Sammlung der Entscheidungen des Schweizerischen Bundesgerichts
Collection des arrêts du Tribunal fédéral suisse
Raccolta delle decisioni del Tribunale federale svizzero

Sozialrechtliche Abteilungen H 165/2004
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H 165/04

Sentenza del 19 settembre 2005
IIa Camera

Giudici federali Borella, Presidente, Frésard e Gianella, supplente;
Schäuble, cancelliere

M.________ SA, ricorrente,
rappresentata dall'amministratore unico R.________, e patrocinata dall'avv.
Giancarlo Dazio, via Luini 3a, 6601 Locarno,

contro

Cassa di compensazione del Cantone Ticino, via Ghiringhelli 15a, 6500
Bellinzona, opponente,

Tribunale cantonale delle assicurazioni, Lugano

(Giudizio del 5 agosto 2004)

Fatti:

A.
A seguito di un controllo dei conteggi relativi al periodo dal 1° gennaio
1999 al 31 dicembre 2002 effettuato presso la M.________ SA, la Cassa di
compensazione del Cantone Ticino ha accertato che la società aveva
corrisposto salari a C.________ e rimborsato spese a K.________ per un
importo complessivo di fr. 355'872.-, sui quali non erano stati prelevati i
contributi AVS/AI/IPG/AD e AF.

Mediante decisione 18 settembre 2003, la Cassa ha proceduto a una tassazione
d'ufficio fissando in fr. 59'805.40 i contributi sociali dovuti dalla
società. In data 20 ottobre 2003 l'amministrazione ha confermato la propria
posizione anche a seguito dell'opposizione interposta dalla ditta
interessata.

B.
Contro la decisione su opposizione, la M.________ SA è insorta con ricorso al
Tribunale delle assicurazioni del Cantone Ticino, adducendo in sostanza che
quanto versato a C.________ doveva essere considerato come provento da
attività indipendente, dal momento che l'interessato era iscritto a registro
di commercio come indipendente, versava regolarmente i contributi AVS sulle
provvigioni ricevute dalla M.________ SA e poiché, infine, la società non
correva alcun rischio economico. Secondo la ditta insorgente, non poteva
essere ripreso a titolo di salario nemmeno il rimborso spese riconosciuto a
K.________, avendo quest'ultimo sempre utilizzato la propria automobile.

Con giudizio 5 agosto 2004 l'autorità giudiziaria cantonale ha respinto il
gravame, negando a C.________ la qualità di lavoratore indipendente e
riconoscendo la ripresa salariale per spese generali nei confronti di
K.________.

C.
La M.________ SA, assistita dall'avv. Giancarlo Dazio di Locarno, interpone
ricorso di diritto amministrativo al Tribunale federale delle assicurazioni.
Chiede l'annullamento del giudizio cantonale nella misura in cui è riferito
ai contributi sociali concernenti i versamenti di complessivi fr. 333'500.- a
C.________ e il rinvio degli atti alla Cassa per nuova decisione sulla base
della ripresa concernente unicamente le spese del dipendente K.________ di
complessivi fr. 24'900.-, tenuto altresì conto della deduzione di fr.
2'528.-.

La Cassa propone la reiezione del gravame, mentre l'Ufficio federale delle
assicurazioni sociali e il cointeressato K.________ hanno rinunciato a
determinarsi. Per contro, C.________ ribadisce la sua qualità di lavoratore
indipendente.

Diritto:

1.
1.1 La presente vertenza concerne la determinazione e la pretesa di
contributi paritetici e non già l'assegnazione o il rifiuto di prestazioni
assicurative. Il Tribunale federale delle assicurazioni deve pertanto
limitarsi ad esaminare se il giudizio di primo grado abbia violato il diritto
federale, compreso l'eccesso o l'abuso del potere d'apprezzamento, oppure se
l'accertamento dei fatti sia manifestamente inesatto, incompleto o avvenuto
violando norme essenziali di procedura (art. 132 OG in relazione con gli art.
104 lett. a e b e 105 cpv. 2 OG).

D'altra parte, essendo controverse contribuzioni pubbliche, questa Corte non
è vincolata dai motivi sollevati dalle parti e può scostarsi dalle
conclusioni invocate a loro vantaggio o pregiudizio (art. 114 cpv. 1 OG).

1.2 La lite ha per oggetto anche la richiesta di contributi per assegni
familiari (AF). Ora, per quel che riguarda questi ultimi, essi attengono alla
legislazione cantonale, per cui sfuggono al controllo giudiziale del
Tribunale federale delle assicurazioni, il quale è legittimato a statuire
unicamente circa gli oneri di diritto federale (DTF 124 V 146 consid. 1 e
riferimento). Nella misura in cui sia suscettibile di riguardare simili
contributi, il ricorso di diritto amministrativo è quindi irricevibile.

1.3 Va da ultimo ancora rilevato che con l'entrata in vigore, il 1° gennaio
2003, della legge federale sulla parte generale del diritto delle
assicurazioni sociali (LPGA) del 6 ottobre 2000, sono state apportate diverse
modifiche alla LAVS. Tuttavia, nel caso concreto si applicano le disposizioni
in vigore fino al 31 dicembre 2002 poiché da un punto di vista temporale sono
di principio determinanti le norme (materiali) in vigore al momento della
realizzazione dello stato di fatto (in concreto: lo svolgimento dell'attività
lavorativa e la sua remunerazione negli anni 1999-2002) che deve essere
valutato giuridicamente o che produce conseguenze giuridiche (DTF 129 V 4
consid. 1.2; per quanto attiene per contro alle disposizioni formali della
LPGA, immediatamente applicabili con la loro entrata in vigore al 1° gennaio
2003, cfr. DTF 130 V 4 consid. 3.2).

2.
2.1 Nell'evenienza concreta controversa è la sola questione della qualifica,
quale dipendente o indipendente, dell'attività svolta da C.________ per la
ricorrente nel periodo dal 1° gennaio 1999 al 31 dicembre 2002, mentre non è
oggetto di ricorso la ripresa salariale per spese generali nei confronti di
K.________.

2.2 Nei considerandi del querelato giudizio, cui si rinvia, la Corte
cantonale ha già correttamente esposto come in materia di AVS l'obbligo
contributivo di persone esercitanti un'attività lucrativa dipenda, tra
l'altro, dal reddito da esse realizzato durante un determinato periodo di
tempo con attività dipendente o indipendente (art. 5 e 9 LAVS, art. 6 segg.
OAVS). Secondo l'art. 5 cpv. 2 LAVS il salario determinante comprende
qualsiasi retribuzione del lavoro a dipendenza d'altri per un tempo
determinato o indeterminato. Per l'art. 9 cpv. 1 LAVS il reddito proveniente
da un'attività lucrativa indipendente "comprende qualsiasi reddito che non
sia mercede per lavoro a dipendenza d'altri".

Per quanto concerne la qualifica dell'attività esercitata da un assicurato,
il Tribunale federale delle assicurazioni ha precisato che gli accordi, le
dichiarazioni delle parti, la natura dal profilo del diritto civile del
contratto vincolante un assicurato a un datore di lavoro non costituiscono,
in materia di AVS, elementi decisivi per stabilire se una persona eserciti
un'attività lucrativa a titolo dipendente o indipendente.

Di principio si deve ammettere un'attività dipendente secondo l'art. 5 LAVS
quando una delle parti, rispetto all'altra, è subordinata per quanto concerne
l'impiego del tempo o l'organizzazione del lavoro e non sopporta il rischio
economico a carico del datore di lavoro. Vi è infatti attività dipendente se
sono dati gli elementi tipici del contratto di lavoro, in particolare se
l'assicurato lavora a tempo, se dipende economicamente dal datore di lavoro e
se durante il tempo di lavoro è inserito nell'azienda e praticamente non può
eseguire altre attività. Indizi a favore di questo tipo di rapporto sono
l'esistenza di un determinato piano di lavoro, la necessità di rendere conto
sullo stato dei compiti svolti, così come la dipendenza dall'infrastruttura
esistente sul posto di lavoro (DTF 122 V 172 consid. 3c).

Un'attività indipendente è invece caratterizzata da investimenti rilevanti e
dall'utilizzo di uffici e personale propri. Il rischio aziendale specifico
consiste nel fatto che, indipendentemente dal successo dell'attività,
insorgono delle spese che devono essere sostenute dall'assicurato stesso (DTF
122 V 172 consid. 3c).

Questi principi non comportano comunque, da soli, soluzioni uniformi. Le
manifestazioni della vita economica infatti possono assumere forme diverse e
impreviste, così che è necessario lasciare alla prassi delle autorità
amministrative e alla prudenza dei giudici il compito di stabilire in ogni
caso particolare se ci si trovi di fronte ad attività indipendente o
dipendente. La decisione sarà determinata generalmente dalla priorità di
certi elementi, quali il rapporto di subordinazione o il rischio sopportato
rispetto ad altri che militano in favore di soluzioni diverse (DTF 123 V 162
consid. 1, 122 V 171 consid. 3a, 283 consid. 2a, 119 V 161 consid. 2 e la
giurisprudenza ivi citata).

3.
3.1 Nel caso in esame, la Cassa di compensazione ha proceduto alla ripresa di
salario non notificato per fr. 333'500.-, ritenendo che le prestazioni
effettuate durante gli anni dal 1999 al 2002 da C.________ a favore della
M.________ SA fossero provento da attività dipendente. L'amministrazione ha
evidenziato che la ricorrente è stata l'unica committente di C.________
venendo così a crearsi una dipendenza economica. Inoltre, l'interessato non
fatturava direttamente al cliente finale ma inviava i suoi onorari alla
società, non assumendosi in tal modo alcun rischio economico. C.________,
infine, sarebbe iscritto quale datore di lavoro solo dal 1° maggio 2003 e
pertanto non potrebbe essere considerato un rappresentante di commercio che
esercita un'attività indipendente.

3.2 I primi giudici hanno confermato la ripresa salariale operata dalla
Cassa, osservando in sostanza che l'interessato era economicamente dipendente
dalla ricorrente in quanto la collaborazione con la ditta era intensa e
costituiva senza ombra di dubbio la sua primaria fonte di sostegno. Inoltre,
egli non fatturava ai suoi clienti, ma beneficiava di prestazioni finanziarie
da parte della ricorrente quale consulente di vendita, effettuando tale
consulenza presso le sedi di L.________ e  O.________ della M.________ SA.
Per i primi giudici ulteriori elementi decisivi per la qualifica
dell'attività quale dipendente erano le spese sostenute dal lavoratore che
non potevano essere considerate, anche se fiscalmente esposte, perché oltre a
non essere state comprovate non incidevano in modo significativo sulla sua
cifra d'affari complessiva, ritenuto altresì che gli investimenti effettuati
per l'esercizio della sua attività non erano importanti e non comprovavano
l'esistenza di un rischio economico legato all'attività lavorativa svolta,
tanto più se si considera che l'interessato non utilizzava locali
commerciali, ma un locale nella sua abitazione. In conclusione il Tribunale
cantonale è dell'avviso che la ricorrente versasse all'interessato una
regolare retribuzione fissa piuttosto che un anticipo sulle commissioni.

3.3 La ricorrente contesta questa tesi. Censura in primo luogo il fatto che
non si sia tenuto conto che C.________ dal 1997, ossia da quando aveva
cessato di lavorare per la I.________, aveva costituito una ditta
individuale, iscritta a registro di commercio, avente quale scopo il
commercio di elettrodomestici e che la sua attività consiste nella consulenza
e nelle vendita di elettrodomestici. Rileva inoltre che, durante il periodo
entrante in linea di conto, l'interessato riceveva una provvigione calcolata
sulla base degli "affari andati a buon fine", non aveva nessuna funzione in
seno alla società, aveva uffici propri, assumeva tutti i costi propri (da
quelli dell'auto al telefono e alle assicurazioni sociali ed aziendali),
disponeva di propri strumenti di lavoro e inoltre aveva investito nella nuova
ditta i fondi del secondo pilastro. L'insorgente asserisce che non vi era
alcun rapporto di subordinazione per quanto riguarda l'impiego del tempo e
l'organizzazione del lavoro, ritenuto altresì che al massimo tra C.________ e
la M.________ SA era sorto un rapporto di mandato in genere: infatti
l'interessato aveva diritto alla provvigione solo dopo che la fattura emessa
dalla ricorrente era stata pagata. La M.________ SA conclude che non era
tenuta a sapere se l'intera cifra conseguita dal lavoratore fosse
rappresentata dall'importo da lei versato oppure se egli lavorasse per altri
clienti o ancora quali fossero le sue fonti di guadagno, come invece lo
pretende il Tribunale cantonale, ritenuto che se così fosse ci si muoverebbe
nel campo della teoria pura, che non ha spazio nel commercio e nell'economia
privata, dove ogni giorno l'attività è frenetica, impone ritmi sempre più
elevati, si deve prestare un occhio alla cifra d'affari, che deve aumentare,
ed un occhio ai costi, sempre più elevati, della manodopera, degli oneri
sociali e fiscali, dove i margini sono sempre meno e la concorrenza sempre
più numerosa ed agguerrita.

3.4 Le argomentazioni dell'insorgente non possono essere seguite perché
inidonee a confutare le considerazioni di controparte. Il giudizio cantonale
va senz'altro confermato, ritenuto che predominano gli elementi di un
rapporto di subordinazione.

3.4.1 Ad un attento esame della documentazione agli atti si rileva infatti
che né la ricorrente né C.________ hanno prodotto alcun giustificativo
riferito ai "rimborsi provvigioni" idonei a dimostrare la qualità di
indipendente dell'interessato. L'insorgente avrebbe in effetti potuto
facilmente dimostrare il fondamento delle sue allegazioni, se solo avesse
agito con la diligenza richiesta dal dovere di collaborazione delle parti.

Va qui ricordato che siffatto dovere processuale comprende in particolare
l'obbligo delle parti di apportare, ove ciò fosse ragionevolmente esigibile,
le prove necessarie, avuto riguardo alla natura della disputa e ai fatti
invocati, perché altrimenti rischiano di dover sopportare le conseguenza
della carenza di prove (DTF 125 V 195 consid. 2 con riferimenti).

Nel caso di specie, la ricorrente avrebbe dovuto e potuto agevolmente
produrre la documentazione atta a dimostrare che gli importi incassati da
C.________ per le prestazioni a favore della M.________ SA erano incostanti,
ossia che non si trattava del versamento di importi ripetitivi nei mesi e
relativamente costanti, da cui si potesse così presumere di essere in
presenza di un elemento oggettivo rilevante che, aggiunto ad altri, poteva
essere di ausilio nell'oggettivare la sua qualità di lavoratore indipendente.
Detto altrimenti, in luogo di tante parole, sarebbe bastato produrre i
giustificativi dei versamenti della ricorrente al lavoratore.

Non basta infatti formulare affermazioni stereotipe come ad esempio quella
secondo cui C.________ non sarebbe stato obbligato nei confronti della
M.________ SA al raggiungimento di un determinato risultato, ma si sarebbe
limitato a vendere i prodotti della M.________ SA. Né basta sostenere che il
rapporto sussistente potesse essere considerato quale contratto di mandato o
che il rischio economico fosse integralmente sopportato da C.________ e non
dalla M.________ SA - nel senso che se C.________ non avesse concluso affari,
non avrebbe percepito la commissione e questo indipendentemente dal fatto che
fosse la M.________ SA ad occuparsi delle emissioni delle fatture al cliente
finale in merito alle vendite effettuate dall'interessato. Non basta inoltre,
per escludere oggettivamente (e non soggettivamente) un rapporto di
subordinazione, il fatto che C.________ avrebbe asserito di non avere mai
ricevuto alcun tipo di istruzioni di sorta e che certamente non avrebbe
tollerato condizionamenti che gli avrebbero impedito di sviluppare la sua
attività come egli credeva, la libertà d'azione essendo stata uno dei motivi
che lo avrebbero spinto ad abbandonare un posto di lavoro (lautamente
retribuito) e a mettersi in proprio, conducendo un'attività imprenditoriale
indipendente sotto tutti gli aspetti.

3.4.2 Dalla documentazione presentata emerge per contro che C.________ ha
lasciato la società I.________ nel 1997, iniziando una lunga collaborazione
con l'insorgente - unica sua committente, circostanza peraltro mai contestata
dall'interessato - almeno dal 1999 e fino al maggio 2003. Risulta pure che
egli si recava nei negozi di L.________ e O.________ per mostrare i prodotti
della M.________ SA e che sulla carta intestata della ricorrente - usata per
la stesura del ricorso al Tribunale cantonale delle assicurazioni - appare il
n. di Natel intestato a C.________.

Pure l'affermazione secondo cui il lavoratore avrebbe riscattato fondi del
secondo pilastro per avviare la sua attività (acquisto struttura per
l'ufficio, pubblicità, rappresentanza, ecc.) e utilizzato il capitale proprio
per coprire il fabbisogno primario, giacché nei primi anni l'attività avrebbe
fornito risultati non ancora confacenti alle aspettative, è irrilevante
perché rimasta allo stadio di puro parlato. La ricorrente ha infatti omesso
di dimostrare con documentazione verificabile (fatture, prelevamenti bancari,
ecc.) quanto sostenuto, tanto più se si tien conto che l'emissione delle
fatture ai clienti finali avveniva tramite la M.________ SA e che il capitale
derivante dal secondo pilastro può essere prelevato non solo per iniziare
un'attività in proprio, ma anche per altri motivi, ad esempio nel caso in cui
venga investito nell'abitazione primaria.

Nemmeno il pagamento tramite leasing dell'autovettura è idoneo ad attestare
che C.________ abbia svolto un'attività lavorativa indipendente nei confronti
della M.________ SA, ritenuto che questo mezzo di finanziamento è sempre più
di frequente utilizzato da un numero crescente di persone, in luogo
dell'acquisto, per i benefici fiscali che ne derivano. Pure le fatture
riferite al telefono, di importo peraltro minimo, se si tien conto dei vari
abbonamenti connessi sono inidonee a sostanziare che queste spese siano state
effettuate unicamente o almeno in prevalenza per conseguire il reddito
aziendale, avuto riguardo al fatto che vi sono fatture riferite all'utenza
telefonica dell'abitazione coniugale.

3.4.3 Pure l'affiliazione alla Cassa quale indipendente non è di ausilio ai
fini del presente giudizio, perché anche nell'ipotesi - qui non realizzata -
in cui l'assicurato eserciti simultaneamente più attività lavorative, si deve
esaminare per ogni attività se il salario percepito deriva da lavoro
indipendente o dipendente. Non si può infatti escludere, scorporandone le
componenti, che la stessa persona possa essere considerata nel contempo come
salariato per un'attività e come lavoratore indipendente per un'altra
funzione esercitata (Greber/Duc/Scartazzini, Commentaire des articles 1 à 16
LAVS, Basilea 1997, note 118-120 ad art. 5 e riferimenti ivi citati).

È bene ricordare come lo scopo dell'affiliazione ad una cassa sia quello di
assicurare una persona che esercita un'attività lucrativa e non quello di
qualificarne in modo definitivo lo statuto professionale, atteso altresì che
il Tribunale federale delle assicurazioni ha stabilito che la qualifica di un
assicurato quale dipendente o indipendente non dipende solo dalla formalità
dell'affiliazione del soggetto interessato in una o nell'altra categoria.
Infatti, solo la natura di un'attività lavorativa, considerata nell'ambito
dei rapporti economici e di lavoro, è determinante ai fini della qualifica
(cfr. DTF 122 V 283 consid. 2).

3.5 In conclusione, i diversi elementi del caso concreto indicano in modo
concorde e convincente che si realizza, in materia di obbligo contributivo
alle assicurazioni sociali, un rapporto di dipendenza di C.________ nei
confronti della ricorrente.

Le sensazioni espresse dal lavoratore di essersi sentito soggettivamente
indipendente non sono sottomurate da elementi probatori verificabili, atteso
che tutti gli indizi agli atti sono di segno opposto.

Visto quanto precede, la pronunzia cantonale merita tutela, mentre il ricorso
deve, in quanto ricevibile, essere respinto.

4.
Non trattandosi in concreto di una lite avente per oggetto l'assegnazione o
il rifiuto di prestazioni assicurative, la procedura non è gratuita (art. 134
OG e contrario). Le spese processuali, che seguono la soccombenza, devono
pertanto essere messe a carico della ditta ricorrente (art. 135 in relazione
con l'art. 156 cpv. 1 OG).

Per questi motivi, il Tribunale federale delle assicurazioni pronuncia:

1.
In quanto ricevibile, il ricorso di diritto amministrativo è respinto.

2.
Le spese giudiziarie, fissate in complessivi fr. 8'000.-, sono poste a carico
della ricorrente e saranno compensate con le garanzie prestate da
quest'ultima.

3.
La presente sentenza sarà intimata alle parti, al Tribunale cantonale delle
assicurazioni, Lugano, all'Ufficio federale delle assicurazioni sociali,
nonché a C.________ e a K.________.

Lucerna, 19 settembre 2005

In nome del Tribunale federale delle assicurazioni

Il Presidente della IIa Camera: Il Cancelliere: