261, 353 consid.
3b/ee). A tale esposizione può essere fatto riferimento e prestata adesione.

4.2 Giova nondimeno ribadire che ai fini della determinazione del reddito da
invalido fa stato in primo luogo la situazione professionale e salariale
concreta dell'interessato, a condizione che quest'ultimo sfrutti in maniera
completa e ragionevole la capacità lavorativa residua e che il reddito
derivante dall'attività effettivamente svolta sia adeguato e non costituisca un
salario sociale (DTF 126 V 75 consid. 3b/aa pag. 76 e la giurisprudenza ivi
citata). Qualora difettino indicazioni economiche effettive, possono essere
ritenuti i dati forniti dalle statistiche salariali, come risultano dall'ISS
(DTF 126 V 75 consid. 3b/bb pag. 76 con riferimenti) oppure quelli deducibili
dalla documentazione dell'Istituto nazionale svizzero di assicurazione contro
gli infortuni relativa ai posti di lavoro (sentenza del Tribunale federale
delle assicurazioni U 40/98 del 1° marzo 1999, in RAMI 1999 no. U 343 pag.
412). A tal proposito è utile ricordare che la giurisprudenza in materia non
ammette più la possibilità di fare capo ai dati statistici regionali desumibili
dalla tabella TA13 dell'ISS, il reddito ipotetico da invalido dovendo invece
essere stabilito sulla base della tabella TA1, concernente i salari medi
nazionali conseguibili nel settore privato (v. sentenza del Tribunale federale
delle assicurazioni U 75/03 del 12 ottobre 2006, in SVR 2007 UV no. 17 pag.
56).

5.
5.1 Fondandosi sugli esiti della perizia pluridisciplinare (psichiatrica,
reumatologica e neurologica) affidata al Servizio accertamento medico dell'AI
(SAM), la Corte cantonale ha ritenuto che il ricorrente presentasse
un'incapacità lavorativa del 50% in attività sostitutive confacenti al suo
stato di salute e confermato l'operato dell'amministrazione nella valutazione
del reddito da invalido e nella determinazione del grado d'invalidità.

5.2 Per parte sua, K.________ contesta il metodo di calcolo applicato dalle
precedenti istanze per determinare il reddito da invalido. Da un lato egli
rimprovera loro di avere considerato i salari statistici dell'ISS, facendo a
torto riferimento alla categoria 4 del settore della costruzione. Al proposito
sostiene che lavori semplici e ripetitivi in questo ambito non possono essere
che manuali e faticosi, quindi incompatibili con il suo stato di salute.
Dall'altro, il ricorrente postula che il guadagno da invalido venga calcolato
sulla base delle "Raccomandazioni salariali 1998" edite dalla Società svizzera
degli impiegati di commercio (SSIC), visto che il consulente d'integrazione
professionale dell'UAI aveva proposto un impiego nella gestione della vendita
di materiali da cantieri o simili.
5.2.1 Innanzitutto, non trova riscontro l'asserzione ricorsuale secondo cui il
settore di riferimento utilizzato per la determinazione del reddito da invalido
sarebbe quello della costruzione. Amministrazione e giudice cantonale hanno
ritenuto il valore totale mediano di cui all'ISS 2004 (pag. 53, livello di
esigenze 4, uomini), ottenendo un importo di base di fr. 57'258.24 per il 2004
(fr. 4'588 x 12 : 40 x 41.6 [La Vie économique, 12-2007, pag. 98, tabella
B9.2]), che, adattato all'evoluzione salariale (1%, v. La Vie économique,
12-2007, pag. 99, tabella B10.2), porta a ritenere un importo di fr.
57'830.82.- per il 2005. Non essendo confinate al solo settore della
costruzione, ma all'intero settore privato, si tratta quindi anche di attività
semplici e ripetitive, confacenti allo stato di salute di K.________, che non
richiedono né fatica né sforzi muscolari eccessivi, come ad esempio le funzioni
di un operaio generico, addetto al controllo, all'imballaggio, alla
preparazione e alla distribuzione di prodotti industriali o di materie prime.
5.2.2 Per quanto concerne le indicazioni salariali della SSIC, queste sono
esposte in forma tabellare e ogni tabella corrisponde a un livello di funzione
(da B a F in ordine crescente). La scelta del livello dipende dalle esigenze e
dalla capacità che corrispondono ad una determinata formazione. Ad esempio, il
livello di formazione B (il più basso) necessita di due anni di apprendistato.

Nella fattispecie, il ricorrente non dispone di alcun tipo di formazione nel
campo degli impiegati di commercio che corrisponda a uno dei livelli di
funzione presenti nelle raccomandazioni salariali. Non è pertanto né pertinente
né ammissibile fare riferimento a questi dati ai fini del calcolo del reddito
da invalido. Oltretutto, le cifre salariali cui fa riferimento il ricorrente
sono state pubblicate nel 1998 e quindi, contrariamente a quanto preteso dallo
stesso, lontane dall'essere concrete ed equivalenti al reddito da invalido
effettivamente percepibile. Del resto, anche volendo seguire tale ragionamento
e ammettere la possibilità di integrazione in attività semplici di gestione di
vendita di materiali da cantiere o simili, il risultato non gli sarebbe
comunque di esito favorevole. In effetti, pur rifacendosi al settore del
commercio all'ingrosso e intermediari di commercio (cifra 51, categoria 4,
tabella TA1 dell'ISS 2004), si otterrebbe un salario annuo di fr. 59'431.76 per
il 2005 (fr. 4'672 x 12 : 40 x 41.9 [La Vie économique, 12-2007, pag. 98,
tabella B9.2] x 1.012 [La Vie économique, 12-2007, pag. 99, tabella B10.2]) e
un grado d'invalidità del 59,59% (66'378 ./. 26'818.58 [ottenibili operando su
59'431.76 una riduzione del 50% per l'incapacità lavorativa riconosciuta dal
SAM, una riduzione del 5% per attività leggera e una ulteriore riduzione del 5%
per altre limitazioni e lungo periodo nella stessa attività] x 100 : 66'378),
tasso ad ogni modo insufficiente per beneficiare di una rendita intera
d'invalidità.

5.3 In considerazione di tali aspetti, la posizione del giudice di prime cure
deve senz'altro essere difesa.

6.
6.1 Sulla base del questionario dell'UAI per il datore di lavoro e le
osservazioni del consulente di integrazione professionale, K.________ solleva
un'ulteriore censura secondo la quale l'attività lavorativa svolta in
precedenza non era in realtà quella di caposquadra con competenze dirigenziali
e organizzative, bensì quella di muratore/costruttore stradale. Pertanto, è
sulla base di quest'ultima che, secondo il ricorrente, andava operato il
raffronto dei redditi. Egli rileva dapprima una contraddizione di fondo nel
giudizio impugnato, laddove da una parte gli si attribuiscono delle capacità e
delle responsabilità d'ordine dirigenziale, dall'altra gli si riconosce una
capacità lavorativa del 50% in attività semplici e ripetitive. Secondariamente,
i rapporti medici, in particolare la perizia psichiatrica della dott.ssa
C.________, dimostrerebbero come, a causa delle turbe psichiche e dei limiti
intellettuali di cui è affetto, egli non sarebbe ad ogni modo in grado di
svolgere mansioni di responsabilità o dirigenziali.

6.2 Ora, da una parte, il primo giudice ha riconosciuto che l'attività svolta
in precedenza da K.________ non era quella di capo-muratore, bensì quella di
muratore/costruttore stradale; dall'altra, ha pure osservato che nel suo caso
entravano in considerazione altre attività esigibili e maggiormente redditizie,
ricordando, giustamente, che conformemente ad un principio generale applicabile
anche nel diritto delle assicurazioni sociali, all'assicurato incombe l'obbligo
di ridurre il danno (DTF 123 V 230 consid. 3c pag. 233; 117 V 275 consid. 2b
pag. 278, 400 consid. 4b e i riferimenti ivi citati; Riemer-Kafka, Die Pflicht
zur Selbstverantwortung, Friborgo 1999, pagg. 57, 551 e 572). In virtù di tale
obbligo, l'assicurato deve intraprendere tutto quanto è ragionevolmente
esigibile per ovviare nel miglior modo possibile alle conseguenze della sua
"invalidità", segnatamente mettendo a profitto la sua residua capacità
lavorativa, se necessario, in una nuova professione (DTF 113 V 22 consid. 4b
pag. 28 e sentenze ivi citate; Landolt, Das Zumutbarkeitsprinzip im
schweizerischen Sozialversicherungsrecht, tesi Zurigo 1995, pag. 296 segg.). In
concreto, sulla base delle perizie specialistiche del SAM e accertata una
capacità lavorativa residua del 50% in attività leggere adeguate, la Corte
cantonale, avendo stabilito che il ricorrente presenta in tale ambito una
capacità di guadagno maggiore rispetto a quella conseguibile svolgendo la
professione di muratore con una capacità lavorativa residua del 25%, ha
giudicato che fosse appropriato attenersi ai dati dell'ISS relativi al valore
mediano nel settore privato svizzero e al raffronto dei redditi operato a
titolo principale dal consulente di integrazione professionale.

Orbene, alla luce della giurisprudenza, il Tribunale federale ritiene la
valutazione del primo giudice corretta e priva di contraddizioni. In
conclusione, il ricorso risulta anche su questo punto infondato.

7.
Stante quanto precede, la pronuncia cantonale dev'essere confermata. Le spese
seguono la soccombenza e sono pertanto poste a carico del ricorrente (art. 66
cpv. 1 LTF).

Per questi motivi, il Tribunale federale pronuncia:

1.
Il ricorso è respinto.

2.
Le spese giudiziarie di fr. 500.- sono poste a carico del ricorrente.

3.
Comunicazione alle parti, al Tribunale delle assicurazioni del Cantone Ticino e
all'Ufficio federale delle assicurazioni sociali.

Lucerna, 17 marzo 2009

In nome della I Corte di diritto sociale
del Tribunale federale svizzero
Il Presidente: Il Cancelliere:

Ursprung Schäuble