Sammlung der Entscheidungen des Schweizerischen Bundesgerichts
Collection des arrêts du Tribunal fédéral suisse
Raccolta delle decisioni del Tribunale federale svizzero

Sozialrechtliche Abteilungen H 223/2003
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H 223/03

Sentenza del 21 gennaio 2005
IIa Camera

Giudici federali Borella, Presidente, Meyer e Gianella, supplente; Schäuble,
cancelliere

studio d'ingegneria X.________ SA, ricorrente, rappresentata dall'avv. Renata
Loss Campana, via Pellandini 1, 6501 Bellinzona,

contro

Cassa di compensazione del Cantone Ticino, via Ghiringhelli 15a, 6500
Bellinzona, opponente,

Tribunale cantonale delle assicurazioni, Lugano

(Giudizio dell'11 giugno 2003)

Fatti:

A.
Nell'ambito di un controllo dei datori di lavoro esperito in data 23 ottobre
2002, la Cassa di compensazione del Cantone Ticino ha rilevato che negli anni
sottoposti a verifica (1998-2001) lo studio d'ingegneria X.________ SA aveva
corrisposto retribuzioni per un ammontare totale di fr. 179'699.- (fr.
201'931.- ./. fr. 22'232.-), sulle quali non erano stati prelevati i
contributi AVS/AI/IPG/AD e AF.

Considerando l'importo in discussione come provento di attività lucrativa
dipendente, la Cassa, con decisione 29 ottobre 2002, ha preteso dalla ditta
interessata il pagamento dei contributi paritetici arretrati per complessivi
fr. 30'830.40.

Con atti di medesima data, l'amministrazione ha provveduto a notificare tale
decisione pure agli interessati B.________ e M.________.

B.
Lo studio d'ingegneria X.________, patrocinato dall'avv. Renata Loss Campana,
è insorto contro il provvedimento con ricorso al Tribunale delle
assicurazioni del Cantone Ticino, adducendo in sostanza che le retribuzioni
versate ad B.________ e a M.________ dovevano essere considerate come
proventi da attività indipendente.

Per giudizio 11 giugno 2003 i primi giudici, dopo aver proceduto ad
accertamenti completivi, hanno parzialmente accolto il ricorso. Essi hanno
ritenuto che la retribuzione di fr. 10'000.- percepita da M.________ non
doveva essere ripresa, in quanto si era trattato di un unico mandato e di un
onorario comunque ridotto, mentre gli onorari versati dalla società tra il
1998 e il 2000 ad B.________ per complessivi fr. 147'368.-, essendo
predominanti rispetto a quelli conseguiti da quest'ultimo con l'attività da
indipendente, andavano considerati come salario determinante.

C.
Sempre assistito dall'avv. Loss Campana, lo studio d'ingegneria X.________
interpone ricorso di diritto amministrativo al Tribunale federale delle
assicurazioni, al quale chiede l'annullamento della pronuncia cantonale e
della decisione amministrativa impugnata per quanto riferite al prelievo di
contributi di diritto federale per B.________. Dei motivi si dirà, in quanto
necessario, nei considerandi.

La Cassa propone la reiezione del gravame, mentre l'Ufficio federale delle
assicurazioni sociali ha rinunciato a determinarsi.

Invitato ad esprimersi quale cointeressato, B.________ rileva di essere
rimasto libero di accettare e rifiutare i mandati proposti dallo studio
d'ingegneria ricorrente, soggiungendo che i rimborsi spese percepiti erano
riferiti ad acquisti eseguiti per conto della ditta, e non per espletare i
mandati affidatigli.

Diritto:

1.
La legge federale sulla parte generale del diritto delle assicurazioni
sociali (LPGA) del 6 ottobre 2000, entrata in vigore il 1° gennaio 2003, ha
modificato numerose disposizioni in materia d'assicurazione per la vecchiaia
e per i superstiti. Ciò nonostante, il caso di specie è disciplinato dalle
norme in vigore fino al 31 dicembre 2002, avuto riguardo al principio secondo
cui le regole applicabili sono quelle vigenti nel momento in cui si sono
verificati i fatti giuridicamente determinanti (DTF 129 V 4 consid. 1.2, 398
consid. 1.1, 127 V 467 consid. 1).

2.
2.1 La presente vertenza concerne la determinazione e la pretesa di contributi
paritetici e non già l'assegnazione o il rifiuto di prestazioni assicurative.
Il Tribunale federale delle assicurazioni deve pertanto limitarsi ad
esaminare se il giudizio di primo grado abbia violato il diritto federale,
compreso l'eccesso o l'abuso del potere d'apprezzamento, oppure se
l'accertamento dei fatti sia manifestamente inesatto, incompleto o avvenuto
violando norme essenziali di procedura (art. 132 OG in relazione con gli art.
104 lett. a e b e 105 cpv. 2 OG).

D'altra parte, essendo controverse contribuzioni pubbliche, questa Corte non
è vincolata dalle conclusioni delle parti (art. 114 cpv. 1 OG).

2.2 La decisione amministrativa in lite ha per oggetto anche la richiesta di
contributi per assegni familiari (AF). Ora, per quel che riguarda questi
ultimi, essi attengono alla legislazione cantonale, per cui sfuggono al
controllo giudiziale del Tribunale federale delle assicurazioni, il quale è
legittimato a statuire unicamente circa gli oneri di diritto federale (DTF
124 V 146 consid. 1). Nella misura in cui sia suscettibile di riguardare
simili contributi, il ricorso di diritto amministrativo è quindi
irricevibile.

3.
3.1 Oggetto della vertenza è il tema di sapere se la retribuzione per
complessivi fr. 147'368.-, percepita da B.________ nel periodo dal 1998 al
2000 per l'attività svolta per lo studio d'ingegneria X.________, sia da
considerare quale provento da attività lucrativa dipendente o indipendente.

3.2 Nei considerandi del querelato giudizio, cui si rinvia, la Corte
cantonale ha già correttamente esposto che in materia di AVS l'obbligo
contributivo di persone esercitanti un'attività lucrativa dipende, tra
l'altro, dal reddito da esse realizzato durante un determinato periodo di
tempo con attività dipendente o indipendente (art. 5 e 9 LAVS, art. 6 segg.
OAVS). Secondo l'art. 5 cpv. 2 LAVS il salario determinante comprende
qualsiasi retribuzione del lavoro a dipendenza d'altri per un tempo
determinato o indeterminato. Per l'art. 9 cpv. 1 LAVS il reddito proveniente
da un'attività lucrativa indipendente "comprende qualsiasi reddito che non
sia mercede per lavoro a dipendenza d'altri".

Per quanto concerne la qualifica dell'attività esercitata da un assicurato,
il Tribunale federale delle assicurazioni ha precisato che gli accordi, le
dichiarazioni delle parti, la natura dal profilo del diritto civile del
contratto vincolante un assicurato a un datore di lavoro non costituiscono,
in materia di AVS, elementi decisivi per stabilire se una persona eserciti
un'attività lucrativa a titolo dipendente o indipendente.

Di principio si deve ammettere un'attività dipendente secondo l'art. 5 LAVS
quando una delle parti, rispetto all'altra, è subordinata per quanto concerne
l'impiego del tempo o l'organizzazione del lavoro e non sopporta il rischio
economico a carico del datore di lavoro.

Questi principi non comportano comunque, da soli, soluzioni uniformi. Le
manifestazioni della vita economica infatti possono assumere forme diverse e
impreviste, così che è necessario lasciare alla prassi delle autorità
amministrative e alla prudenza dei giudici il compito di stabilire in ogni
caso particolare se ci si trovi di fronte ad attività indipendente o
dipendente. La decisione sarà determinata generalmente dalla priorità di
certi elementi, quali il rapporto di subordinazione o il rischio sopportato
rispetto ad altri che militano in favore di soluzioni diverse (DTF 123 V 162
consid. 1, 122 V 171 consid. 3a, 283 consid. 2a, 119 V 161 consid. 2 e la
giurisprudenza ivi citata).

4.
4.1 Nel caso in esame, la Cassa ha proceduto alla ripresa di salari non
notificati, in quanto ha ritenuto che dai conteggi mensili inviati da
B.________ allo studio d'ingegneria X.________ SA risultasse chiaramente
trattarsi di elementi tipici di un salario, tanto più che l'interessato
fatturava sia le spese di trasferta che le diverse spese sostenute per la
ditta. L'amministrazione ha pure precisato che non aveva alcuna importanza il
fatto che B.________ fosse affiliato all'AVS quale indipendente, avendo
l'affiliazione per scopo di assicurare una persona che esercita un'attività
lucrativa e non già di qualificarne definitivamente lo stato professionale,
ritenuto che non poteva essere escluso a priori che un assicurato qualificato
come indipendente esercitasse un'attività di natura dipendente.

4.2 Il ricorrente contesta questo apprezzamento. Critica in primo luogo, con
riferimento al principio della buona fede, il fatto che la Cassa abbia
sostenuto che l'affiliazione di una persona quale indipendente non avrebbe
valenza probatoria per la qualifica dello stato professionale. Simile
comportamento non garantirebbe alcuna protezione a chi dà fede a questa
conferma e si comporta e accorda di conseguenza in merito alla rimunerazione.
La ditta insorgente precisa inoltre che B.________ occupava locali
professionali propri, assumendosi le relative spese di locazione. Egli
sopportava interamente le spese d'esercizio, ad eccezione delle spese di
trasferta per i lavori svolti su incarico dello studio ricorrente. Era poi
tassato dall'autorità fiscale quale indipendente e non godeva di alcuna
agevolazione o facilitazione nell'incasso delle proprie pretese, nel senso
che riceveva il medesimo trattamento degli altri creditori, sopportando
pertanto un rischio imprenditoriale. Il ricorrente soggiunge ancora che
B.________ non era in nessun modo in rapporto di subordinazione nei suoi
confronti ed era libero di accettare o rifiutare i mandati offertigli.
Inoltre, l'interessato aveva anche altri clienti al di fuori dello studio
X.________. Oltre ad assumersi tutte le spese generali della propria
attività, egli pagava pure la propria assicurazione responsabilità civile,
ciò che avrebbe determinato un rischio imprenditoriale qualora non avesse
avuto sufficiente lavoro per farvi fronte.

Il ricorrente afferma altresì che B.________ svolgeva parte delle sue
prestazioni lavorative presso il proprio studio, parte presso lo studio
d'ingegneria X.________ SA. A dipendenza di dove si trovasse, egli utilizzava
gli strumenti di lavoro in loco, fatto questo da cui non è lecito dedurre che
si sia in presenza di una dipendenza dalle infrastrutture sul luogo di
lavoro, come sostenuto dai primi giudici, né tanto meno può darsi dipendenza
per il fatto che la ditta fosse un grosso cliente per B.________.
L'insorgente conclude precisando che sarebbero state fatturate unicamente le
spese di trasferta, mentre per le altre spese si tratterebbe di acquisti
effettuati per conto dello studio. Pure inconferente sarebbe il fatto che
B.________ non emettesse fatture destinate alla clientela finale, ritenuto
che non era nemmeno legittimato a farlo in quanto non aveva nessun rapporto
contrattuale con i clienti. Egli non possedeva un rischio d'incasso verso il
cliente finale, ma sopportava per contro un rischio imprenditoriale verso il
ricorrente, nell'evenienza che questi non gli saldasse la fattura, malgrado
avesse incassato dal proprio cliente l'onorario.

4.3 Le argomentazioni dell'insorgente sono speciose. Emerge in effetti dal
giudizio cantonale che le conclusioni dei primi giudici sono fondate su un
accertamento completo dei fatti e che non è stato commesso nessun abuso del
potere di apprezzamento.

4.3.1 Ad un attento esame della documentazione agli atti si rileva infatti
che B.________ aveva sì lo studio a M.________, in Via P.________, ma emerge
pure che al medesimo indirizzo vi è anche un ufficio del ricorrente. Nessun
riscontro oggettivo trova inoltre l'asserzione dello studio ricorrente
secondo cui B.________ si assumesse le spese di locazione, agli atti mancando
qualsivoglia documento probatorio in tal senso e la censura esaurendosi di
conseguenza in puro parlato. L'insorgente avrebbe potuto facilmente
dimostrare il fondamento delle sue allegazioni - se solo avesse agito con la
diligenza richiesta dal dovere di collaborazione delle parti, atteso che
siffatto dovere processuale comprende in particolare l'obbligo delle parti di
apportare, ove ciò fosse ragionevolmente esigibile, le prove necessarie,
avuto riguardo alla natura della disputa e ai fatti invocati, perché
altrimenti rischiano di dover sopportare le conseguenza della carenza di
prove (DTF 125 V 195 consid. 2 con riferimenti) - ad esempio producendo il
contratto di locazione a suo nome come pure le ricevute dei versamenti
effettuati da B.________. Non basta difatti il riassunto contabile, allestito
peraltro unilateralmente dall'interessato e privo dei riscontri oggettivi
necessari, in cui viene dichiarata una spesa annua per "affitto" di fr.
4000.- per il 1998, di fr. 4500.- per il 1999 e di fr. 5000.- per il 2000,
per provare in giudizio che tale spesa fosse stata assunta da B.________.

4.3.2 È corretto quanto sostiene il ricorrente, ossia che B.________
fatturasse le spese di trasferta, ma è pure vero che fatturasse anche altre
spese del tutto inabituali nell'ipotesi che operasse come indipendente, quali
ad esempio: fr. 79.- per "viva voce", fr. 907.40 per diversi componenti di PC
e per "cavalletti x tavoli", fr. 447.- per viaggio, fr. 363.50 per scaffali,
fr. 45.80 per cassette zip, fr. 125.- per programmi (presumibilmente per PC),
fr. 281.60 per CD-ROM, per riparazione stampante e per tavoli + cavalletti,
fr. 435.10 per ZIP 100 MB, per dischetti ZIP, per installazione Windows 2000
e per una carica batterie, fr. 264.- per cavo stampante e istallazione rete
scheda e, infine, fr. 328.40 per pila e per batteria DAT.

4.3.3 È pure vero che B.________, oltre all'attività lavorativa per lo Studio
ricorrente, avesse anche altri clienti, ma per sua stessa ammissione questa
ulteriore attività lo occupava nella misura del 40%, pur senza indicare con
la necessaria precisione il periodo di riferimento di siffatta indicazione
numerica.

4.4 Ora, tenendo conto anche delle risposte alle domane formulate dalla Corte
cantonale a B.________ in relazione ai suoi rapporti con lo studio
d'ingegneria X.________ SA, emerge con sufficiente chiarezza come egli fosse
un dipendente della società già per il fatto che avesse la possibilità di
usufruire, come e quando volesse, sia dei locali che delle attrezzature dello
studio ricorrente. Infatti, sempre a suo dire, a dipendenza di dove svolgeva
il lavoro, utilizzava i mezzi dello studio d'ingegneria oppure quelli propri.
Inoltre il lavoro veniva svolto in parte nel proprio studio, in parte presso
lo studio X.________ SA, ed egli poteva organizzarsi come voleva a condizione
di concludere il lavoro nei termini prescritti, ritenuto altresì che a volte
si presentava come rappresentante dello studio d'ingegneria.

4.5 In conclusione, i diversi elementi del caso concreto indicano in modo
concorde e convincente che si realizza, in materia di obbligo contributivo
alle assicurazioni sociali, un rapporto di dipendenza di B.________ nei
confronti dello studio ricorrente anche se limitato dal profilo temporale e
da quello organizzativo, considerato che, contrariamente a quanto sostenuto
nella tesi ricorsuale, malgrado l'interessato potesse gestire la sua attività
con una certa libertà quanto all'impiego del tempo e all'organizzazione, non
si era assunto alcun rischio aziendale ed economico, nemmeno quelli di
portata ridotta. Infatti i costi sostenuti per i diversi acquisti (cfr.
consid. 4.3.2) sono stati fatturati allo studio d'ingegneria X.________ SA,
che ha sempre provveduto al relativo pagamento. Nemmeno risulta provato che
fosse B.________ a pagare l'assicurazione responsabilità civile, così come il
fatto che egli dovesse sopportare un rischio imprenditoriale verso il
ricorrente nell'ipotesi che fossero venuti meno i pagamenti delle fatture
emesse al cliente dello studio d'ingegneria X.________ SA.

4.6 L'allegazione secondo cui sarebbe stata lesa la buona fede del ricorrente
per il fatto che, prima di iniziare la collaborazione con B.________, aveva
accertato come quest'ultimo fosse affiliato alla Cassa quale indipendente, è
ininfluente ai fini del presente giudizio. Infatti se l'assicurato esercita
simultaneamente più attività lavorative, come nel caso di specie, si deve
esaminare per ogni attività se il salario percepito deriva da un'attività
indipendente o dipendente, motivo per cui è possibile che la stessa persona
sia considerata simultaneamente come salariato e lavoratore indipendente,
scorporandone le componenti (Greber/Duc/Scartazzini, Commentaire des articles
1 à 16 LAVS, Basilea 1997, note 118-120 ad art. 5 e riferimenti ivi citati).

Lo scopo dell'affiliazione ad una cassa è quello di assicurare una persona
che esercita un'attività lucrativa e non quello di qualificarne in modo
definitivo lo statuto professionale. Come il Tribunale federale delle
assicurazioni ha già avuto modo di stabilire, la qualifica di un assicurato
quale dipendente o indipendente non dipende solo dalla formalità
dell'affiliazione del soggetto interessato in una o nell'altra categoria.
Infatti, solo la natura di un'attività lavorativa, considerata nell'ambito
dei rapporti economici e di lavoro, è determinante ai fini della qualifica
(cfr. DTF 122 V 283 consid. 2). Nel caso di specie, si è visto che B.________
presentava sia caratteristiche di attività dipendente che indipendente in
mandati propri.

5.
Dato quanto precede, la pronuncia cantonale querelata merita tutela.

6.
Non trattandosi in concreto di una lite avente per oggetto l'assegnazione o
il rifiuto di prestazioni assicurative, la procedura non è gratuita (art. 134
OG a contrario). Le spese processuali, che seguono la soccombenza, devono
pertanto essere messe a carico dello studio d'ingegneria ricorrente (art. 135
in relazione con l'art. 156 cpv. 1 OG).

Per questi motivi, il Tribunale federale delle assicurazioni pronuncia:

1.
In quanto ricevibile, il ricorso di diritto amministrativo è respinto.

2.
Le spese giudiziarie, fissate in fr. 1700.-, sono poste a carico del
ricorrente e saranno compensate con la garanzia prestata da quest'ultimo.

3.
La presente sentenza sarà intimata alle parti, al Tribunale cantonale delle
assicurazioni, Lugano, all'Ufficio federale delle assicurazioni sociali,
nonché a B.________.

Lucerna, 21 gennaio 2005
In nome del Tribunale federale delle assicurazioni

Il Presidente della IIa Camera:   Il Cancelliere: