Sammlung der Entscheidungen des Schweizerischen Bundesgerichts
Collection des arrêts du Tribunal fédéral suisse
Raccolta delle decisioni del Tribunale federale svizzero

BGE 111 II 504



111 II 504

94. Sentenza del 28 maggio 1985 della I Corte civile nella causa Costrè
contro Ufficio federale della proprietà intellettuale (ricorso di diritto
amministrativo) Regeste

    Wiedereinsetzung in den früheren Stand bei versäumter Bezahlung der
Jahresgebühren (Art. 47 PatG).

    Die Bank, die vom Patentinhaber mit der Bezahlung der Jahresgebühren
beauftragt wird, ist als Hilfsperson im Sinn von Art. 101 OR zu betrachten.
Ihre Säumnis fällt deshalb auf den Patentinhaber zurück.

Sachverhalt

    A.- Francesco Costrè è titolare del brevetto svizzero n.
615.859-6. Quest'ultimo si è estinto il 30 gennaio 1984 in seguito
al mancato pagamento dell'ottava tassa annuale che, per mantenere il
brevetto, avrebbe dovuto essere versata il 31 luglio 1984 al più tardi. Il
22 luglio 1984 l'interessato aveva dato ordine alla Banca X. di pagare la
tassa annuale. L'ordine però è stato eseguito solo il 3 agosto. Secondo
le dichiarazioni della banca, tale ritardo è stato dovuto all'assenza
del responsabile dell'ufficio corrispondenza, il quale a causa di un
incidente era mancato sul lavoro dal 22 luglio al 2 agosto 1984.

    Il 9 agosto 1984 l'Ufficio federale della proprietà intellettuale ha
notificato al titolare l'avviso d'annullamento del brevetto. Francesco
Costrè ha formulato allora una domanda di reintegrazione nello stato
anteriore, che tuttavia è stata respinta dall'Ufficio il 20 dicembre 1984.

    B.- Con tempestivo ricorso di diritto amministrativo al Tribunale
federale il ricorrente chiede l'accoglimento della domanda di
reintegrazione nello stato anteriore e, di conseguenza, l'annullamento
della decisione citata. L'Ufficio federale della proprietà intellettuale
postula la reiezione del gravame.

Auszug aus den Erwägungen:

                   Considerando in diritto:

Erwägung 1

    1.- a) L'Ufficio federale della proprietà intellettuale ha applicato
alla fattispecie l'art. 47 della legge federale del 25 giugno 1954 sui
brevetti d'invenzione (LBI). Ha reputato che il titolare del brevetto
non poteva prevalersi dell'assenza di colpa, visto che per legge la colpa
del mandatario e degli ausiliari di quest'ultimo gli è opponibile. Ora, la
banca incaricata di effettuare il pagamento è stata giudicata colpevole del
ritardo intervenuto non avendo saputo adottare misure appropriate per far
fronte all'assenza dell'impiegato responsabile. Richiamandosi a dottrina
e giurisprudenza, l'Ufficio federale della proprietà intellettuale (UFPI)
ha ritenuto che la banca doveva essere considerata un'ausiliaria giusta
l'art. 101 CO e che il titolare del brevetto rispondeva quindi degli atti
e delle colpe di costei come dei propri.

    b) Il ricorrente sostiene che alla banca non può essere imputata
colpa alcuna; l'istituto, infatti, sarebbe stato impedito, per motivi
di forza maggiore, di eseguire a tempo debito il pagamento di cui era
incaricato. Egli invoca pure la piccolezza della banca e l'assenza di
personale durante i mesi estivi, circostanze che giustificherebbero
l'impossibilità da parte dell'istituto di sopperire all'assenza del
responsabile. Il ricorrente contesta inoltre che la banca possa essere
definita un'ausiliaria a mente dell'art. 101 CO. Conclude rilevando
una sostanziale differenza tra l'anticipazione degli sborsi prevista
dall'art. 151 OG e la scadenza delle tasse annuali dell'art. 47 LBI.

Erwägung 2

    2.- Contrariamente alle asserzioni del ricorrente, è indubbio
che la banca ha commesso un errore. Un istituto bancario, per quanto
piccolo, deve poter far fronte in breve tempo a un imprevisto quale la
subitanea assenza di un impiegato. Questo compito di diligenza sussiste
in particolare nel caso di sostituzione degli impiegati incaricati di
eseguire ordini sottoposti a scadenza, come lo sono spesso quelli di
pagamento. Visto che nulla è stato accertato quanto alle misure che la
banca avrebbe preso per ovviare all'assenza del proprio impiegato, essa
deve essere riconosciuta colpevole.

Erwägung 3

    3.- Resta da vedere se la negligenza della banca possa essere imputata
al titolare del brevetto, così da giustificare il rigetto della domanda
di reintegrazione nello stato anteriore.

    a) Giusta l'art. 47 LBI può essere reintegrato nello stato anteriore
il richiedente o il titolare del brevetto che renda verosimile di essere
stato impedito, senza sua colpa, di osservare un termine impartito dalla
legge o dall'UFPI. La giurisprudenza ha stabilito peraltro che alla colpa
del richiedente devono essere assimilate quelle del suo mandatario e degli
ausiliari di quest'ultimo (DTF 108 II 156 segg. e decisioni ivi citate).
Scostandosi intenzionalmente dalla giurisprudenza tedesca, come pure
da una posizione più larga che aveva adottato in un primo tempo, il
Tribunale federale ha applicato per analogia e senza restrizione alcuna
l'art. 101 CO al caso dell'art. 47 LBI e ha imputato al richiedente il
comportamento dell'ausiliario cui era stata affidata l'esecuzione di un
compito, facendolo rispondere come se avesse agito di persona (DTF 108 II
158/159, 94 I 249 segg., 90 I 188 segg.). Questa giurisprudenza è stata
recentemente confermata (sentenze inedite in re Société de fabrication
d'éléments catalytiques del 5 marzo 1985 e in re Rexnord Inc. del 29
gennaio 1985), nonostante le critiche della dottrina (cfr. RIEDERER,
Wiedereinsetzung in den früheren Stand im schweizerischen Patentrecht,
tesi, Zurigo 1977, pag. 71 segg. e 118).

    b) La giurisprudenza relativa all'art. 47 LBI tende oggi a un
parallelismo con quella inerente all'art. 35 OG (cfr. DTF 108 II 159
consid. b in fine, che si riferisce in particolare a DTF 107 Ia 169 e 96
I 164).

    Il Tribunale federale ha precisato infatti che sotto il profilo
dell'art. 35 OG la parte o l'avvocato che, per l'anticipo delle spese,
ricorre a un ausiliario, risponde degli atti di quest'ultimo come
dei propri (art. 101 CO) e che ausiliario non è solo chi è soggetto
all'autorità della parte o del mandatario di lei (come per esempio la
segretaria di un avvocato), ma pure chi, pur non mantenendo regolarmente
rapporti giuridici con la parte o con il di lei mandatario, presta
loro il suo concorso (DTF 107 Ia 169 consid. 2a). Benché l'applicazione
dell'art. 101 CO all'art. 35 OG non sia sempre stata pacifica (DTF 78
IV 133, 96 I 472, 104 II 64; sentenza non pubblicata in re Blank del 27
novembre 1978; in re Rawal del 27 giugno 1979; in re Brentsch Immobilien AG
del 21 maggio 1980; Revue de droit administratif et de droit fiscal 1981,
pag. 256; DTF 107 Ia 168), è auspicabile che la colpa degli ausiliari
abbia le conseguenze appena descritte anche sulle domande di restituzione
dei termini a norma dell'art. 47 LBI.

    Ammessa l'applicabilità dell'art. 101 CO al caso concreto, rimane da
esaminare se il banchiere incaricato dalla parte (o dal suo mandatario)
di eseguire un pagamento a un terzo, debba essere considerato come un
ausiliario. Ausiliaria è ogni persona alla quale il debitore affida
l'esecuzione di un'obbligazione, poco importando la natura giuridica
del rapporto esistente tra la parte e l'ausiliario e, segnatamente,
l'esistenza di una subordinazione o di una possibilità di sorveglianza
(GAUCH/SCHLUEP/TERCIER, Partie générale du droit des obligations, II
edizione, n. 1641 e 1644; BUCHER, Schweizerisches Obligationenrecht,
Allgemeiner Teil, pag. 313; ENGEL, Traité des obligations en droit suisse,
pag. 499; KOLLER, Die Haftung für den Erfüllungsgehilfen, Zurigo 1980,
pag. 56 seg.; KELLER, Haftpflicht im Privatrecht, III edizione, pag.
318). La banca incaricata da un debitore di effettuare un pagamento deve
essere considerata come un'ausiliaria nel senso dell'art. 101 CO. Non vi
è quindi motivo per non imputare al ricorrente l'omissione in esame. Né
si vede, da ultimo, quale differenza dovrebbe esistere tra l'anticipo
richiesto per le spese giudiziarie e il pagamento di una tassa annuale
di brevetto.

Entscheid:

      Per questi motivi, il Tribunale federale pronuncia:

    Il ricorso è respinto.