Sammlung der Entscheidungen des Schweizerischen Bundesgerichts
Collection des arrêts du Tribunal fédéral suisse
Raccolta delle decisioni del Tribunale federale svizzero

Strafrechtliche Abteilung, Beschwerde in Strafsachen 6B.256/2007
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6B_256/2007 /biz

Sentenza del 15 ottobre 2007
Corte di diritto penale

Giudici federali Schneider, presidente,
Ferrari, Favre,
cancelliera Ortolano.

Ufficio federale dei trasporti,
ricorrente,

contro

A.________SA,
patrocinata dall'avv. Venerio Quadri,
opponente,
Ministero pubblico del Cantone Ticino,
Palazzo di giustizia, via Pretorio 16, 6901 Lugano.

Infrazioni commesse nell'azienda (art. 7 DPA),

ricorso in materia penale contro la sentenza emanata
il 4 maggio 2007 dalla Corte di cassazione e di revisione penale del
Tribunale d'appello del Cantone Ticino.

Fatti:

A.
Con decreto penale del 3 marzo 2006, l'Ufficio federale dei trasporti (UFT)
condannava A.________SA a una multa di fr. 5'000.-- per infrazione alla
privativa del trasporto di viaggiatori ai sensi dell'art. 16 della legge
federale del 18 giugno 1993 sul trasporto di viaggiatori e l'accesso alle
professioni di trasportatore su strada (legge sul trasporto viaggiatori, LTV;
RS 744.10).

A seguito dell'opposizione di A.________SA, l'8 maggio 2006 l'UFT rendeva una
decisione penale con cui confermava il decreto del 3 marzo 2006.

B.
L'11 maggio 2006 A.________SA chiedeva di essere giudicata da un tribunale.
L'UFT trasmetteva allora gli atti alla Pretura penale per il tramite del
Ministero pubblico. Con sentenza del 28 marzo 2007, il Giudice della Pretura
penale annullava la decisione penale dell'8 maggio 2006. In sostanza, secondo
la decisione pretorile, le condizioni poste dall'art. 7 DPA non essendo
adempiute, la procedura avrebbe dovuto essere avviata non contro la società,
bensì nei confronti di una persona fisica. Difatti, dall'estratto del
Registro di commercio risulta esistere un solo organo in grado di
rappresentare validamente A.________SA costituito dal suo amministratore
unico. Inoltre, all'epoca dei fatti oggetto della procedura, la società
disponeva di un limitato numero di dipendenti, di cui solo due con competenze
dirigenziali. Il giudice concludeva che, indipendentemente dall'accertamento
della commissione del reato di cui all'art. 16 LTV, non era possibile
procedere alla condanna di A.________SA. Egli rinviava quindi l'incarto
all'UFT per un riesame della fattispecie e, se del caso, per l'emanazione di
una nuova decisione penale, questa volta nei confronti della o delle persone
responsabili degli eventuali atti illeciti.

C.
Il 4 maggio 2007, la Corte di cassazione e di revisione penale del Tribunale
d'appello del Cantone Ticino (CCRP) respingeva, nella misura della sua
ammissibilità, il ricorso interposto dall'UFT contro la sentenza pretorile.

D.
Postulando l'annullamento di entrambe le sentenze cantonali, l'UFT insorge
dinanzi al Tribunale federale con ricorso in materia penale.

E.
Non sono state chieste osservazioni al gravame.

Diritto:

1.
1.1 La decisione impugnata è stata pronunciata dopo l'entrata in vigore, il
1° gennaio 2007 (RU 2006 1242), della legge federale sul Tribunale federale
(LTF; RS 173.110), il ricorso è quindi disciplinato dal nuovo diritto (art.
132 cpv. 1 LTF).

1.2 Diretto contro una decisione finale (art. 90 LTF) resa in materia penale
(art. 78 cpv. 1 LTF) da un'autorità cantonale di ultima istanza (art. 80 cpv.
1 LTF), il ricorso è di massima ammissibile poiché interposto nei termini
legali (art. 100 cpv. 1 LTF) e nelle forme richieste (art. 42 LTF).

1.3 Giusta l'art. 81 LTF ha diritto di interporre ricorso in materia penale
chi ha partecipato al procedimento dinanzi all'autorità inferiore o è stato
privato della possibilità di farlo e ha un interesse giuridicamente protetto
all'annullamento o alla modifica della decisione impugnata. Avendo provocato
l'avversata sentenza, è indubbio che il ricorrente adempia la prima
condizione. Inoltre, sebbene l'UFT non figuri nella lista esemplificativa
dell'art. 81 cpv. 1 lett. b LTF, egli ha nondimeno un interesse
giuridicamente protetto, e quindi la legittimazione ricorsuale, in virtù
dell'art. 83 cpv. 1 DPA applicato per analogia. L'Ufficio ricorrente agisce
nella veste di amministrazione interessata ai sensi di questa disposizione,
avendo emanato sia il decreto penale che la decisione penale.

1.4 Dinanzi al Tribunale federale, adito con ricorso in materia penale,
possono essere impugnate soltanto le decisioni delle autorità cantonali di
ultima istanza (art. 80 cpv. 1 LTF). Nella misura in cui il ricorrente
conclude all'annullamento della sentenza resa in prima istanza, il suo
ricorso si rivela inammissibile.

2.
L'UFT lamenta una violazione del diritto federale, segnatamente la violazione
dell'art. 7 DPA.

2.1 L'art. 7 DPA contiene un ordinamento speciale in caso di infrazioni
commesse nell'azienda prevedendo che se la multa applicabile non supera i
5'000 franchi e se la determinazione delle persone punibili secondo l'art. 6
DPA esige provvedimenti d'inchiesta sproporzionati all'entità della pena, si
può prescindere da un procedimento contro dette persone e, in loro vece,
condannare al pagamento della multa la persona giuridica, la società in nome
collettivo o in accomandita o la ditta individuale (cpv. 1).

2.2 In ambito penale, l'impresa può incorrere una pena in tre diverse
ipotesi: qualora una disposizione speciale lo preveda in modo esplicito (v.
art. 181 LIFD), in applicazione dell'art. 102 CP e, infine, in base all'art.
7 DPA.

2.2.1 L'art. 2 DPA, che riprende il principio espresso all'art. 333 cpv. 1
CP, prevede che le disposizioni generali del codice penale svizzero si
applicano ai fatti cui la legislazione amministrativa federale commina una
pena, salvo che la legge sul diritto penale amministrativo o altre singole
leggi amministrative non dispongano altrimenti. L'introduzione della
responsabilità penale sussidiaria dell'impresa nel codice penale (art. 102
cpv. 1 CP, rispettivamente art. 100quater cpv. 1 vCP) impone di chiarire in
che modo questa nuova forma di responsabilità dell'impresa si concili con
l'ordinamento speciale previsto da tempo all'art. 7 DPA.

2.2.2 In caso di contravvenzioni, la delimitazione tra gli art. 102 CP e
l'art. 7 DPA non pone difficoltà. In effetti, il campo di applicazione
dell'art. 102 cpv. 1 CP è limitato ai crimini e ai delitti, secondo il chiaro
tenore di questa disposizione, confermato dall'art. 105 cpv. 1 CP. Ne
consegue che un'impresa può essere condannata a una multa per una
contravvenzione unicamente sulla base dell'art. 7 DPA (Matthias Forster, Die
strafrechtliche Verantwortlichkeit des Unternehmens nach Art. 102 StGB, tesi
Università di San Gallo, Berna 2006, pag. 257; Günter Heine, Straftäter
Unternehmen: das Spannungsfeld von StGB, VStrR und StrR, recht 23/2005 pag.
8; Niklaus Schmid, Einige Aspekte der Strafbarkeit des Unternehmens nach dem
neuen Allgemeinen Teil des Schweizerischen Strafgesetzbuchs, in: Neuere
Tendenzen im Gesellschaftsrecht, Festschrift für Peter Forstmoser zum 60.
Geburtstag, von Crone et al. [a cura di], Zurigo 2003, pag. 772).

2.2.3 In presenza di crimini o delitti, la delimitazione tra l'art. 102 cpv.
1 CP e l'art. 7 DPA è invece problematica. La relazione tra queste due norme
non ha fatto l'oggetto di particolari discussioni in sede legislativa
(Niklaus Schmid, Strafbarkeit des Unternehmens: die prozessuale Seite, recht
21/2003 pag. 223; Marc Sven Nater, Die Strafbestimmungen des Bundesgesetzes
über die Börsen und den Effektenhandel, tesi Università di Zurigo, Zurigo
2001, pag. 51), ove è stata semplicemente riservata l'applicazione dell'art.
7 DPA ai casi definiti di minima importanza (messaggio del Consiglio federale
del 21 settembre 1998 concernente la modifica del codice penale svizzero, n.
217.421, FF 1999 1822). La dottrina sembra unanime nel ritenere che l'art. 7
DPA potrebbe tutt'al più entrare in considerazione per i delitti, escludendo
quindi i crimini dal suo campo di applicazione (v. Matthias Forster, op.
cit., pag. 258 e seg., con riferimenti dottrinali). Per taluni autori, in
presenza di delitti, gli art. 102 cpv. 1 CP e 7 DPA sono applicabili in modo
parallelo, benché alternativo (Niklaus Schmid, Strafbarkeit des Unternehmens:
die prozessuale Seite, recht 21/2003 pag. 224), le autorità di perseguimento
avrebbero quindi la possibilità di fondare la responsabilità dell'impresa
sull'art. 102 cpv. 1 CP o sull'art. 7 DPA, a scelta (Alain Macaluso, La
responsabilité pénale de l'entreprise, Commentaire des art. 100quater et
100quinquies CP, Ginevra 2004, n. 1120 e seg.; Niklaus Schmid, Strafbarkeit
des Unternehmens: die prozessuale Seite, recht 21/2003 pag. 224; Thomas
Kräuchi, Aktuelle Aspekte im Verhältnis des Verwaltungsstrafrechts zum
Strafgesetzbuch, LeGes 2004/2 pag. 126). Per altri, invece, qualora
l'infrazione commessa sia un delitto, le autorità non hanno alcuna
possibilità di scegliere quale delle due disposizioni applicare, solo l'art.
102 cpv. 1 CP potendo entrare in considerazione, mentre l'art. 7 DPA dovrebbe
essere riservato unicamente alle contravvenzioni (Günter Heine, op. cit.,
pag. 8; Matthias Forster, op. cit., pag. 259).

2.2.4 Nella fattispecie, la questione della relazione tra gli art. 102 cpv. 1
CP e 7 DPA può rimanere irrisolta, dal momento che, visto l'art. 333 cpv. 3
CP, l'infrazione alla privativa del trasporto di viaggiatori (art. 16 LTV) si
configura come contravvenzione, di conseguenza solo l'art. 7 DPA può entrare
in considerazione (v. consid. 2.2.2).

3.
Perché una persona giuridica possa essere condannata al pagamento di una
multa sulla base dell'art. 7 DPA, è necessario che la multa applicabile non
superi i 5'000 franchi e che la determinazione delle persone punibili secondo
l'art. 6 DPA implichi provvedimenti d'inchiesta sproporzionati alla pena
(art. 7 cpv. 1 DPA). Queste condizioni devono essere cumulativamente
realizzate (Benedikt a. Suter, Heilmittelgesetz, commentario basilese, n. 9
ad art. 89).

3.1 Per l'ultima autorità cantonale, nella fattispecie, la seconda condizione
posta dall'art. 7 DPA non sarebbe adempiuta. Posto come lo stesso UFT indichi
che vi sarebbero almeno tre persone presumibilmente responsabili della
violazione della LTV, essa ha considerato che il fatto che l'Ufficio le abbia
individuate significa che un'eventuale inchiesta per appurarne le
responsabilità non appare d'acchito sproporzionata all'entità della pena.
L'applicazione dell'art. 7 DPA, continua la CCRP, è data in modo eccezionale
qualora gli autori delle infrazioni non siano facilmente o del tutto
identificabili. Tale presupposto non sarebbe in concreto adempiuto.

3.2 L'ufficio ricorrente contesta questa motivazione adducendo che il fatto
che le persone che entrano in considerazione quale autore dell'infrazione di
cui all'art. 16 LTV siano solo tre non implica automaticamente
un'agevolazione dell'inchiesta, il numero ridotto di persone potendo
addirittura complicarla. Nonostante l'elevato volume d'informazioni raccolte
durante il procedimento, non risulterebbe chiaro chi sia la persona
effettivamente responsabile della A.________SA. L'UFT sostiene che
l'identificazione dell'autore del reato sarebbe addirittura impossibile
considerato il comportamento contraddittorio della società stessa. Due
impiegati con funzioni direttive indicano B.________ quale persona
responsabile della A.________SA, mentre altre persone vedono C.________ in
questa posizione e altre ancora D.________. Nonostante le dichiarazioni
rilasciate da B.________ dinanzi alla Pretura penale, appare dunque che egli
non può essere considerato l'unica persona responsabile sul piano gestionale
e decisionale della società e di riflesso non può nemmeno essere ritenuto
l'unico responsabile delle infrazioni alla LTV. Il ricorrente tiene inoltre a
far presente, per completezza, che ha in corso circa centocinquanta
procedimenti per reati alla LTV. In oltre metà delle cause s'impone
l'applicazione dell'art. 7 DPA. Egli emana ogni anno tra cento e duecento
decisioni per infrazioni alla privativa del trasporto di persone. A mente
dell'UFT, visto il gran numero di procedimenti e considerata la relativa
prassi, nella fattispecie l'applicazione dell'art. 7 DPA sarebbe
particolarmente giustificata.

4.
L'art. 7 DPA vuole evitare alle autorità preposte al perseguimento di
infrazioni di poca importanza un dispendio di risorse e di tempo nella
ricerca dell'autore (Kurt Hauri, Verwaltungsstrafrecht, Berna 1998, n. 1 ad
art. 7; Günter Heine, op. cit., pag. 7; Niklaus Schmid, Strafbarkeit des
Unternehmens: die prozessuale Seite, recht 21/2003 pag. 224); la norma
tuttavia non implica la rinuncia ad atti di indagine possibili e
proporzionati all'entità della pena (Benedikt A. Suter, op. cit., n. 13 ad
art. 89). L'amministrazione non può infatti procedere ora contro l'agente,
ora contro l'azienda, a sua discrezione (Markus Peter, Erste Erfahrungen mit
dem Bundesgesetz über das Verwaltungsstrafrecht, RPS 93/1977 pag. 357; Renate
Schwob, Droit pénal administratif de la Conféderation II, FJS 1287, pag. 7),
ma deve dapprima cercare seriamente di determinare l'autore del reato (Marc
Sven Nater, op.cit., pag. 46; Matthias Forster, op. cit., pag. 58).

Una delle condizioni di applicazione dell'ordinamento speciale previsto
all'art. 7 DPA è la disproporzione tra i provvedimenti d'inchiesta necessari
alla determinazione delle persone punibili e l'entità della pena. Condizione
che, come già rettamente ritenuto dalle autorità cantonali, non è realizzata
nella fattispecie. A.________SA si rivela essere una piccola società gestita
da un amministratore unico. Pur ammettendo che altre due persone esercitino
un potere in seno alla società tale da renderli degli organi di fatto,
dinanzi a tre possibili autori l'UFT non poteva, senza ulteriori sforzi di
indagine, fare appello all'art. 7 DPA. Avrebbe piuttosto dovuto procedere a
un confronto tra i tre uomini o comunque perquisire la documentazione della
società, misure queste che non possono essere definite sproporzionate
all'entità della pena. Giova inoltre menzionare in questo contesto la
possibilità offerta dall'art. 6 cpv. 2 DPA di perseguire il padrone
dell'azienda.

Va infine rilevato che il ricorrente non può prevalersi della sua
considerevole mole di lavoro per giustificare l'applicazione dell'art. 7 DPA.
Questa norma è certo stata concepita per sgravare l'amministrazione da
indagini defatiganti (v. messaggio del Consiglio federale del 21 aprile 1971
a sostegno di un disegno di legge sul diritto penale amministrativo, FF 1971
I 727, pag. 740), ma solo nel caso concreto e non in generale.

5.
Da tutto quanto precede discende che la CCRP, ritenendo non data
l'applicazione dell'art. 7 DPA, non ha violato il diritto federale. Il
ricorso dev'essere pertanto respinto. Agendo nell'esercizio delle sue
attribuzioni ufficiali, all'UFT non sono addossate le spese del presente
procedimento (art. 66 cpv. 3 LTF).

Per questi motivi, il Tribunale federale pronuncia:

1.
Nella misura in cui è ammissibile, il ricorso è respinto.

2.
Non si prelevano spese giudiziarie.

3.
Comunicazione alle parti, al Ministero pubblico e alla Corte di cassazione e
di revisione penale del Tribunale d'appello del Cantone Ticino, nonché al
Ministero pubblico della Confederazione.

Losanna, 15 ottobre 2007

In nome della Corte di diritto penale
del Tribunale federale svizzero

Il presidente:  La cancelliera: