Sammlung der Entscheidungen des Schweizerischen Bundesgerichts
Collection des arrêts du Tribunal fédéral suisse
Raccolta delle decisioni del Tribunale federale svizzero

I. Zivilrechtliche Abteilung, Beschwerde in Zivilsachen 4A.457/2007
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Tribunale federale
Tribunal federal

{T 0/2}
4A_457/2007 /biz

Sentenza del 30 maggio 2008
I Corte di diritto civile

Composizione
Giudici federali Corboz, presidente,
Rottenberg Liatowitsch, Kiss,
cancelliera Gianinazzi.

Parti
A.________SA,
ricorrente,
patrocinata dall'avv. Antonio Marchesi,

contro

B.________,
opponente,
patrocinato dall'avv. Francesco Laghi.

Oggetto
contratto di assicurazione,
apprezzamento delle prove,

ricorso in materia civile contro la sentenza emanata il 28 settembre 2007 dalla
II Camera civile del Tribunale d'appello del Cantone Ticino.

Ritenuto in fatto e considerando in diritto:

1.
Nel novembre 2000 A.________SA - ora in liquidazione - ha stipulato con
B.________, Ginevra, una polizza d'assicurazione xxx, valida dal 1° novembre
2000 al 30 giugno 2004, con la quale sono state assicurate - in particolare
contro il rischio di furti e rapine a danno dell'assicurato e dei suoi
viaggiatori in occasione di trasporti e viaggi d'affari - due collezioni
d'oreficeria e accessori e tre collezioni di braccialetti di orologio.

L'attuale controversia trae origine dal rifiuto dell'assicurazione di dar
seguito alla richiesta di liquidazione di sinistro formulata da A.________SA in
relazione a una rapina subita il 30 novembre 2001.

2.
Stando a quanto affermato da A.________SA, verso le 17.30 di quel giorno una
vettura con a bordo tre individui, di cui uno armato, avrebbe intercettato il
suo dipendente C.________ all'imbocco dell'autostrada A5 in territorio di
Zuchwil (Canton Soletta) e lo avrebbe derubato dell'intera collezione di
gioielli ch'egli portava con sé. Nonostante siano stati ossequiati tutti gli
obblighi fissati nel contratto di assicurazione - inoltro di una denuncia
penale, immediato avviso del sinistro all'assicurazione e consegna della
documentazione necessaria per la determinazione del danno - B.________ ha
rifiutato la liquidazione. Di qui la necessità di convenirla dinanzi alla
Pretura del Distretto di Lugano, il 10 novembre 2003, con un'azione volta al
pagamento di fr. 107'167.-- oltre interessi.

Con sentenza del 16 agosto 2006 il Segretario assessore della Pretura adita ha
respinto la petizione, avendo A.________SA fallito l'onere della prova sia in
punto all'evento assicurato sia in punto all'ammontare del danno patito. Dalla
lettura delle tavole processuali e in particolare delle dichiarazioni rese da
C.________ - l'unica persona che ha assistito ai fatti - è infatti emersa una
serie di incongruenze che ha minato la credibilità della versione di questo
teste e che, unita ad altre stranezze (come ad esempio l'assenza di testimoni
in un tratto di strada molto trafficato), ha portato il giudice a considerare
come tutt'altro che irragionevole la possibilità di un diverso svolgimento dei
fatti, segnatamente l'ipotesi di una simulazione. A ogni modo, come anticipato,
il giudice ha ritenuto che l'onere della prova era stato disatteso anche con
riferimento alla dimostrazione del danno, dato che A.________SA non ha prodotto
agli atti le fatture da lei utilizzate per quantificare la propria pretesa.

3.
L'impugnativa interposta dalla soccombente contro la pronunzia di primo grado è
stata respinta dalla II Camera civile del Tribunale d'appello del Cantone
Ticino il 28 settembre 2007.

3.1 Rammentata la giurisprudenza del Tribunale federale secondo la quale il
grado della prova del realizzarsi dell'evento assicurato nell'ambito di
un'assicurazione contro i furti è ridotto alla verosimiglianza preponderante,
la Corte ticinese, esaminati gli elementi risultanti dall'istruttoria, ha
condiviso la conclusione del Segretario assessore. Le circostanze addotte
nell'appello - lo stato d'animo di C.________, la sua età avanzata, gli anni
trascorsi tra i fatti e la sua deposizione - non hanno infatti smentito le
contraddizioni e le stranezze evidenziate nel giudizio di primo grado.

3.2 I giudici della massima istanza cantonale hanno poi negato all'appellante
la possibilità di prevalersi della clausola particolare contenuta nella polizza
che estendeva la copertura assicurativa anche alle conseguenze del dolo del
viaggiatore. Il fatto che l'esistenza dell'evento assicurato non sia stata
ritenuta preponderantemente verosimile non prova in effetti ancora che la
rapina dei preziosi, sempre che sia avvenuta, sia stata commessa da C.________
o con la sua complicità.

3.3 Ma anche prescindendo da quanto appena esposto - hanno proseguito i giudici
cantonali - l'appello sarebbe stato in ogni caso respinto, poiché il giudizio
di primo grado in punto alla mancata prova del danno subito può senz'altro
essere confermato.

4.
Tempestivamente insorta dinanzi al Tribunale federale con un ricorso in materia
civile fondato sulla violazione del diritto federale e la violazione del
divieto dell'arbitrio nell'apprezzamento delle prove, la ricorrente postula la
modifica della pronunzia cantonale nel senso di accogliere il suo appello e, di
conseguenza, la petizione.

Nella risposta del 6 dicembre 2007 B.________, asseverata l'inammissibilità del
rimedio per motivazione carente, propone di respingere il gravame.
L'autorità cantonale ha invece rinunciato a presentare osservazioni.

5.
Il Tribunale federale si pronuncia d'ufficio e con pieno potere d'esame sulla
propria competenza e sull'ammissibilità del rimedio esperito (art. 29 cpv. 1
LTF; DTF 133 III 462 consid. 2, 629 consid. 2).

Interposto tempestivamente (art. 100 cpv. 1 LTF) dalla parte soccombente in
sede cantonale (art. 76 cpv. 1 lett. a LTF) contro una decisione finale (art.
90 LTF) pronunciata dall'autorità ticinese di ultima istanza (art. 75 cpv. 1
LTF) in una causa civile di carattere pecuniario il cui valore litigioso supera
fr. 30'000.-- (art. 74 cpv. 1 let. b LTF), il ricorso risulta ricevibile,
perlomeno sotto questo profilo.

6.
Nonostante il richiamo iniziale alla violazione del diritto federale, nel
ricorso non viene contestata l'applicazione del diritto, segnatamente la
ripartizione dell'onere probatorio (art. 8 CC) e il giudizio sul grado di prova
esigibile dalla ricorrente (verosimiglianza preponderante per il realizzarsi
dell'evento assicurato e prova piena per l'ammontare del danno; su questo tema
cfr. DTF 133 III 81 consid. 4.2.2 pag. 88 seg. con rinvii) bensì unicamente la
valutazione del materiale probatorio, che ha condotto i giudici a concludere
che la ricorrente ha disatteso l'onere della prova a suo carico (DTF 130 III
321 consid. 3 e 5).

L'apprezzamento delle prove eseguito dai giudici cantonali viene definito
arbitrario.

6.1 Giovi allora rammentare che per giurisprudenza invalsa l'arbitrio, vietato
dall'art. 9 Cost., non si realizza già qualora la soluzione proposta con il
ricorso possa apparire sostenibile o addirittura migliore rispetto a quella
contestata; il Tribunale federale annulla la pronunzia criticata solo se il
giudice del merito ha emanato un giudizio che appare - e ciò non solo nella sua
motivazione bensì anche nell'esito - manifestamente insostenibile, in aperto
contrasto con la situazione reale, gravemente lesivo di una norma o di un
principio giuridico chiaro e indiscusso oppure in contraddizione urtante con il
sentimento della giustizia e dell'equità (DTF 132 III 209 consid. 2.1 con
rinvii).

Per quanto concerne più in particolare l'apprezzamento delle prove e
l'accertamento dei fatti, il giudice - il quale in questo ambito dispone di un
ampio margine di apprezzamento - incorre nell'arbitrio se misconosce
manifestamente il senso e la portata di un mezzo di prova, se omette senza
valida ragione di tener conto di un elemento di prova importante, suscettibile
di modificare l'esito della vertenza, oppure se ammette o nega un fatto
ponendosi in aperto contrasto con gli atti di causa o interpretandoli in modo
insostenibile (DTF 129 I 8 consid. 2.1).

6.2 Incombe alla parte che se ne prevale, dimostrare - con un'argomentazione
dettagliata a precisa - che queste condizioni sono realizzate. L'onere di
motivazione posto dall'art. 106 cpv. 2 LTF per il caso in cui venga fatta
valere la violazione di diritti costituzionali corrisponde infatti a quello che
vigeva nel quadro del precedente ricorso di diritto pubblico in forza dell'art.
90 cpv. 1 lett. b OG (DTF 133 IV 286 consid. 1.4).

Ciò significa che un gravame fondato sull'art. 9 Cost., com'è quello in esame,
non può essere sorretto da argomentazioni con cui la parte ricorrente si limita
a contrapporre il suo parere a quello dell'autorità cantonale, come se il
Tribunale federale fosse una superiore giurisdizione di appello a cui compete
di rivedere liberamente il fatto e il diritto e di ricercare la corretta
applicazione delle norme invocate (DTF 130 I 258 consid. 1.3 pag. 261 seg. con
rinvii), né può limitarsi a rinviare genericamente agli atti cantonali (DTF 131
III 384 consid. 2.3 pag. 387 seg.; 130 I 290 consid. 4.10 pag. 302; 129 I 113
consid. 2.1 pag. 120 con rinvii).

6.3 Come rilevato dall'opponente, l'allegato ricorsuale disattende ampiamente
le regole appena descritte.
6.3.1 La ricorrente sostiene ad esempio di aver fornito tutte le prove atte a
corroborare la tesi della rapina - conformemente al requisito della
verosimiglianza preponderante - e rimprovera al Tribunale d'appello di aver
fondato il giudizio sull'inattendibilità di C.________ su semplici marginali
incongruenze nelle sue deposizioni, ma non si confronta criticamente e
dettagliatamente con le considerazioni esposte dall'autorità ticinese a questo
riguardo né tantomeno con quelle del giudice di primo grado, richiamate nella
sentenza impugnata. Di certo non basta, per sostanziare l'arbitrio, affermare
genericamente che le dette incongruenze sarebbero non solo perfettamente
comprensibili - considerati l'età del teste e il lasso di tempo intercorso fra
la rapina e l'audizione nel procedimento civile - ma dimostrerebbero anche la
buona fede del teste, che manifestamente non aveva preparato l'interrogatorio.
6.3.2 La ricorrente non ha più fortuna laddove definisce "del tutto illogica e
insostenibile" la decisione dei giudici cantonali di negare l'applicabilità
della clausola particolare della polizza che estendeva la copertura
assicurativa anche alle conseguenze del dolo del viaggiatore. A suo modo di
vedere, l'ipotesi della simulazione della rapina ritenuta dai giudici cantonali
implicherebbe infatti necessariamente un coinvolgimento doloso di C.________.

L'argomentazione ricorsuale potrebbe essere pertinente se la Corte ticinese
avesse stabilito che la rapina è stata simulata, ma non è così. Essa si è
limitata ad osservare che il solo fatto che la tesi della rapina non abbia
trovato adeguata conferma non permette ancora di concludere che la stessa sia
stata commessa da C.________ o con la sua complicità, tantopiù che negli
allegati di causa la ricorrente aveva negato una simile eventualità e che la
questione non è stata sottoposta a prova né è emersa dall'istruttoria. La
ricorrente omette di confrontarsi con questi argomenti.
6.3.3 Poco importa. I giudici ticinesi hanno infatti precisato che, quand'anche
la rapina fosse stata provata, la petizione sarebbe stata in ogni caso respinta
in assenza di prove concludenti sull'ammontare del danno.

Nemmeno su questo punto l'argomentazione ricorsuale soddisfa le esigenze di
motivazione sopra descritte. A fronte di un'esposizione dettagliata - su due
pagine - delle ragioni per le quali la produzione agli atti delle fatture
utilizzate per quantificare il danno era indispensabile, la ricorrente si
limita in sostanza ad affermare che la documentazione da lei consegnata alla
controparte era completa, che l'opponente non avrebbe contestato l'entità del
danno - ma dalla sentenza impugnata risulta il contrario - e a rinviare
genericamente a prove rilevanti trascurate dai giudici cantonali.
6.3.4 In conclusione, nessuno degli argomenti addotti nel gravame è
suscettibile di far apparire la sentenza impugnata arbitraria.

7.
Nella misura in cui è ammissibile, il ricorso deve pertanto venire respinto.

Le spese giudiziarie e le ripetibili seguono la soccombenza (art. 66 cpv. 1 e
68 cpv. 1 LTF).

Per questi motivi, il Tribunale federale pronuncia:

1.
Nella misura in cui è ammissibile, il ricorso è respinto.

2.
Le spese giudiziarie di fr. 5'000.-- sono poste a carico della ricorrente, la
quale rifonderà all'opponente fr. 6'000.-- per ripetibili della sede federale.

3.
Comunicazione ai patrocinatori delle parti e alla II Camera civile del
Tribunale d'appello del Cantone Ticino.
Losanna, 30 maggio 2008
In nome della I Corte di diritto civile
del Tribunale federale svizzero
Il presidente: La cancelliera:

Corboz Gianinazzi