Sammlung der Entscheidungen des Schweizerischen Bundesgerichts
Collection des arrêts du Tribunal fédéral suisse
Raccolta delle decisioni del Tribunale federale svizzero

BGE 99 IV 13



99 IV 13

4. Sentenza 11o gennaio della Corte di cassazione nella causa X. contro
Procuratore pubblico sottocenerino. Regeste

Art. 312 StGB. 1. Der Polizeibeamte, der anlässlich der Einvernahme des
Angeschuldigten diesen prügelt, macht sich des Amtsmissbrauchs strafbar,
unabhängig davon, ob sein Verhalten Gegenstand eines Disziplinarverfahrens
ist (Erw. 1 und 2). 2. Idealkonkurrenz zwischen Art. 123 und 312 StGB
(Erw. 3).

Sachverhalt

A.- Dal 10 al 18 novembre 1971, X., agente di pubblica sicurezza,
si è occupato dell'inchiesta preliminare aperta nei confronti di tre
cittadini italiani. Nel corso degli interrogatori, svolti separatamente,
li percosse tutti e tre. B.- Sulla base di questi fatti, la Corte delle
Assise correzionali di Mendrisio-Nord l'ha riconosciuto colpevole di
lesioni semplici nonchè di abuso di autorità, e l'ha condannato alla
pena, condizionalmente sospesa, di 45 giorni di detenzione. C.- Il suo
ricorso alla Corte cantonale di cassazione e di revisione penale essendo
stato respinto, il condannato ha interposto un ricorso per cassazione al
Tribunale federale. Egli contesta unicamente l'applicazione dell'art. 312
CP.

Auszug aus den Erwägungen:

Considerando in diritto:

Erwägung

1.- Il ricorrente non contesta di aver agito in qualità di funzionario.
Occorre pertanto stabilire se ha abusato dei poteri della sua carica.
Certo è che non ogni funzionario è investito dei poteri indicati all'art.
312 CP, il cui campo di applicazione è stato limitato dalla giurisprudenza
(RU 88 IV 70). Questa disposizione concerne soltanto quei poteri, aventi
   regolarmente carattere
coercitivo, di cui dispone il funzionario per l'esercizio delle sue
funzioni (HAFTER, Bes. Teil, p. 831). Tali sono evidentemente quelli
dell'agente di polizia quando interroga il prevenuto (HAFTER, p. 831;
LOGOZ, n. 3 all'art. 312; ZIMMERLIN, Der Missbrauch der Amtsgewalt
im schweiz. Strafrecht, p. 24). Invece, e contrariamente a quanto
esposto nel ricorso, poco importa che l'agente disponga degli anzidetti
poteri per legge o per regolamento oppure per mandato conferitogli da un
magistrato (procuratore pubblico o giudice istruttore): ciò non cambia
la sua posizione nè il suo ruolo rispetto alla persona interrogata.
Ne consegue che l'agente di polizia il quale, non avendone diritto,
percuote il prevenuto interrogato, abusa della sua autorità (LOGOZ,
n. 4 all'art. 312). X., non essendo stato aggredito nè minacciato,
ha percosso senza diritto. Poichè non contesta, nè lo può, che sapeva
di nuocere così ad altri, gli elementi del reato di cui all'art. 312 CP
sono completamente adempiuti.

Erwägung

2.- E'pertanto indifferente che gli atti commessi da X. siano già passibili
di pene disciplinari (HAFTER, p. 289; LOGOZ, osservazioni generali sugli
articoli 312 a 322; RU 97 I 835 /836, 98 IV 89).

Erwägung

3.- Vero è che, nel corso dei lavori preparatori, è stata esposta
l'opinione, secondo cui l'art. 312 CP costituirebbe una norma
sussidiaria. Ma tale opinione è erronea: in concreto, l'art. 123 CP,
che il ricorrente ritiene il solo applicabile, non assorbe completamente
gli atti commessi da X. Con il suo agire, questi non ha conseguito solo
delle lesioni corporali ma ha inoltre commesso un abuso di potere, che
richiama l'applicazione dell'art. 312 CP. Trattasi di un caso di concorso
ideale (THORMANN /OVERBECK, n. 10 all'art. 312; LOGOZ, n. 7 all'art. 312;
SCHWANDER, N. 778 cifra 4). cifra 4).