Sammlung der Entscheidungen des Schweizerischen Bundesgerichts
Collection des arrêts du Tribunal fédéral suisse
Raccolta delle decisioni del Tribunale federale svizzero

BGE 124 III 434



124 III 434

75. Estratto della sentenza del 10 settembre 1998 della II Corte civile
nella causa Cassa malati Y c. B.E., C.E. e D.E. (ricorso per riforma)
Regeste

    Art. 102 Abs. 2 KVG; Garantie des Versicherungsschutzes wie vor
Inkrafttreten des KVG.

    Mit der Garantie des Art. 102 Abs. 2 KVG nicht zu vereinbaren ist
ein Ausschluss der Deckung für Spitalaufenthalte, für die unter dem alten
Recht Versicherungsschutz bestanden hat.

Sachverhalt

    A.- B.E., C.E., e D.E. erano assicurati contro le malattie già prima
dell'entrata in vigore della nuova legge federale sull'assicurazione
malattie (LAMal; RS 832.10) presso la Cassa malati Y. (poi, Cassa). Con il
1o gennaio 1997 la Cassa ha trasformato l'esistente copertura complementare
in un'assicurazione retta dalla nuova legge. Con la nuova polizza, oltre
ad alcune modifiche, è pure stata limitata la copertura, precedentemente
estesa a ogni tipo di istituto di cura svizzero, agli ospedali figuranti
"su una lista cantonale degli ospedali" e ad alcune cliniche private
espressamente menzionate. Con petizioni distinte per ogni suo membro, la
famiglia E. ha chiesto al Tribunale delle assicurazioni del Cantone Ticino
di accertare che le nuove proposte non garantiscono una copertura pari a
quella vigente in precedenza e che pertanto il contratto sia modificato
di conseguenza. Con sentenza 30 luglio 1998 il Tribunale cantonale delle
assicurazioni ha accolto le petizioni ed ha fatto obbligo alla Cassa
di garantire agli attori nell'ambito dell'assicurazione complementare
la copertura dei costi in caso di degenza nel reparto comune di tutti
gli ospedali, pubblici o privati, della Svizzera, nonché di tutte le
prestazioni ambulatoriali particolari contemplate dall'assicurazione
complementare in vigore fino al 31 dicembre 1996.

    B.- Il 20 agosto 1998 la Cassa è insorta contro il giudizio cantonale
davanti al Tribunale federale con un ricorso per riforma. La ricorrente
osserva segnatamente che gli assicurati sembrano disattendere l'estensione
delle prestazioni operata con la nuova polizza; estensione che porta a un
sicuro miglioramento delle loro coperture. Così stando le cose, irrilevante
è il fatto che si sia limitata la scelta agli ospedali menzionati dai
cantoni in una lista specifica: la lista è sufficientemente ricca per non
creare pregiudizi agli assicurati. D'altra parte, sembra del tutto corretto
eliminare quegli ospedali che non adempiono i criteri stabiliti dai
Cantoni. Il ricorso, nella misura in cui è ammissibile, è stato respinto.

Auszug aus den Erwägungen:

                       Dai considerandi:

Erwägung 3

    3.- La legge (art. 102 cpv. 2 i.f. LAMal) prescrive che la cassa
malati deve offrire ai propri assicurati contratti di almeno pari
copertura assicurativa riguardo quella di cui beneficiavano prima. La
portata di questa norma è precisata nel Messaggio concernente la revisione
dell'assicurazione malattia del 6 novembre 1991 (FF 1992 I, pag. 183)
nel senso che tale garanzia riguarda soltanto il catalogo di prestazioni
assicurate e non ha nessuna influenza sull'importo dei premi. Su questi
ultimi, tra l'altro, il Tribunale federale già si è espresso nella DTF
124 III 229 consid. 3. Ora è generalmente ammesso (Maurer, Verhältnis
obligatorische Krankenpflegeversicherung und Zusatzversicherung, in:
LAMal - KVG, Recueil de travaux en l'honneur de la Société suisse de
droit des assurances, Losanna 1997, pag. 726; Peter Streit, Assurances
complémentaires selon la loi sur le contrat d'assurance (LCA): expériences
et perspectives, in: Sécurité sociale 1997, pag. 225) che la garanzia
della copertura di cui all'art. 102 cpv. 2 LAMal - espressa nella legge
in maniera chiara - non dovrebbe dar origine a troppe contestazioni: le
prestazioni assicurate devono essere garantite in misura uguale (pari)
a quella esistente in precedenza.

    Nel caso che ne occupa non può di conseguenza essere esclusa
la copertura per ricoveri in ospedali per i quali era in precedenza
garantita, perché ciò determinerebbe con tutta evidenza una restrizione
delle prestazioni precedentemente coperte. Poco importa, al proposito,
che con la nuova polizza siano state estese e aggiunte altre prestazioni:
la stessa legge non impedisce un siffatto modo di procedere, ma esige
semplicemente che i nuovi contratti siano di almeno pari copertura. Per
il resto, tenuto altresì conto che con il ricorso non vengono proposte
particolari censure alle quali i giudici cantonali già non abbiano
dato compiuta risposta, ci si può limitare, oltre ad un rinvio a quelle
motivazioni, a rilevare che con la predetta norma il legislatore non ha
semplicemente inteso - come invece sostenuto dalla convenuta - tutelare
gli assicurati unicamente contro limitazioni elementari e non giustificate
delle prestazioni.