Sammlung der Entscheidungen des Schweizerischen Bundesgerichts
Collection des arrêts du Tribunal fédéral suisse
Raccolta delle decisioni del Tribunale federale svizzero

II. Öffentlich-rechtliche Abteilung 2A.256/2006
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{T 0/2}
2A.256/2006 /biz

Sentenza del 31 agosto 2006
II Corte di diritto pubblico

Giudici federali Merkli, presidente,
Betschart, Wurzburger,
cancelliera Ieronimo Perroud.

A. ________,
ricorrente,

contro

Billag SA, Ufficio svizzero per la riscossione dei canoni televisivi, avenue
de Tivoli 3, 1700 Friborgo,
Ufficio federale delle comunicazioni,
rue de l'Avenir 44, case postale, 2501 Bienna,
Dipartimento federale dell'Ambiente, dei Trasporti, dell'Energia e delle
Comunicazioni, 3003 Berna.

tasse de ricezione radiotelevisive,

ricorso di diritto amministrativo contro la decisione del
5 aprile 2006 del Dipartimento federale dell'Ambiente,
dei Trasporti, dell'Energia e delle Comunicazioni.

Fatti:

A.
Il 18 giugno 2003 A.________ ha inoltrato una domanda di esenzione dal
pagamento delle tasse di ricezione radiofoniche e televisive alla Billag SA,
Ufficio svizzero di riscossione dei canoni radiotelevisivi (di seguito:
Billag SA). Alla sua istanza ha allegato una decisione del 23 maggio 2003
dell'Istituto delle assicurazioni sociali del Cantone Ticino che lo poneva al
beneficio di prestazioni complementari alla rendita AVS con effetto
retroattivo al 1° gennaio 2003.
Il 15 luglio 2003 Billag SA ha accolto la domanda e, giusta l'art. 45 cpv. 3
dell'ordinanza del 6 ottobre 1997 sulla radio e televisione (ORTV; RS
784.401), ha concesso l'esenzione dal 1° luglio 2003.

B.
L'Ufficio federale delle comunicazioni, a cui A.________ si è rivolto il 21
luglio 2003 chiedendo di essere esentato dal 1° gennaio 2003, ha respinto il
gravame l'11 febbraio 2005. In primo luogo ha osservato che, giusta l'art. 45
cpv 3 ORTV, se l'istanza di esenzione veniva accolta, l'obbligo di pagare la
tassa di ricezione cessava l'ultimo giorno del mese in cui è stata presentata
la domanda: determinante era quindi la data d'inoltro della stessa. Ha poi
precisato che spettava al diretto interessato agire in tempo utile ed
informare l'autorità dei cambiamenti della propria situazione.

C.
Adito da A.________ il 15 marzo 2005, il Dipartimento federale dell'Ambiente,
dei Trasporti, dell'Energia e delle Comunicazioni (in seguito: Dipartimento
federale) ne ha respinto il gravame il 5 aprile 2006. Innanzitutto ha
rilevato che, secondo la prassi della Billag SA, portata a conoscenza del
pubblico mediante opuscoli inviati assieme alle fatture, una domanda di
esenzione poteva essere presentata senza allegare la decisione relativa alle
prestazioni complementari, la quale poteva essere inviata ulteriormente;
l'istanza rimaneva allora in sospeso fino a diritto certo in merito alle
prestazioni complementari. Ha poi osservato che l'esonero dipendeva
dall'inoltro di una domanda da parte del singolo interessato, la quale non
poteva esplicare effetti retroattivi. Nel caso concreto ha constatato che
l'insorgente non aveva presentato l'istanza di esenzione parallelamente alla
domanda di prestazioni complementari, ma aveva aspettato il 18 giugno 2003
per provvedervi: era quindi a ragione che l'esenzione era stata accordata dal
1° luglio successivo e non dal 1° gennaio come preteso.

D.
L'11 maggio 2006 A.________ ha esperito dinanzi al Tribunale federale un
ricorso di diritto amministrativo con cui chiede che la decisione contestata
sia annullata e che gli venga concessa l'esenzione a far tempo dal 1° gennaio
2003. Contesta il fatto che la decisione litigiosa non abbia effetto
retroattivo ed afferma di essersi fidato delle informazioni dategli
telefonicamente all'inizio 2003 da un collaboratore della Billag SA, secondo
cui doveva allegare la decisione sulle prestazioni complementari alla domanda
di esenzione.
Chiamati ad esprimersi la Billag SA e il Dipartimento federale hanno chiesto
la reiezione del ricorso; da parte sua l'Ufficio federale delle comunicazioni
ha proposto che venga respinto in ordine e nel merito.

Diritto:

1.
1.1 Il Tribunale federale esamina d'ufficio e con pieno potere d'esame
l'ammissibilità del rimedio sottopostogli (DTF 131 II 58 consid. 1 e
richiami).

1.2 La decisione contestata, che si fonda sulla legge federale sulla
radiotelevisione del 21 giugno 1991 e relativa ordinanza (LRTV, RS 784.40, ed
ORTV), quindi sul diritto pubblico federale, è stata emanata da un
dipartimento federale ai sensi dell'art. 98 lett. b OG. Inoltre nessuno dei
motivi d'inammissibilità di cui agli art. 99 a 101 OG è realizzato nella
fattispecie; in particolare l'art. 99 lett. b OG non osta al ricorso di
diritto amministrativo, dato che questo rimedio di diritto è ammissibile
contro decisioni che applicano una tariffa (DTF 116 V 130 consid. 2a; 109 Ib
308 consid. 1). L'impugnativa in esame, presentata tempestivamente (art. 106
cpv. 1 OG) da una persona legittimata ad agire (art. 103 lett. a OG) è,
quindi in linea di principio, ammissibile (cfr. DTF 128 II 311 consid. 2, 259
consid. 1.2; 128 I 46 consid. 1b/aa).

2.
Giusta l'art. 55 LRTV chi intende ricevere programmi radiotelevisivi deve
comunicarlo all'autorità competente e deve inoltre pagare una tassa di
ricezione (cpv. 1). Il Consiglio federale stabilisce le tasse di ricezione e
può delegare la riscossione delle tasse di ricezione a un'organizzazione
indipendente (cpv. 2 e 3). L'organo incaricato di riscuotere le tasse di
ricezione può trattare i dati personali per accertare l'obbligo di annuncio e
di pagare la tassa così come, e in quanto ciò sia necessario, per esaminare
una domanda di esenzione dai citati obblighi (cpv. 4). L'art. 43 ORTV
sancisce chi è esentato dall'obbligo di annuncio e l'art. 44 ORTV fissa
l'ammontare delle tasse di ricezione mensili. L'art. 45 ORTV disciplina
l'esenzione dalle tasse di ricezione: chi è esentato dall'obbligo di annuncio
secondo l'articolo 43 non deve alcuna tassa di ricezione (cpv. 1); su
richiesta scritta sono pure esentati dall'obbligo di pagare la tassa i
beneficiari di rendite AVS o AI che ricevono prestazioni in conformità alla
legge federale del 19 marzo 1965 sulle prestazioni complementari
all'assicurazione per la vecchiaia, i superstiti e l'invalidità (cpv. 2); se
la domanda di esenzione è accolta, l'obbligo di pagare la tassa finisce
l'ultimo giorno del mese in cui è stata inoltrata la domanda d'esenzione
(cpv. 3); il richiedente deve fornire all'ufficio di riscossione una
decisione passata in giudicato relativa al diritto alle prestazioni
complementari (cpv. 4).

3.
3.1 Il ricorrente adduce innanzitutto di avere fatto affidamento nelle
informazioni fornite all'inizio 2003 da collaboratori della Billag SA nel
corso di due conversazioni telefoniche, durante le quali gli sarebbe stato
detto di allegare la decisione sulle prestazioni complementari alla domanda
di esenzione. Al riguardo aggiunge di aver chiesto alla Swisscom nell'aprile
2006 gli estratti dei dati telefonici relativi al periodo in questione, i
quali non erano però più disponibili, l'obbligo legale di conservarli essendo
di sei mesi.

3.2 Da parte sua il Dipartimento federale osserva che nell'incarto
dell'interessato presso la Billag SA non vi è alcuna traccia delle menzionate
telefonate nonché precisa che secondo spiegazioni fornite dall'autorità di
prime cure semplice richieste d'informazioni non vengono annotate.

3.3 Il ricorrente si richiama al principio della buona fede (art. 5 cpv. 3 e
art. 9 Cost.), il quale garantisce la protezione della fiducia riposta nelle
assicurazioni e nel comportamento dell'autorità (DTF 129 II 361 consid. 7.1;
129 I 161 consid. 4.1 e rispettivi rinvii). Sennonché nel caso concreto per
quanto il ricorrente si sia implicato per ottenere mezzi di prova (cfr.
richiesta degli estratti dei dati telefonici i quali, sia rilevato di
transenna, non avrebbero comunque potuto fornire alcuna indicazione sul
contenuto delle conversazioni), egli non ha suffragato le sue dichiarazioni
da alcun elemento probatorio concreto. Orbene per prassi costante incombe a
colui che vuole dedurre un diritto da determinati fatti fornirne la prova, la
quale deve peraltro permettere di concludere almeno per la verosimiglianza
dell'esistenza di quanto addotto, la semplice possibilità non essendo a tale
fine sufficiente (cfr. DTF 125 V 195 consid. 2 e riferimenti ivi citati). Ne
deriva che, in mancanza di una prova rigorosa atta a corroborare le sue
allegazioni, è da ritenere carente una delle condizioni cumulativamente
richieste per tutelare la buona fede dell'interessato, ossia quella secondo
cui l'intervento dell'autorità deve avvenire in una situazione concreta nei
confronti di persone determinate: la censura di una violazione di tale
principio va quindi disattesa.

4.
Il ricorrente critica poi il fatto che l'esenzione richiesta non esplichi
effetti retroattivi come la decisione sulle prestazioni complementari.
Come il Tribunale federale ha già avuto modo di rilevare né l'ordinanza sulla
radiotelevisione né la legislazione relativa alle prestazioni complementari
all'AVS o AI prevedono che la concessione di tali prestazioni implichi di per
sé l'esenzione dalle tasse di ricezione. È in effetti indispensabile che
venga inoltrata una richiesta. In altre parole se la concessione di
prestazioni dipende dall'inoltro di una richiesta scritta è allora del tutto
normale che in tal caso il beneficio sollecitato venga concesso,
rispettivamente che esplichi i suoi effetti dall'inoltro dell'istanza e che
non vi sia retroattività. Il Tribunale federale ha pertanto ritenuto che
l'art. 45 cpv. 3 ORTV, il quale come accennato sancisce che l'obbligo di
pagare la tassa finisce l'ultimo giorno del mese in cui è stata inoltrata la
domanda d'esenzione se la stessa viene accolta, non disattendeva alcun
diritto costituzionale (sentenza inedita 2A.83/2005 del 16 febbraio 2005
consid. 2.4-2.6 e numerosi riferimenti). Allo stesso modo, come ricordato dal
Dipartimento federale sia nella decisione impugnata sia nella risposta al
gravame, il Tribunale federale ha già avuto modo di confermare la prassi
della Billag SA consistente nel tenere in sospeso una domanda di esonero fino
a diritto certo in merito alle prestazioni complementari. Nel caso concreto
il ricorrente non ha inoltrato la sua domanda di esenzione parallelamente a
quella concernente le prestazioni complementari, ma ha inviato la sua istanza
dopo aver ricevuto una decisione positiva sulla sua richiesta di prestazioni
complementari: è pertanto a giusto titolo che, conformemente a quanto sancito
dall'art. 45 cpv. 3 ORTV, egli è stato liberato dal pagamento delle tasse di
ricezione a partire dal mese che seguiva quello in cui aveva chiesto
l'esonero.

Per i motivi esposti, la decisione impugnata si rivela giustificata: il
ricorso, manifestamente infondato, va respinto secondo la procedura
semplificata dell'art. 36a OG e il giudizio querelato confermato.

5.
Le spese seguono la soccombenza (art. 156 cpv. 1, 153 e 153a OG). Il loro
ammontare viene fissato tenendo conto della situazione finanziaria modesta
del ricorrente. Non si concedono ripetibili ad autorità vincenti (art. 159
cpv. 2 OG).

Per questi motivi, visto l'art. 36a OG, il Tribunale federale pronuncia:

1.
Il ricorso è respinto.

2.
La tassa di giustizia di fr. 300.-- è posta a carico del ricorrente.

3.
Comunicazione al ricorrente, alla Billag SA, all'Ufficio federale delle
comunicazioni e al Dipartimento federale dell'Ambiente, dei Trasporti,
dell'Energia e delle Comunicazioni.

Losanna, 31 agosto 2006

In nome della II Corte di diritto pubblico
del Tribunale federale svizzero

Il presidente:  La cancelliera: