Sammlung der Entscheidungen des Schweizerischen Bundesgerichts
Collection des arrêts du Tribunal fédéral suisse
Raccolta delle decisioni del Tribunale federale svizzero

BGE 111 IB 147



111 Ib 147

32. Estratto della sentenza del 30 agosto 1985 della Camera d'accusa
nella causa X. c. UFP (reclamo) Regeste

    Auslieferungshaft; Art. 47 IRSG.

    1. Das BAP hat zumindest in wenigen Worten schon im
Auslieferungshaftbefehl sämtliche Anschuldigungen zu erwähnen, die der
ausländische Staat seinem Ersuchen um Festnahme zwecks Auslieferung
zugrunde legt (E. 1).

    2. Die Anklagekammer des Bundesgerichts überprüft die Rechtmässigkeit
der Auslieferungshaft aufgrund der zur Zeit des Entscheides des BAP
gegebenen Umstände; nachträgliche Änderungen können nicht berücksichtigt
werden (E. 2, 6).

Sachverhalt

    A.- X. veniva fermato il 27 luglio 1985 all'aeroporto di Zurigo-Kloten
a richiesta d'Interpol Roma del 25 marzo 1985. Tale richiesta si fondava su
di un mandato di cattura emesso il 4 giugno 1984 dal Giudice istruttore
di Milano che imputava a X. d'aver commesso, in concorso con altri,
un'estorsione a Sanremo nel dicembre 1981 e un tentativo d'estorsione a
Viareggio nel marzo 1982, in ambedue i casi nei confronti di persona che
aveva contratto debiti di gioco. Il 29 luglio 1985 l'Ufficio federale di
polizia (UFP) emetteva contro X. ordine di arresto ai fini d'estradizione;
nell'indicazione della fattispecie estradizionale era menzionata soltanto
la "complicità in estorsione" commessa a Viareggio dal 1982.

    X. presentava il 5 agosto 1985 istanza di scarcerazione, respinta
dall'UFP con decisione del 13 agosto 1985. Egli ha impugnato quest'ultima
con reclamo del 23 agosto 1985 alla Camera d'accusa del Tribunale federale,
chiedendo, in via principale, che la decisione dell'UFP sia annullata e
che sia ordinata la propria immediata scarcerazione; in via subordinata,
che sia ordinata la propria immediata scarcerazione dietro versamento di
una cauzione di 30'000 franchi, con l'obbligo di risiedere a Lugano.

    Il Tribunale federale ha respinto, in quanto ammissibile, il reclamo,
ponendo le spese di giudizio a carico del reclamante.

Auszug aus den Erwägungen:

                   Considerando in diritto:

Erwägung 1

    1.- Come rilevato dal reclamante, nell'ordine di arresto ai fini
d'estradizione, la rubrica concernente la descrizione della fattispecie per
cui esso è stato emesso evoca soltanto una delle due imputazioni contenute
nel mandato di cattura del 4 giugno 1984 del Giudice istruttore di Milano,
ossia quella relativa al tentativo (e non complicità) di estorsione
commesso a Viareggio nel dicembre 1982, e ciò benché la richiesta
d'Interpol si riferisse anche all'estorsione consumata a Sanremo nel
dicembre 1981. L'omissione in cui è incorso l'UFP nella formulazione
dell'ordine di arresto su questo punto, dovuta ad una semplice svista,
non è comunque rilevante ai fini del presente giudizio, poiché i motivi che
devono indurre a giudicare legittima o illegittima la carcerazione ordinata
sono qui indipendenti dal fatto che l'ordine di arresto dell'UFP descriva
tutte o solo parte delle imputazioni contenute nel mandato di cattura
italiano che ha dato luogo alla procedura di estradizione. Tale irrilevanza
(che non deve tuttavia esimere l'UFP dal menzionare normalmente, sia pure
in modo molto succinto, tutte le imputazioni, onde permettere una doverosa
informazione dell'estradando e consentirgli eventualmente una più sollecita
difesa già in questo stadio) appare d'altronde ancora più evidente se si
tien conto che l'estradando (e il suo difensore) avevano agevolmente la
possibilità di farsi mostrare il mandato di cattura italiano, figurante
agli atti ed esattamente descritto nei suoi estremi.

Erwägung 2

    2.- Per la procedura avanti la Camera d'accusa del Tribunale federale
si applicano per analogia, in virtù di quanto disposto dall'art. 48
cpv. 2 AIMP, le norme degli art. 214 segg. PP. Ne segue che il reclamo
potrebbe essere accolto soltanto se l'UFP avesse violato la legge o
manifestamente ecceduto il potere d'apprezzamento che gli compete (FF
1929 II ediz. ted. 627, ediz. franc. 662/663; DTF 96 IV 141 consid. 2 e
richiami; 95 IV 46 consid. 2). Tale questione va esaminata esclusivamente
alla luce delle circostanze risultanti all'UFP al momento della propria
decisione (DTF 83 IV 180 consid. 2). Modifiche successive non possono
essere considerate, ciò che si giustifica viepiù in materia di carcerazione
ai fini estradizionali, dato che l'estradando può chiedere in ogni tempo
d'essere scarcerato (cfr. art. 50 cpv. 3 AIMP).

Erwägung 3

    3.- Manifestamente infondata è la censura secondo cui l'UFP avrebbe
violato l'obbligo di motivare la propria decisione. I requisiti stabiliti
dall'art. 4 Cost. e dall'art. 35 cpv. 1 PA sono adempiuti ove l'autorità
menzioni i motivi essenziali della propria decisione, come è avvenuto
nella fattispecie. L'autorità non è tenuta a prendere espressamente
posizione sugli argomenti esposti dall'interessato che già risultino
disattesi dalla decisione come tale e dalla sua motivazione (DTF 102 Ia 6,
101 Ia 48, 98 Ib 195 consid. 2; sentenza della Corte di diritto pubblico
del 19 settembre 1962, pubblicata nello Schweizerisches Zentralblatt für
Staats- und Gemeindeverwaltung vol. 64 pag. 365, consid. 2; DTF 102 Ib
240 e 98 Ib 195 consid. 2 e richiami). Se l'UFP non si è espressamente
pronunciato nella motivazione della decisione impugnata su tutte le
censure contenute nell'istanza di scarcerazione, ciò non significa che
non le abbia esaminate.

Erwägung 4

    4.- Nella procedura di reclamo dinanzi alla Camera di accusa del
Tribunale federale non può essere statuito sulla fondatezza della domanda
di estradizione, dato che tale procedura ha per oggetto esclusivamente
la carcerazione ai fini estradizionali. Nella pretesa infondatezza della
domanda di estradizione non può neppure ravvisarsi uno degli "altri motivi"
che, ai sensi dell'art. 47 cpv. 2 AIMP, possono giustificare che in luogo
della carcerazione siano adottati altri provvedimenti cautelari (DTF 109 Ib
339 con richiami). Ne discende che nella misura in cui il reclamante adduce
che l'imputazione rivoltagli appare per varie ragioni inconsistente, il suo
gravame è inammissibile. Egli nemmeno pretende di provare un suo alibi,
la cui immediata produzione avrebbe potuto essere motivo per prescindere
dalla sua carcerazione, ai sensi dell'art. 47 cpv. 1 lett. b AIMP.

Erwägung 6

    6.- Essendo per il giudizio su reclamo da parte della Camera d'accusa
determinante la situazione esistente al momento in cui è stata emanata
la decisione impugnata, è irrilevante a tal fine che da allora siano già
trascorsi i 18 giorni dal fermo, dopo i quali la scarcerazione deve essere
ordinata, ai sensi dell'art. 50 cpv. 1 AIMP, se la domanda di estradizione
e i documenti a sostegno non sono ancora pervenuti all'UFP. Il secondo
periodo della menzionata disposizione stabilisce d'altronde che, per motivi
speciali, il termine può esser prorogato fino a 40 giorni. La legge non
prevede che durante tale proroga la questione della scarcerazione sia da
decidere secondo criteri diversi da quelli contemplati nell'art. 47 AIMP.

Erwägung 7

    7.- In base alla giurisprudenza pubblicata, il reclamante, patrocinato
da un avvocato, poteva senz'altro presumere che il suo gravame era
sprovvisto di possibilità di esito favorevole. Poiché il suo reclamo è
stato fatto con leggerezza, le spese giudiziarie vanno poste a suo carico,
ai sensi dell'art. 219 cpv. 3 PP.