Sammlung der Entscheidungen des Schweizerischen Bundesgerichts
Collection des arrêts du Tribunal fédéral suisse
Raccolta delle decisioni del Tribunale federale svizzero

BGE 114 IA 391



114 Ia 391

67. Estratto della sentenza della I Corte di diritto pubblico del
6 dicembre 1988 nella causa X. e Y. c. Comune di Locarno (ricorso di
diritto pubblico) Regeste

    Art. 4 BV: Willkür und rechtsungleiche Behandlung bei der Festlegung
der verschiedenen Ausnützungsziffern eines Gestaltungsplans.

    1. Bei der Überprüfung von Bestimmungen, die den Schutz eines
historischen Zentrums bezwecken, ist der Vergleich von innerhalb dieses
Perimeters gelegenen Grundstücken mit solchen ausserhalb desselben
unzulässig; Ausnützungsziffern anderer Zonen dürfen nicht berücksichtigt
werden (E. 3b).

    2. Unterschiedliche Ausnützungsziffern in zwei aneinandergrenzenden
Sektoren verletzen Art. 4 BV nicht, wenn sie durch die Ausmasse der
bereits bestehenden Gebäude begründet sind (E. 3c).

Sachverhalt

    A.- L'obiettivo del piano particolareggiato del Centro storico della
Città di Locarno - adottato dal legislativo comunale il 30 maggio 1983
- consiste nel riscoprire l'agglomerato come luogo d'abitazione e di
vita, tramite la conservazione del tessuto antico, la salvaguardia e il
restauro dei valori formali del complesso tradizionale e del paesaggio
circostante con l'eliminazione degli elementi deturpanti, nonché nella
conservazione, nella protezione e nella rivalorizzazione degli oggetti
culturali, artistici e naturali di pregio. I settori d'intervento sono tre:
"risanamento conservativo", "sostituzione" e "ristrutturazione".

    Le ricorrenti sono comproprietarie di tre particelle site nel
comprensorio del piano particolareggiato. I loro fondi sono stati
attribuiti al settore "risanamento conservativo", con conseguente
possibilità di introdurre nuovi servizi negli edifici esistenti, di operare
aggiunte contenute e di rendere abitabili i sottotetti. Dato che i mappali
sono inseriti nella parte tratteggiata del piano, su di essi è possibile
l'erezione di nuovi stabili - di tre piani e alti al massimo 10,5 m -
fino a raggiungere un indice di sfruttamento complessivo dello 0,6.

Auszug aus den Erwägungen:

                       Dai considerandi:

Erwägung 3

    3.- a) A parere delle ricorrenti, l'indice di sfruttamento imposto ai
loro fondi - dello 0,6 - sarebbe "inferiore perfino di 10 volte a indici
del Centro storico ... e nemmeno esistente in qualsiasi altra zona della
Città" e la relativa regolamentazione renderebbe vane le possibilità di
sfruttare la loro proprietà, l'unica di tale centro ancora da edificare.

    Un disposto è arbitrario quando non è sorretto da serie ragioni
oggettive, oppure quando è privo di senso e scopo; urta invece il principio
della parità di trattamento quando vuole imporre delle differenziazioni
giuridiche irrazionali e altresì ove tralasci di fare delle distinzioni
opportune. Entro questi limiti il legislatore gode di un'ampia libertà
creativa, che non può essere ridotta da concetti sviluppati dal Tribunale
federale (DTF 110 Ia 13 consid. 2b).

    b) Il confronto con indici di sfruttamento di altre zone non
può essere preso in considerazione. Per prassi costante infatti, cose
uguali devono essere trattate alla stessa stregua in ragione della loro
uguaglianza, cose differenti, invece, in modo diverso a dipendenza della
loro disuguaglianza (DTF 101 Ia 200 consid. 6 e riferimenti). Quando si
analizzano norme rilasciate per proteggere un centro storico non è lecito
paragonare i fondi posti fuori del perimetro di tale centro a quelli che
vi sono stati inclusi.

    c) Lo stato fisico dei mappali inseriti nel settore "risanamento
conservativo" non può essere alterato (art. 9 delle norme di attuazione del
piano particolareggiato del Centro storico del Comune di Locarno, NAPP):
su di essi non è possibile l'erezione di nuovi stabili, ma soltanto il
loro riattamento, che dev'essere conforme a quanto prestabilito dalle
norme di attuazione. Trovandosi nella zona tratteggiata, i fondi delle
ricorrenti sono invece privilegiati (cfr. art. 40 NAPP). In effetti,
osservando la tipologia prescritta dall'art. 42 NAPP, su di essi si
possono costruire nuovi edifici oppure ampliare quelli preesistenti;
nel caso particolare l'indice di sfruttamento è dello 0,6 - come per gli
altri mappali situati a monte dell'asse formato da "Via Vallemaggia",
"Via Borghese" e "Contrada dei Cappuccini" - mentre è dello 0,75 per i
fondi posti a valle di tale asse. In queste circostanze non è ravvisabile
alcuna disparità di trattamento.

    Le eccezioni enunciate dall'art. 40 NAPP e il conseguente privilegio
di cui gode la parte tratteggiata della zona del Centro storico sono state
istituite per rendere possibile lo sfruttamento delle diverse aree libere,
di notevoli dimensioni, ancora disponibili in loco. La differenza tra
l'indice del settore posto a monte (dello 0,6) e di quello posto a valle
(dello 0,75) del citato asse stradale è dovuta alla forma degli edifici
esistenti: mentre quelli a monte sono di tre piani, quelli a valle sono di
regola di quattro. Alla luce di queste considerazioni appaiono giustificati
e sorretti da validi motivi oggettivi sia i diversi indici di sfruttamento,
sia il privilegio di cui gode l'area tratteggiata. Per di più, come
si può constatare dalle planimetrie, a differenza di quanto sostengono
le ricorrenti, i loro fondi non sono le uniche aree della zona adatte
all'edificazione: a est ve ne sono altre, di dimensioni analoghe. Anche in
quest'ambito non esiste disparità di trattamento. Non bisogna dimenticare
come sui loro fondi, dalla superficie totale di circa 3660 m2, l'indice
di sfruttamento dello 0,6 permetta la realizzazione di circa 2200 m2
di superficie abitativa. Questo calcolo approssimativo dimostra come la
misura adottata dall'autorità ticinese non contrasti in modo urtante con
il sentimento della giustizia e dell'equità. Pertanto essa non dà luogo
a una disparità dinanzi alla legge e nemmeno è arbitraria (DTF 110 Ia 3
consid. 2, 108 Ia 120 consid. 2c, entrambi con i richiami). La censura
è infondata, per cui il gravame dev'essere respinto.