Sozialrechtliche Abteilungen K 43/1998
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K 43/98 Ws IVa Camera composta dei giudici federali Borella, Rüedi e Leuzinger; Cassina, cancelliera Sentenza del 25 febbraio 2000 nella causa Cassa malati CPT, Tellstrasse 18, Berna, ricorrente, contro C.________, opponente, rappresentata da A.________, e Tribunale cantonale delle assicurazioni, Lugano A.- C.________, nata nel 1904, è assicurata contro le malattie presso la Cassa malati CPT. La sua copertura comprende, oltre all'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie, quella complementare A-Plus. Su prescrizione del medico curante, dal gennaio al settembre 1996 l'interessata, affetta da arteriopatia generalizzata, stato da arteriopatia cerebrale con TIA e cadute re- cidivanti, ha beneficiato di cure al proprio domicilio (igiene della persona) dispensatele dal Consorzio Servizio Aiuto Domiciliare di L.________ e dintorni per un costo complessivo di fr. 639.-. Con decisione su opposizione 22 gennaio 1997, confer- mativa di un precedente atto del 17 settembre 1996, la Cas- sa malati CPT ha disatteso l'assunzione di dette prestazio- ni dal momento che esse non erano state erogate da infer- mieri diplomati, come richiesto dalla Convenzione stipulata il 12 dicembre 1990 tra l'Associazione ticinese di aiuto domiciliare (ATAD) e la Federazione ticinese delle casse malati (FTCM) e relativo Accordo addizionale. B.- Rappresentata dal figlio A.________, l'interessata è insorta al Tribunale cantonale delle assicurazioni, il quale, per giudizio 7 gennaio 1998, ha accolto l'imp- ugnativa facendo obbligo alla Cassa di coprire i costi delle cure in questione. Secondo i primi giudici, la richi- amata disposizione convenzionale era contraria alla LAMal e quindi inapplicabile. C.- La Cassa malati CPT interpone al Tribunale federa- le delle assicurazioni un ricorso di diritto amministrati- vo, con il quale postula l'annullamento della pronunzia cantonale. Ribadisce in sostanza le conclusioni e argomen- tazioni di prima istanza insistendo per l'applicabilità, in forza dell'art. 104 cpv. 1 LAMal, della Convenzione tarif- fale del 12 dicembre 1990. Mentre C.________, sempre assistita dal figlio, propone la reiezione del gravame, l'Ufficio federale delle assicurazioni sociali ha rinunciato a determinarsi. D i r i t t o : 1.- Controversa in concreto è la presa a carico, da parte della ricorrente, dei costi per le cure a domicilio impartite all'assicurata nel periodo da gennaio a settembre 1996 per complessivi fr. 639.- a titolo di prestazioni del- l'assicurazione obbligatoria contro le malattie. In parti- colare, oggetto della vertenza è unicamente il tema di sa- pere se la Cassa debba assumere detti trattamenti benché essi non siano stati dispensati da personale infermieristi- co, come richiesto dalla previgente Convenzione conclusa nel 1990 tra ATAD e FTCM, ma da operatori con diploma di aiuto familiare. Nell'impugnato giudizio è in effetti già stato vagliato come le prestazioni litigiose costituissero cure ai sensi degli art. 25 cpv. 2 lett. a LAMal e 7 cpv. 2 lett. c cifra 1 OPre e fossero state regolarmente prescrit- te dal medico dell'opponente, punti questi che non sono più contestati in sede federale. 2.- La prima autorità di ricorso ha compiutamente il- lustrato le norme legali che disciplinano il diritto al rimborso dei costi delle cure prodigate al di fuori del- l'ospedale (note sotto l'abbreviazione SPITEX) da parte dell'assicurazione sociale contro le malattie, illustrando in modo esatto l'ordinamento previsto dalla LAMal e dalle relative ordinanze. Ha pure rettamente ricordato che, in forza dell'art. 104 cpv. 1 LAMal in relazione con l'art. 8 cpv. 1 dell'Ordinanza concernente l'entrata in vigore e l'introduzione della LAMal, all'entrata in vigore della LAMal (1° gennaio 1996) le convenzioni tariffali esistenti non sono decadute, ma hanno mantenuto provvisoriamente la loro validità, dovendo essere adeguate al nuovo diritto en- tro la fine del 1997. A detta esposizione può essere fatto riferimento. 3.- Anche per quanto attiene all'applicazione del summenzionato ordinamento al caso di specie, i giudici cantonali hanno vagliato la vertenza in modo esatto e con argomentazioni convincenti cui questa Corte deve integral- mente aderire e rinviare. Essi hanno in particolare rettamente esposto come rispetto al previgente disciplinamento la LAMal abbia este- so le prestazioni obbligatoriamente a carico degli assicu- ratori contro le malattie, includendo segnatamente le cure a domicilio in senso lato ai sensi dell'art. 7 OPre, a con- dizione di essere prescritte dal medico e dispensate da in- fermieri o da organizzazioni di cure e d'aiuto a domicilio aventi le caratteristiche descritte dall'art. 51 OAMal (art. 7 OPre). In concreto, osservato come tali requisiti legali e regolamentari fossero soddisfatti e che, per l'art. 103 cpv. 1 LAMal, gli assicuratori devono fornire le prestazioni previste dalla legge a decorrere dalla sua en- trata in vigore, la precedente istanza ha respinto le al- legazioni dell'insorgente facendole obbligo di coprire i costi per i trattamenti a domicilio in lite. 4.- a) La Cassa malati ricorrente non contesta che gli operatori del consorzio di aiuto domiciliare - di formazio- ne aiuto familiare - che si erano occupati di C.________ fossero in grado, ai sensi dell'art. 51 OAMal, di soddisfare le aspettative che si ponevano nel quadro delle cure di cui la paziente necessitava. Trattandosi di presta- zioni fornite nel 1996, ribadisce tuttavia che l'eventuale suo obbligo di copertura dovrebbe venir esaminato alla luce della Convenzione tariffale tra ATAD e FTCM del 1990, dal momento che la medesima, in virtù dell'art. 104 cpv. 1 LAMal, era rimasta applicabile nel periodo transitorio, do- po l'entrata in vigore della LAMal e prima dell'approvazio- ne, nel gennaio 1997, della nuova Convenzione SPITEX tra i servizi di assistenza e di cura a domicilio, affiliati al- l'ATAD, e la FTAM. Ora, considerato come per tale regola- mentazione solo i trattamenti a domicilio dispensati da in- fermieri diplomati fossero a carico delle Casse e che nel caso di specie tale condizione non era adempiuta, le fattu- re dell'opponente non potevano essere onorate. Questa tesi non può essere condivisa. b) Pertinentemente la precedente istanza ha già rile- vato che la limitazione dell'assunzione delle cure SPITEX unicamente a quelle fornite da infermieri diplomati isti- tuita dalla citata disposizione convenzionale è contraria all'ordinamento federale. Come detto, la LAMal ha in effet- ti previsto, dalla sua entrata in vigore, la copertura a titolo obbligatorio delle cure a domicilio ai sensi del- l'art. 7 OPre, se effettuate, alternativamente, da in- fermieri o da organizzazioni di cure e d'aiuto a domicilio, ritenuto come per il personale impiegato da queste ultime è necessaria - ma anche sufficiente - una formazione cor- rispondente al mandato di prestazione (art. 51 OAMal; cfr. anche Maurer, Das neue Krankenversicherungsrecht, pag. 66). Ciò premesso, la discussa restrizione convenzionale non può essere invocata richiamandosi all'art. 104 cpv. 1 LAMal. La ricorrente misconosce infatti la portata di questo disposto che è quella di mantenere transitoriamente in vigore le previgenti convenzioni tariffali nella misura in cui tutta- via esse adempiano alla funzione primaria conferita loro dalla legge, quale è quella di fungere da strumento per la determinazione della rimunerazione nell'assicurazione ma- lattia obbligatoria e non invece quella di interferire nella regolamentazione del diritto alle prestazioni (cfr. gli art. 43 segg. LAMal; cfr. anche Maurer, op. cit., pag. 78 seg). Riferendosi alla disposizione transitoria in og- getto, nel suo Messaggio concernente la revisione dell'as- sicurazione malattia del 6 novembre 1991 il Consiglio fede- rale ha in effetti precisato che il motivo per cui le con- venzioni tariffali esistenti non dovevano essere abrogate per legge risiedeva nella costatazione che la nuova disci- plina legale non apportava modificazioni fondamentali nei rapporti tra fornitori di prestazioni e assicuratori (FF 1992 I pag. 184; cfr. anche pag. 143 e 148). Ora, laddove invece una convenzione previgente esuli dalla materia tariffale propriamente detta e contenga una regolamentazione di natura materiale, non è evidentemente pertinente richiamarsi all'art. 104 cpv. 1 LAMal per pro- lungarne la validità, specie quando, come in concreto, ne discenderebbe un'inammissibile restrizione delle prestazio- ni legali. Al proposito, la pronunzia querelata ha retta- mente considerato come l'applicazione della norma conven- zionale in discussione condurrebbe di fatto a posticipare di un anno l'entrata in vigore di prestazioni dell'assicu- razione obbligatoria - quelle di cure SPITEX - definite indispensabili e urgenti dal legislatore e alle quali gli assicurati hanno quindi diritto, in virtù della legge e conformemente ai requisiti posti dalla medesima, sin dal 1° gennaio 1996 (cfr. Messaggio, op. cit., pag. 102 seg. e 122 seg.). Si rilevi come la stessa risulti peraltro incon- ciliabile anche con la libertà di scelta dell'assicurato, al quale la LAMal, in materia di cure a domicilio, confe- risce la facoltà di ricorrere ai servizi di un'infermiere o a quelli di un'organizzazione di cure specifica (art. 41 LAMal, 51 OAMal, 7 cpv. 1 OPre; cfr. anche Maurer, op. cit., pag. 66 e 72). 5.- Per quanto precede, il gravame si appalesa infon- dato, mentre merita integrale tutela il giudizio cantonale. L'insorgente è quindi tenuta a coprire le cure controverse, osservato come i relativi costi dovranno essere assunti limitatamente a quanto previsto dalle posizioni di tariffa contemplate dalla richiamata Convenzione tra ATAD e FTCM del 1990, la stessa, trattandosi di trattamenti risalenti al 1996, essendo a questo specifico riguardo incontestata- mente applicabile. Per questi motivi, il Tribunale federale delle assicurazioni p r o n u n c i a : I. Il ricorso di diritto amministrativo è respinto. II. Non si percepiscono spese giudiziarie. III. La presente sentenza sarà intimata alle parti, al Tribunale cantonale delle assicurazioni, Lugano, e all'Ufficio federale delle assicurazioni sociali. Lucerna, 25 febbraio 2000 In nome del Tribunale federale delle assicurazioni Il Presidente della IVa Camera: La Cancelliera: